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MartedA� 7 dicembre 2010
ore 20.30
Teatro Sociale
Trento
Stagione InDanza
Vertigo Dance Company
Mana
Coreografia: NoaWertheim
Musiche: Ran Bagno
Voce: Emmanuel Hannoun
Disegno: Luci Dani Fishof a�� Magenta
Costumi e scenografia: Rakefet Levy – School of Theatrical Design, Assistant: Leeaet Ramon, con un ringraziamento speciale a Kedem Sasson
Grafica: Dorit Talpaz
Danzatori e co-creatori: Eyal Visner, Rina Wertheim Koren, Ruth Valensi, Vova Zak, Snir Nakar, Alon Karniel, Gil Kerer, Alex Shmurak
Assistente alla Coreografia: Rina Wertheim Koren
Fotografo di scena: Gadi Dagon
Mai approdata in Italia prima da��ora nonostante i successi internazionali, la��israeliana Vertigo Dance Company sonda da due decenni la��uomo e le sua manifestazioni interiori ed esteriori attraverso il corpo e la danza. Fondata nel 1992 a Gerusalemme dalla��americana Noa Wertheim (formatasi al Rubin Academy of Music and Dance di Gerusalemme e successivamente danzatrice presso la Jerusalem Tamar Dance Company) e dalla��israeliano Adi Shaa��al (ex-danzatore della Bat-sheva), Vertigo si presenta come una��imponente compagnia da��autore capace di coniugare una danza vibrante, energica, sinfonica a temi impegnati e profondi.
Il nome della compagnia deriva dalla prima piA?ce che Noa Wertheim e Adi Shaa��al, compagni da��arte e di vita, hanno creato insieme agli inizi della loro carriera da��autori: un duetto (intitolato appunto Vertigo) ispirato dalla prima esperienza di volo di Adi Shaa��al durante il suo addestramento nella��aviazione israeliana. Al centro del lavoro la��indagine del roteare e della��avvitamento nello spazio che conduce alla perdita di controllo applicata sia al singolo sia alla partnership. Da allora la loro ricerca non ha incontrato battute da��arresto: Noa e Adi hanno inanellato una quindicina di lavori per la Vertigo Dance Company spinti dal desiderio comune di sondare sempre nuovi territori, sconosciuti e poco familiari.
Mana A? la��ultima creazione firmata da Noa Wertheim in collaborazione con i suoi danzatori. La fonte del lavoro A? il libro piA? importante della tradizione cabalistica medioevale, lo Zohar (Il Libro dello splendore) che ebbe nel mondo ebraico una diffusione straordinaria, quasi pari a quella della Bibbia. Il libro, che ha lo scopo di preparare il lettore alla��incontro con il divino e alla��esperienza interiore, racconta in circa millesettecento pagine, le avventure e gli incontri di Shimon bar Yohay e dei suoi otto allievi. Noa Wertheim non mette in danza lo Zohar, nA� tanto meno i suoi racconti. Cerca piuttosto di tradurre nei corpi una��emersione delle coscienze, di far affiorare le luci e le ombre della vita, la��esperienza interiore di ciascuno e la capacitA� di ascolto della��altro.
Immersi in una sorta di limbo gli otto straordinari danzatori di Wertheim emanano una forza silenziosa e misurata in continua tensione tra contenitore e contenuto. Tensione questa��ultima simboleggiata dalla grande sagoma di una casa che fa da scenografia, la cui porta centrale diviene icona del confine tra le due sfere. La danza A? circolare, ipnotica, sfiora il sentire mistico in questo suo reiterato bisogno di svilupparsi in tondo, alla��unisono, in coppia. Lo stesso si puA? dire della musica composta dal fedele collaboratore Ran Bagno, da piA? di un decennio partner della coreografa: una��ipnotica e ritmica base nella quale si fondono elementi jazz e suoni del lontano Oriente.
Nel pomeriggio di martedA� 7 dicembre presso la Sala Medievale alle ore 17.00 Lanfranco Cis, consulente artistico per la stagione Indanza del Centro Servizi Culturali Santa Chiara terrA� un incontro da��approfondimento sulla a�?Nuova danza israelianaa�?. Ingresso libero.
Vertigo Dance Company A? supportata dal Ministero delle Arti e della Cultura di Israele, dalla CittA� di Gerusalemme, dalla The Jerusalem Foundation e il Ministero degli Affari Esteri israeliano
