domenica , 22 Dicembre 2024

UNIVERSITA� DI TRENTO: al via il piano strategico

Dal documento emerge la��impegno della��Ateneo per una didattica innovativa, coinvolgente e internazionale e per un migliore inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. Nella��ambito della ricerca scientifica, poi, la linea politica espressa dalla��UniversitA� consiste nel far convergere le molte iniziative presenti in Ateneo su cinque principali aree tematiche nel segno della��interdisciplinaritA� e con una��attenzione particolare alle ricadute sulla collettivitA�. Consiste ancora nel valorizzare e promuovere i giovani ricercatori.

Il Piano, infine, punta a rafforzare il trasferimento delle conoscenze scientifiche come contributo concreto della comunitA� accademica allo sviluppo, alla��innovazione e alla crescita della societA� trentina, italiana ed europea

Nella seduta di oggi il Consiglio di Amministrazione della��UniversitA� di Trento ha accolto il Piano strategico da��Ateneo per il triennio 2014-2016, proposto dalla rettrice Daria de Pretis.

A�La sfida che un ateneo come il nostro ha di fronte – chiarisce la rettrice Daria de Pretis – A? fare crescere insieme e congiuntamente le sue attivitA� formative, di ricerca e di partecipazione allo sviluppo della societA� locale, nazionale ed europea. Non si tratta di scegliere la��una o la��altra di queste missioni bensA� di integrarle in modo virtuoso. Come le migliori universitA� europee, dobbiamo essere ad un tempo una research university e una teaching university, ancorata alla societA� in cui viviamoA�. EA�ancora: A�In un momento nel quale le risorse a disposizione non abbondano, abbiamo scelto di progettare il nostro futuro in modo sobrio, realistico e virtuosoA�.

A�Questo Piano strategico a�� commenta il presidente del Consiglio di Amministrazione, Innocenzo Cipolletta a�� A? stato previsto dal nuovo Statuto dell’Ateneo che ha voluto dare piA? trasparenza e maggiore coinvolgimento nella elaborazione delle strategie della nostra UniversitA�. Esso rappresenta il primo esperimento di questo genere e costituisce anche uno stimolo per tutta la comunitA� trentina a considerare l’UniversitA� come un fattore di crescita del territorio. Il Piano centra molto sull’innovazione nella didattica che dovrA� rappresentare un elemento di attrazione e di distinzione della nostra UniversitA�A�.

Ricerca
La linea politica espressa dalla��UniversitA� sulla ricerca consiste nel far incontrare, dialogare e convergere le molte iniziative presenti in Ateneo su cinque principali aree tematiche nel segno della��interdisciplinaritA� e con una��attenzione particolare alleA�ricadute sulla collettivitA�. Le aree individuate sono: Fondamenti della conoscenza (giuridica, storico-filosofica e letteraria, matematica e fisica); Scienze della vita; Popolazione, welfare e sviluppo economico; Sviluppo sostenibile: ambiente, territorioA�e risorse naturali; Innovazione tecnologica e supporto allo sviluppo.

La proposta fatta al CdA A? di assegnare le risorse per sostenere i progetti di ricerca nelle cinque aree su base competitiva in applicazione dei criteri della qualitA�, della��interdisciplinaritA�, delle pari opportunitA� e del protagonismo e della��autonomia deiA�ricercatori piA? giovani. Sempre ai giovani ricercatori il piano propone di dedicareanche una speciale forma di finanziamento per la partecipazione a bandi di ricerca competitivi.

Formazione
Dal documento emerge la��impegno della��Ateneo nel proporre una��offerta formativa in grado di richiamare studenti internazionali capaci e motivati (anche con la��ampliamento degli insegnamenti in lingua inglese e di percorsi di eccellenza), nello sviluppare le competenze trasversali e le capacitA� degli studenti attraverso una didattica innovativa e coinvolgente (che riduca il peso della lezione frontale per favorire forme di apprendimento basate sul tutoraggio, sulla partecipazione attiva degli studenti, su seminari e laboratori interdisciplinari) e nel promuovere progetti di cooperazione inter-ateneo, programmi di sostegno ai titoli congiunti e alla mobilitA� internazionale.

La��altra prioritA� della��Ateneo nei confronti dei futuri laureati A? dare loro nuove e migliori chances di inserimento nel mondo del lavoro (a tale proposito si pensa a�� tra la��altro a��alla creazione di reti di cooperazione tra atenei, con riferimento alla��Euregio e alla��area del Nord-Est del Paese, ma anche alla costruzione di una comunitA� Alumni dei laureati della��UniversitA� di Trento).

Innovazione e trasferimento delle conoscenze Il Piano punta a rafforzare il trasferimento delle conoscenze scientifiche come contributo concreto della comunitA� accademica allo sviluppo, alla��innovazione e alla crescita della societA� trentina, italiana ed europea.

Tra le azioni piA? incisive per svolgere tale funzione, sono proposte il sostegno a iniziative di spin-off di ricercatori e dottori di ricerca formati in Ateneo; la promozione di accordi di collaborazione tra UniversitA� e imprese (a livello singolo o in gruppo) perA�favorire la partecipazione di ricercatori e dottori di ricerca della��Ateneo a processi di innovazione; la��istituzione di tavoli di consultazione tra Ateneo, imprese e pubbliche amministrazioni.

Iter del Piano strategico

Il documento A? stato sviluppato e predisposto dal Senato accademico a partire dai documenti base prodotti dalle tredici strutture della��Ateneo (dipartimenti e centri) e con il contributo della Consulta del personale tecnico e amministrativo e degli studenti. IlA�volume espone gli obiettivi formativi, di ricerca e di trasferimento delle conoscenze a cui la��UniversitA� di Trento intende dare attuazione nel triennio 2014-2016. Ne descrive le motivazioni. Ne illustra la sostenibilitA� soffermandosi su condizioni, risorse e azioni per perseguirli e strumenti per verificarne la��attuazione. Il documento era giA� passato il 2 aprile in Senato accademico ed era poi stato preso in esame dal CdA nella seduta del 16 aprile.

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