domenica , 22 Dicembre 2024

UNIVERSITA�: dalla provincia aiuti alle famiglie, ecco come

Via libera ad un piano di accumulo finanziario compartecipato dalla Provincia

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Un sostegno alle famiglie che risparmiano per l’iscrizione dei figli all’universitA�
Incrementare le iscrizioni dei ragazzi trentini all’universitA� incoraggiando il risparmio delle famiglie da destinare a questo scopo, In sintesi, A? questo l’obiettivo della decisione assunta oggi dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente e dell’assessora all’universitA�. La novitA� – che si somma alle altre misure assunte dalla Provincia per favorire la prosecuzione degli studi dopo il diploma superiore – riguarda un contributo provinciale per stimolare la creazione, da parte delle famiglie, di un piano di accumulo di capitale da destinare al sostegno delle spese universitarie del giovane, fin dal termine della scuola media, quindi anche per tutti e 5 gli anni che precedono l’iscrizione all’universitA�, nazionale od estera. A beneficiarne saranno gli studenti residenti in Trentino da almeno 3 anni, con una condizione economica familiare Isee fino a 29.000 euro, non beneficiari di borsa del diritto allo studio universitario. I versamenti della famiglia, in un conto corrente dedicato, un libretto di risparmio o altro analogo deposito vincolato, potranno essere effettuati per un periodo di 3, 4 o 5 anni. E’ previsto il versamento di una quota minima e anche di un tetto massimo. Il contributo della Provincia, a sua volta, A? rapportato a quanto accumulato dalla famiglia, all’Isee e al fatto che lo studente sia iscritto in sede (cioA? a Trento) o sia fuori sede/pendolare (in altra universitA� italiana o all’estero).

Gli obiettivi della Provincia in questo ambito sono chiari:A�incrementare gli iscritti all’universitA�, nella convinzione che ciA? porti dei benefici sia di carattere sociale, la crescita culturale A? di per sA� un valore e un “capitale sociale”, sia economico, in termini di crescita della competitivitA� del territorio nel suo complesso; sostenere – in maniera differenziata a seconda dei redditi – tutti i giovani che intraprendono un percorso di studi; favorire una maggiore compartecipazione delle famiglie al sostegno dei costi dell’istruzione universitaria, a partire dagli anni precedenti all’iscrizione all’universitA� (quindi fin dal termine delle scuole secondarie di primo grado).

Rientra in questa strategia generale il nuovo contributo provinciale, che intende incentivare il risparmio delle famiglie, ovvero la promozione di un piano di accumulo finanziario negli anni precedenti l’iscrizione del giovane all’universitA�. A certe condizioni – in particolare economiche – la Provincia erogherA� un sostegno integrativo a quanto messo da parte dalla famiglia. L’importo A? calcolato su base annua: minimo 600 euro all’anno per un periodo di accumulo di 5 anni, che diventano 750 per 4 anni o 1000 per 3 anni; lo stesso dicasi per il versamento massimo, rispettivamente di 1200, 1500 o 2000 euro.

Il contributo provinciale verrA� erogato in tre rate annuali. Per la conservazione delA�beneficio (erogazione delle rate successive alla prima) il beneficiario dovrA� conseguire nell’annoA�accademico di riferimento i livelli di merito che saranno definiti.

E’ previsto anche un piano diA�compartecipazione differenziato per consentireA�un avvicinamento alla nuova misura da parte degli gli studenti che si iscrivono adA�un percorso di studi di formazione accademica o non accademica dall’a.a. 2017/2018 (e successiviA�fino all’entrata a regime della misura) e che pertanto non avranno avuto un arco temporale almenoA�triennale per la costruzione del patrimonio finanziario.

Tabella di sintesi

Al fine di accedere al beneficio economico della Provincia, le famiglie dovranno certificareA�di aver effettuato un accumulo di capitale con le seguenti caratteristiche:

a) piano di accumulo di capitale, libretto di risparmio, conto corrente dedicato, conto di soloA�deposito, intestati al minore o anche al genitore: in tutti i casi il prodotto deve avere specificaA�destinazione per il finanziamento di spese per gli studi di formazione terziaria accademica eA�non accademica. Le famiglie sceglieranno il prodotto che piA? si adatta alle proprie esigenzeA�(sulla base dalla propria propensione al rischio, delle modalitA� dei versamenti) acceso pressoA�istituti di credito, istituti previdenziali, anche di natura territoriale, compagnie assicurative,A�Poste, ecc.);

b) versamenti periodici rendicontabili per la durata di 5 anni. Saranno ritenuti ammissibili anche iA�versamenti effettuati in 3 e 4 anni purchA� si raggiungano i limiti di cui al successivo punto c);

c) la��importo riconoscibile complessivo va da un minimo di euro 3.000 ad un massimo di euroA�6.000 accumulabili in 3, 4 o 5 anni. La��importo minimo e massimo per ciascun anno diA�accumulo A? il seguente:

Periodo di accumulo Min/anno Max/anno Totale complessivo
5 anni a�� 600 a�� 1.200 Min. a�� 3.000 – Max. a�� 6.000
4 anni a�� 750 a�� 1.500 Min. a�� 3.000 – Max. a�� 6.000
3 anni a�� 1.000 a�� 2.000 Min. a�� 3.000 – Max. a�� 6.000

d) i versamenti possono essere effettuati anche in forma cumulata durante l’anno;

e) la verifica della consistenza del capitale su ciascun anno del periodo di accumulo vieneA�effettuata considerando il periodo dal 1 settembre al 31 agosto;

f) ai fini del calcolo del contributo provinciale vengono considerati gli importi versati nonA�considerando eventuali interessi maturati o le spese di gestione dello strumento finanziarioA�prescelto;

g) in caso di prodotti che permettano il prelievo di denaro, al fine del mantenimento del diritto alA�contributo provinciale, lo stesso A? consentito per una sola volta all’anno e per una quota pari alA�20% dell’accumulato; l’importo deve essere reintegrato entro l’anno (entro il 31/08);

h) l’istituto bancario/postale/assicurativo dovrA� dichiarare formalmente i versamenti annuali mediA�e la giacenza media annuale del capitale accumulato. (mp)

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