MercoledA� 8 febbraio 2012
ore 17.30
Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas
Trento
Archeologia musicale del mondo antico
Un’ereditA� azteca: la danza dei Voladores nella Sierra Norte di Puebla (Messico)
Incontro con Grazia Tuzi, docente di Etnomusicologia presso l’UniversitA� di Valladolid (Spagna)
Nelle comunitA� Nahua, abitanti la Sierra Norte di Puebla (Messico), A? ancora praticata la��antica Danza dei Voladores, eseguita da uomini che volteggiano acrobaticamente nella��aria grazie al supporto di un enorme palo rituale. EreditA� di una cultura risalente a prima della��arrivo degli Spagnoli, nel tempo questa��azione cerimoniale A? divenuta strumento di affermazione da��identitA� e di orgoglio politico: la presenza di cospicue testimonianze iconografiche relative a questa danza negli antichi codici aztechi costituisce segno di una��importante continuitA� storica, mentre la��interpretazione delle implicite valenze simboliche offre legittimazione alla��autenticitA� della cultura indigena. A livello metodologico, questo studio A? una riflessione sulle potenzialitA� di una ricerca basata sulla��interazione fra archeologia della musica ed etnomusicologia, fra lo studio dei dati materiali/iconografici/testuali antichi e la lettura antropologica di determinate manifestazioni coreografico/musicali ancora vive.
Continua cosA� la��avvincente viaggio – intrapreso nel 2007 in coincidenza con la��avvio presso il Conservatorio trentino del corso di a�?Archeologia musicale del mondo anticoa�? tenuto da Roberto Melini, musicista ed archeologo – alla scoperta delle radici della musica con la��intento di illuminare aspetti inediti delle culture antiche e allo stesso tempo di comprendere meglio gli orizzonti artistici di oggi.
Nel corso degli anni la��iniziativa A? andata sviluppandosi suscitando un interesse crescente e coinvolgendo numerosi e autorevoli studiosi (Bellia, Cassio, Castaldo, Ciarlantini, Hagel, Iannace, Lepore, Li Castro, Maniquet, Martinelli, Pappalardo, Restani, Rocconi, Roncador, Simini, Wallace, oltre allo stesso Melini) e un numeroso pubblico di addetti ai lavori e di appassionati che ha affollato le conferenze.