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TUTTO: Al SanbA�polis il secondo spettacolo di “Tendenze off”

E’ in calendario per mercoledA� 3 dicembre al Teatro SanbA�polis di Trento “TUTTO” il secondo spettacolo della cartellone a�?Tendenze Offa�?, inserito nella Stagione di Prosa 2014-2015 del Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

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La Compagnia a�?EvoA?!Teatroa�? porterA� in scena A�TUTTOA�, un testo del drammaturgo e regista argentino Rafael Spregelburd.

a�?EvoA�!Teatroa�?, giovane Compagnia di Rovereto, sarA� protagonista mercoledA� 3 dicembre 2014 a Trento sul palcoscenico del nuovo Teatro SanbA�polis del secondo appuntamento con Tendenze Off, il cartellone dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea che arricchisce quest’anno la Stagione di Prosa del Centro Servizi Culturali S. Chiara.

SarA� l’occasione per assistere alla messa in scena di un nuovo testo di Rafael Spregelburd, ma anche per fare la conoscenza con questo gruppo teatrale che, nei suoi spettacoli A�si propone di sfuggire agli schemi di mestiere e fare appello invece alle pulsioni artistiche da mettere in gioco, insieme alle esperienze di vita, per interrogarsi sulla��Arte e sulla VitaA�.

A�TUTTOA� A? un testo di Spregelburd portato in scena per la prima volta in Italia lo scorso anno proprio dal gruppo teatrale di Rovereto e successivamente replicato in vari teatri sul territorio nazionale, in alcuni casi anche alla presenza dell’autore. A�Con questo lavoro a�� spiega a�?EvoA?!Teatroa�? a�� non abbiamo inteso realizzare semplicemente un evento spettacolare, ma affrontare un percorso nel quale esperire (in varie forme) strumenti attoriali che permettessero di cercare la��essenza della��azione da condividere, infine, totalmente e liberamente con il pubblico, come atto conclusivo di tale percorso. Un percorso che non termini con il debutto ma che prosegua di replica in replica cercando di andare sempre piA? in profonditA�.A�

Si tratta di un testo molto complesso, caratteristica questa del drammaturgo argentino, che ha come tema di fondo la��identitA� di un popolo: che cosa la caratterizza? La comicitA� amara di Rafael Spregelburd si concentra su tre quesiti, tre situazioni che si susseguono a ritroso nel tempo, risucchiando personaggi e atmosfere in una drammaturgia disarticolata che non trova soluzioni, ma pone domande. Tre episodi, tre piccole storie quotidiane che, nella loro semplicitA�, indagano aspetti fondamentali della vita reale e ci interrogano sul concetto di popolo. A�PiA? che un articolato testo drammaturgico, la��opera si caratterizza a�� afferma lo stesso autore a�� come una successione tre di fabulae morali.

Ciascuna di loro pone allo spettatore un quesito molto attuale, che viene proiettato sullo sfondo del palcoscenico e posto ancora piA? esplicitamente dal comportamento dei personaggi sulla scena.A�

Nel primo quadro, lo Stato trova la sua piA? paradossale rappresentazione nella burocrazia. Lo spettatore si trova coinvolto direttamente nelle vicende di un ufficio dove in discussione A? la��essenza stessa di Stato. Viene cosA� sottintesa una profonda riflessione sul ruolo del lavoro, il valore della proprietA�, il peso del denaro, partendo dalla discussione, apparentemente banale, sul valore effettivo di una giacca.

Nel secondo quadro alcuni parenti si incontrano per la cena di Natale, ma la��apparente euforia dei partecipanti nasconde profonde tensioni e questioni irrisolte che fungono da pretesto per far emergere il tema portante di questo episodio, il delicato legame tra arte e libertA�. PuA? la��arte definirsi libera? E se la��arte A? espressione di libertA�, come puA? allo stesso tempo diventare prodotto, merce, moneta e quindi affare?

Nel terzo quadro, infine, un bambino ammalato, durante una tempesta, scatena tutti i terrori umani piA? ancestrali e inspiegabili. La religione e la superstizione vengono messi a confronto: fino a dove una invade la��altra? Qual A? il confine tra la fede e la��auto-suggestione? Parole del vecchio testamento fanno da sfondo al profondo conflitto tra credo e realtA�. Come si puA? spiegare il bisogno di credere? Di che cosa A? fatta la fede?

La regia A? stata curata da Alessio Nardin e lo spettacolo vedrA� in scena Silvio Barbiero, Emanuele Cerra, Martina Galletta, Gabriella Italiano e Matteo Spiazzi.

La voce off A? di Clara Setti; Marco Manfredi ha curato il disegno delle luci e Davide Vidale le proiezioni e i video. Suono e musiche di Lorenzo Zanghielli; supervisione ai costumi di Anja Tavernini.

MercoledA� 3 dicembre i riflettori del Teatro SanbA�polis si accenderanno su A�TUTTOA� alle ore 21.00.

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