Il primo appuntamento della nuova stagione 2010/2011 A? con un grande classico della letteratura russa: Notti Bianche di F. Dostoevskij, nella rivisitazione innovativa e immaginifica di Corrado d’Elia, conosciutissimo e molto apprezzato regista che da molti anni sviluppa la sua poetica teatrale con spettacoli giovani, intensi, dinamici, a volte anche cinematografici. Molti lo ricorderanno per la sua indimenticabile interpretazione di Cirano di Bergerac, piA? volte ospite a Trento, oppure Otello di Shakespeare, Caligola di Camus o, piA? recentemente, Novecento di Baricco.
Proprio come buon auspicio di inizio stagione e regalo particolare al nostro pubblico, a fine spettacolo il regista e attore Corrado d’Elia si fermerA� per un incontro con gli spettatori. L’incontro, che sarA� moderato da Andrea Brunello, sarA� una occasione importante per conoscere meglio il vincitore del Premio Internazionale Luigi Pirandello 2009 e del Premio della Critica Italiana 2010 (Associazione Nazionale Critici), per capire la sua poetica e per approfondire i temi dello spettacolo.
L’appuntamento A? per giovedA� 21 ottobre, ore 21.00 presso il Teatro Cuminetti con la Compagnia Teatri Possibili (Milano).
“Il sognatore, se serve una definizione precisa, non A? un uomo ma, sapete, una specie di essere neutro. Si stabilisce prevalentemente in un angolino inaccessibile, come se volesse nascondersi perfino dalla luce del giorno, e ogni volta che si addentra nel suo angolino, vi aderisce come la chiocciola al guscio, e diventa simile a quell’animale divertente chiamato tartaruga, che A? nello stesso tempo un animale e una casa”.
Testo magico che ripercorre molti temi fondamentali dell’opera di Dostoevskij.
Un impiegato, un “sognatore”, incontra una donna durante una delle sue passeggiate notturne. Nasten’ka vive quella che appare come la fine di un amore disperato. Apre il suo cuore all’uomo che incontra in un dialogo che dura quattro notti, durante le quali gradualmente appare il sogno di una vita insieme per i due che, incontratisi casualmente, sembrano “riconoscersi”.
“Era una notte incantevole, una di quelle notti che ci sono solo se si A? giovani. Il cielo era stellato, sfavillante, tanto che, dopo averlo contemplato, ci si chiedeva involontariamente se sotto un cielo cosA� potessero vivere uomini irascibili ed irosi. ..”
Il sogno si spegne improvvisamente con il ritorno, nella vita della donna, del suo amante; e l’impiegato si ritrova nuovamente solo e “sognatore”, isolato in una vita avulsa dalla realtA�.
“Che il tuo cielo sia sereno, che il tuo sorriso sia luminoso e calmo! Sii benedetta per quell’attimo di beatitudine e di felicitA� che hai donato a un altro cuore, solo, riconoscente!”
A�
Dio mio! Un minuto intero di beatitudine! E’ forse poco per colmare tutta la vita di un uomo?
Per informazioni e prenotazioni:
Portland – Scuola di Teatro
Via Papiria, 8 – 38122 Trento
Tel/fax 0461.924470
Infomail: info@teatroportland.it
Infoweb: www.teatroportland.it
A�