L’automobile A? un dettaglio fondamentale del matrimonio. Deve essere in stile con tutta la cerimonia nuziale, piacere essere elegante e pratica.
La fine della��inverno e la��inizio della primavera tradizionalmente A? un periodo dove vengono celebrati molti matrimoni. In queste fasi molti giovani che si apprestano a celebrare il matrimonio sono impegnati in mille preparativi. Tra questi anche la scelta della��auto per il giorno delle nozze.
La��auto oggi A? diventata uno dei momenti importanti della festa coniugale tanto che ormai nessuno vuole rinunciare alla vettura, anche se le distanze da percorrere sono piccole e brevi. Per la buona riuscita di un festa nuziale A� necessario utilizzare una bella auto che garantisca un’ottima cornice ai movimenti degli sposi ed una bella immagine. A seconda che gli sposi tendano a dare alla loro festa nuziale una linea fresca e giovane oppure un profilo poa�� piA? classico, la scelta della��auto va di pari passo.
Indipendentemente dal modello o dal tipo di vettura che si sceglie A? importante tenere in considerazione alcune cose. Innanzitutto bisogna ricordarsi che l’auto scelta dovrA� essere abbastanza capiente da poter contenere l’abito della sposa, che nella maggior parte dei casi sarA� contornato da un lungo strascico bianco. Nella vettura ci dovranno essere almeno tre posti. All’andata oltre all’autista, ci saranno la sposa con il padre e dopo le cerimonia i due sposi. La regola vuole che la disposizione dei posti sia la seguente: il padre a sinistra e la sposa a destra. Al ritorno lo sposo prenderA� il posto del papA� della sposa.
Oggi tra amici, parenti e noleggiatori specializzati A? possibile scegliere tra un enorme parco macchine. Ognuno sceglie quella che risponde meglio alle proprie esigenze e ai propri gusti personali. Non ci sono vincoli ed ognuno puA? scegliere a proprio gusto. Ad esempio si potrA� scegliere una lussuosa auto moderna oppure puntare a qualcosa di piA? classico, come una vecchia auto storica. La��importante A? scegliere la��auto giusta a seconda dei propri criteri.
Alfredo Nepi