Al Teatro Auditorium venerdA� 20, sabato 21 marzo alle ore 20.30 e domenica 22 alle 16.00, va in scena “Romolo il Grande“.
Lo spettacolo, con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, A? uno dei lavori teatrali piA? comici e insieme piA? pessimistici di di Friedrich DA?rrenmatt. Scritto nel 1949 A? stato piA? volte rielaborato dalla��autore fino alla��edizione definitiva del 1964.
a�?Commedia storica storicamente inverosimilea�?, rappresenta il tardo impero romano alla vigilia della sua caduta.
Situazioni comiche satira amara si incrociano verso un epilogo inaspettato. Alla testa della��impero ca��A? un uomo che non vuole piA? corrispondere alle aspettative e alle richieste di dominio di Roma: un pazzo che alleva galline, un burattino apparentemente rimbambito, disprezzato da tutti per la sua manifesta debolezza nel comando.
In realtA�, la maschera del pazzo A? solo una simulazione e serve ad esprimere il suo rifiuto; Romolo vuole il declino del mondo nel quale vive perchA� non crede piA? negli ideali di tale mondo e non vede che il loro rovescio e i crimini con i quali essi vengono favoriti. Un mondo che era riuscito a sopravvivere basandosi sulla��ideale di uno stato autoritario, facendo leva sulla��oppressione e la violenza.
Come si legge in a�?Questioni di teatroa�?, DA?rrenmatt rappresenta un mondo grottesco.
Il grottesco A? a�?a��paradosso sensibile, la forma cioA? di una��assenza di forma, il volto di un mondo senza voltoa��.a�?, paradosso che non puA? piA? essere superato agendo e trasformando, come auspicava Brecht con la sua drammaturgia, ma puA? solo essere sofferto e sopportato.
Romolo appare a�?grandea�? poichA� A? la��unico ad aver riconosciuto il carattere grottesco della realtA� e ad essersi deciso a recitare il ruolo di clown a occhi aperti in questo universo del grottesco. Deriso e disprezzato da tutti per la sua apparente imbecillitA�, agli occhi di DA?rrenmatt egli diventa una figura non priva di una sua grandezza tragica: la decisione che gli si richiede egli la vive a�?come un momento spaventoso, come la��aprirsi di un baratroa�? : a�? Per me il mondo se ne sta lA� come un mostro, come un enigma rispetto al male che deve essere sopportato e dinanzi al quale perA? non puA? esservi capitolazionea�?.
Questa��ideale di eroismo veramente stoico si propone al pubblico in maniera molto divertente: la��idea centrale della commedia, quella della��eroe misconosciuto da tutti nella sua vera grandezza, viene esposta facendo uso di gags cabarettistiche e di esagerazioni grottesche, in un linguaggio insieme espressivo e di grande effetto.
Regia di Roberto Guicciardini; scene e costumi di Lorenzo Ghiglia; musiche di Lino Patrono; disegno luci di Luigi Ascione.
Informazioni:
Centro Servizi Culturali S.Chiara
Via S.Croce 67
38100 Trento
Tel. 0461 213834
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Per informazioni sugli spettacoli l’operatore risponde dal lunedA� al sabato dalle ore 10 alle ore 19.