Mercoledi 11 febbraio, alle 17.30, a Trento, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale il Centro Studi sulla Storia della��Europa Orientale organizza la��incontro-dibattito “Sport e politica. Il calcio sovietico negli anni della perestrojka“. Intervengono Mario Alessandro Curletto (co-autore, con Romano Lupi, di Futbolstrojka, Socialmente, 2008) e Carlo Martinelli.
Non ca��A? sport capace di a�?leggerea�? grandi rivoluzioni e smottamenti politico-economici come il football. A? una��ovvietA� accettata oramai da qualsiasi sociologo, un dato irrinunciabile che a�� ad osservare gli anni delle perestrojka di Gorbachev a�� assume evidenza plastica, ben corredata nel caso da emozionantii suggestioni. PerchA� la a�?ristrutturazionea�? (perestroijka) gorbacheviana ora approdata al neocesarismo putiniano riguarda un impero-ponte tra Europa e Asia carico di fascino per i suiveurs del calcio.
Il calcio? Ha voltato pagina sA� e no. I siloviki, gli uomini degli a�?apparati della forzaa�? del regime (gente dei servizi segreti, giA� appartenuti al Kgb e ai suoi eredi, del complesso militare-industriale, ecc.), dettano sempre legge, e a sostenere i club piA? importanti ci sono potentati economici di scala mondiale. Il calcio non esporta, importa. Nello sport, dal calcio al basket al tennis, sA� che la��occidentalizzazione A? compiuta. A? il circo dei media, dello star system, delle sponsorizzazioni lussuose, pienamente attivato.
Del rapporto fra sport e politica nella��Unione Sovietica di Gorbachev e nella Russia post-comunista se ne discuterA� nella��incontro con Mario Alessandro Curletto (co-autore, con Romano Lupi, di Futbolstrojka, Socialmente, 2008) e Carlo Martinelli.
Mario Alessandro Curletto insegna letteratura russa nelel universitA� di Pavia e Genova. A? autore anche di Spartak Mosca. Storie di calcio e potere nella��Urss di Stalin (Il Melangolo, 2005).