Domenica 6 giugno, ore 10.30, Palazzo Geremia: “Soap opera e cambiamenti sociali“, incontro con Eliana La Ferrara.
Il mezzo televisivo si sta diffondendo con estrema rapiditA� nei paesi in via di sviluppo. CiA? comporta che una fetta crescente della popolazione mondiale sia esposta a modelli di consumo e di comportamento occidentali, attraverso la programmazione televisiva. Quali sono le conseguenze di tutto questo sulle scelte delle famiglie in tema di fertilitA�, istruzione, cooperazione sociale e conflitto in zone del mondo tanto diverse quanto il Brasile, l’India e il Rwanda? E la fiction puA? diventare strumento di cambiamento sociale?
Introduce Antonio Dipollina.
Il fatto culturale come evento per la città è la prospettiva che anche il Festival dell’Economia propone ogni anno. Passare da un semplice ascolto passivo delle informazioni ad una loro valutazione e comprensione che riesca a dare un valore aggiunto al sapere di tutti noi, è forse l’obiettivo che quest’anno vuole avere il Festival dell’economia. La cultura come evento, evento turistico, come momento di attrazione per appassionati e non solo, per persone che vogliono andare oltre, vogliono coltivare la loro capacità di scegliere attraverso la partecipazione ad iniziative che permettono questo. E’ un’occasione di crescita per la città e per chi ha voglia di sfruttarla. La volontà di confrontarsi con il mondo rappresenta una sfida per un piccolo centro come Trento. E chi abita qui deve sentirsi fortunato in questa occasione. Infatti può vedere, sentire, confrontarsi con personaggi di primo livello, premi Nobel, grandi firme del giornalismo, professori, uomini d’impresa, che altrimenti vedrebbe solo in Tv o leggerebbe sui giornali. Un evento che accade forse solo in grandi città come Roma e Milano, e che toglie a Trento quel velo di vita provinciale per dargli un respiro internazionale. Dove pulsano emozioni, idee, pensieri, opinioni che disegnano un quadro che va oltre la semplice rappresentazione dei fatti economici e sociali. Una grande opportunità che altri ci invidiano. Questo può essere un segnale da cogliere. Il pubblico matura e desidera trovare occasioni per riflettere con uomini di cultura e personaggi della comunicazione. E così una lungimirante politica di turismo evoluto e responsabile, deve trovare argomenti interessanti per organizzare proposte che abbiano al centro quest’idea di democratizzare la cultura e farla diventare patrimonio di conoscenza diffusa. E’ questo anche uno dei significati del Festival dell’Economia: ci si può divertire, o meglio si trova soddisfazione, anche sentendosi protagonisti di un evento culturale, di cui si colgono motivi di interesse per la propria crescita come uomini liberi e capaci di pensare sempre con la propria testa.