Dal 13 settembre esce nelle sale italiane la��ultima opera del maestro nipponico delA�cinema di animazione. Il film rende omaggio al trentino Gianni Caproni, pioniere delA�volo e progettista di aerei alla��avanguardia alla��inizio del a�?900.
Un talento da scoprireA�visitando, a Trento, il piA? antico museo della��aeronautica al mondo e a lui intitolato,A�alla��interno delle cui collezioni trovano posto cimeli e modelli di aerei, spesso unici alA�mondo, oltre a una pinacoteca dedicata ai pittori futuristi che hanno trattato il tema delA�volo.
A Trento, la presentazione del film avverrA� presso il Cinema Modena, alle 18.00,A�nella��ambito del progetto IN ALTO E OLTRE, in sinergia con MUSE e MuseoA�della��Aeronautica Gianni Caproni e patrocinato da Provincia autonoma di TrentoA�e Comune di Trento. A introdurre la serata saranno Italo Caproni, nipote delA�progettista, e Neva Capra, curatrice del Museo della��Aeronautica Gianni Caproni, cheA�racconteranno alcuni retroscena del film.
Una bombetta e un bel paio di baffi a manubrio: A? Caproni, uno dei protagonistiA�della��ultimo lungometraggio di Hayao Miyazaki, a�?Si alza il ventoa�?, fortemente ispiratoA�alla��omonimo progettista e pioniere del volo degli inizi del a�?900. Una figura affascinanteA�a cui il regista nipponico, autore di capolavori come Ponyo sulla scogliera, Il castelloA�errante di Howl, La cittA� incantata e Il mio vicino Totoro, ha voluto rendere unA�sentito omaggio. Il film uscirA� nelle sale italiane a partire dal prossimo 13 settembre:
una��occasione davvero preziosa per riscoprire una mente talentuosa e visionaria,A�capace di progettare velivoli che sfidavano le conoscenze della��epoca. I suoi modelliA�alla��avanguardia sono oggi visibili a Trento al Museo della��Aeronautica Gianni Caproni.
Molti sono i punti di contatto tra la vita e le attivitA� della��ingegnere italiano e ilA�personaggio del film che ne porta il nome. Nel lungometraggio di Miyazaki, HorikoshiA�a�� il protagonista appassionato di aeroplani e determinato a realizzare il sogno diA�costruire un aereo bellissimo – A? ispirato in sogno da Gianni Caproni, che appareA�nei momenti cruciali della sua vita, come una vera e propria guida che lo conduceA�dalla��inizio alla fine della sua avventura fino alla realizzazione del suo sogno.
Il film, inoltre, A? ricco di citazioni che rimandano alla produzione industrialeA�della��ingegnere trentino – come ad esempio quelle dei trimotori biplani daA�bombardamento strategico noti come “CA.3” e relativi alla Prima guerra mondiale, cheA�la Caproni produsse in grandi quantitA� e altri aeroplani particolarmente significativiA�della produzione Caproni, come il CA.60, CA.73 e il mastodontico CA.90.
Alcuni aneddoti
Lo studio di animazione di Miyazaki, a�?Ghiblia�? deve il suo nome al Ghibli, vento caldoA�(scirocco in italiano) tipico di questo deserto, lo stesso che ha ispirato il soprannomeA�del velivolo a�?Caproni Ca.309a�?, soprannominato “Ghibli” perchA� destinato all’impiegoA�nelle colonie dell’Africa Settentrionale da parte di quella che allora era la RegiaA�Aeronautica italiana. Ghibli A?, infatti, il nome con cui viene chiamato il vento caldoA�tipico di quelle zone.
Il Caproni Ca.60, protagonista del nuovo film di Miyazaki A? il Transaereo NoviplanoA�Caproni Ca.60, costruito da Caproni negli anni 20. Si tratta del primo tentativo alA�mondo di trasporto di massa di passeggeri per scopi commerciali. La lungimiranzaA�del progetto A? incredibile perchA� al termine della Prima guerra mondiale non viA�era nemmeno ancora consapevolezza del fatto che fosse possibile un impiegoA�della��aviazione per scopi diversi da quelli militari. Caproni, tra i primi in assoluto alA�mondo, ebbe quell’intuizione e per realizzare il “palazzo volante” che, nei suoiA�intenti, avrebbe dovuto sostituire le navi nei collegamenti fra una sponda e la��altraA�della��Oceano. A? facile immaginare perchA� Miyazaki abbia individuato in questoA�velivolo la��aereo ideale. Il progetto del Transaereo Noviplano A? infatti, con grandeA�probabilitA�, la��equivalente del sogno del giovane Jiro Horikoshi, poichA� testimonianzaA�della��ambizione di Gianni Caproni di realizzare un grandissimo a�� e bellissimo a�� aereoA�capace di trasportare oltre oceano cento passeggeri seduti, giA� ad inizio anni Venti. DiA�questo ambizioso ma sfortunato aeroplano, andato distrutto per un imprevisto duranteA�il volo inaugurale, il Museo della��Aeronautica Gianni Caproni conserva ed espone unaA�parte dello scafo, i due galleggianti, il pannello di comando e un motore.