Declamazioni, improvvisazioni sonore e visive fanno rivivere il clima A�elettricoA� che pervase i teatri e le piazze di quel tempo: la Serata futurista A? uno spettacolo da��intenso coinvolgimento emotivo.
La A�Serata futurista in guanti di dainoA� si svolge giovedA� 24 maggio nella sede arcense del Museo Alto Garda, nella galleria civica A�SegantiniA� a Palazzo dei Panni, protagonisti Roberto Floreani, Piergiorgio Piccoli e Roberto Napoletano, accompagnati dalle tastiere e dai A�rumorismiA� di Roberto Jonata.
Allo spettacolo segue una visita guidata alla mostra A�Composizioni astratteA� (fino al 10 giugno a Palazzo dei Panni) assieme all’autore, Roberto Floreani.
Solo per il giorno 24 maggio la galleria civica A? aperta nell’orario speciale dalle 15.30 alle 23 (chiuso al mattino).
Parte della serata A? dedicata al grande poeta-rivoluzionario Vladimir Majakovskij, del quale sono analizzati i due aspetti artistici piA? conosciuti: quello rivoluzionario, aggressivo, senza sconti; e quello privato, meno noto, piA? intimista, fatto di attenzioni e dolcezze rivolte al suo grande amore Lilja Brik.
A? stata riservata estrema attenzione nella selezione dei testi che accostano poesie indelebili come A�La nuvola in calzoniA� di Vladimir Majakovskij (1915) ad altre memorabili e meno note.
Sono ricordati poi il futurista della prima ora Umberto Maganzini, nato a Riva del Garda nel 1893, di cui si declama A�Lirismo SimultaneitA�A�, nonchA� alcune A�Liriche RadiofonicheA� del grande futurista trentino Fortunato Depero, e ricostruita una spettacolare compenetrazione verbodinamica collettiva della��A�Aeropoema del pubblico futuristaA� (1941-42) di Ubaldo Serbo.
Completa lo spettacolo una selezione di sonori della��epoca e musiche originali, come i momenti dalla��A�Intonarumori di RussoloA� (1913) (ululatore, gorgogliatore, ronzatore) o gli ampi stralci da A�La��aviatore DroA� di Francesco Balilla Pratella (1920), oltre ad una��ampia selezione da��immagini da��epoca proiettate per arricchire la scenografia, prevista essenziale, com’era nelle serate di quegli anni.