Non sono un critico cinematografico ma questa volta mi cimento a raccontare per i lettori di Trento Blog Motori il film RUSH in questi giorni nelle sale della provincia.
La�� ho visto mi A? piaciuto moltissimo: da non perdere sia per un appassionato che per il pubblico generale. Non A? facile riportare la��agonismo sportivo sul grande schermo soprattutto per uno come me che quel periodo lo ha vissuto intensamente. Ea�� un buon film con validi riferimenti tecnici della��epoca.
In ogni caso la pellicola fa vivere la��emozione della pista, la sofferenza della vita privata, la voglia di vincere e la vicinanza costante della morte. Tutto questo ci fa entrare in due esistenze parallele e opposte ( Hunt e Lauda), che arrivano a toccarsi nel profondo. La narrazione di procede su due binari diversi e di volta in volta passiamo da una parte alla��atra, sempre accompagnati da un linguaggio che ci fa entrare nella gara, letteralmente, con dettagli dei motori che rombano e che aumentano il ritmo di un film che a tratti assume i toni di un thriller, mentre si aspetta la��inevitabile.
Il tema del racconto A? puntato sul leggendario campionato di Formula Unp del 1976, quello in cui Lauda rischiA? la vita e Hunt ebbe la��occasione di arrivare al suo primo e unico, titolo mondiale. Ma prima di arrivare alle piste della massima serie, il regista ci fa fare un passo indietro, e ci racconta i sei anni precedenti che hanno visto i due cominciare a scontrarsi, offendersi, attaccarsi e alla fine a stimarsi sulle piste della Formula 3.
Due vite a confronto, due uomini agli antipodi eppure due personaggi che per brevissimo tempo hanno dato la��uno alla��altro forza, energia e voglia di spingersi ai limiti, pur con tutte le differenze che li caratterizzano. Certo, le vicende sono un poa�� romanzate e ci sono inesattezze ma in ogni caso si sente bene la��atmosfera di quel campionato, la competizione, la corsa…
Poi, A? come quando si A? giA� letto un libro di cui si fa la trasposizione cinematografica: si notano molto i dettagli rispetto alla��originale ( il casco di Niki a Monza 76 era diverso, il nome delle tute era di un altro fornitore ecc.), ma io credo che in questo caso la visione da��insieme sia quella giusta per raccontare la formula 1 degli anni 70. Il film A? molto piacevole ed avvincente, le ricostruzioni molto fedeli e la musica (nel senso del rombo dei motori) bellissima. Non si puA? fare a meno di paragonare questo film a Grand Prix di Frankeneimer, che non A? un documentario, ma un film in cui si saputa cogliere non solo la Formula 1 degli anni 60, ma anche descrivere e forse anche orientare lo spirito che avrebbe continuato ad animarla nei decenni futuri, comunque raccontando una storia immaginaria, ma piena di riferimenti reali.
Insomma per me Rush A? un grandissimo film, ma Grand Prix rimane uno dei principali capolavori del cinema.
Recensione
di Alfredo Nepi
Immagini: www.rushmovie.com