Panini al latte: la “Lattaia” di Vermeer ci fornisce l’ingrediente principale per preparare dei panini versatili e deliziosi, ideali per uno spuntino da arricchire a seconda dei gusti
Johannes Vermeer, probabilmente conosciuto dai piA? come l’autore della “Ragazza con l’orecchino di perla“ (opera che ha ispirato un libro da cui poi A? stato tratto un film, che personalmente ho trovato molto coinvolgente e vi consiglio di vedere), fu un pittore olandese del XVII secolo.
Della sua vita si conosce molto poco; le uniche notizie provengono da alcuni registri dell’epoca, pochi documenti ufficiali e commenti di altri artisti. Vermeer nacque intorno al 1632A�a Delft, cittA� in cui trascorse la sua intera esistenza, da un padre che era tessitore di seta, mercante d’arte e anche taverniere. Nel 1653, nonostante fosse di famiglia protestante, sposA? una giovane donna cattolica da cui ebbe poi quattordici figli, tre dei quali morirono prima di lui. La famiglia della moglie era piA? ricca della sua e la madre di lei, una vedova benestante, ebbe un ruolo fondamentale nella carriera del pittore, sostenendo economicamente la sua attivitA� e procurandogli diversi lavori per commissione.A�Non sappiamo nulla circa la sua formazione artistica, ma nel 1653 si registrA? come pittore membro della Gilda di San Luca, della quale nel 1662 venne eletto capo; A? possibile che abbia viaggiato in Italia, Francia e nelle Fiandre, mentre ad Utrecht ed Amsterdam ebbe modo di conoscere e farsi ispirare dal lavoro di Caravaggio e Rembrandt.
I dipinti attualmente attribuiti a Vermeer sono circa 40, e di questi solamente 16 risultano autografi; la ragione di questa limitata produzione va attribuita alla meticolositA� con cui lavorava, vezzo che gli portava via molto tempo per il completamento delle opere. I suoi dipinti giovanili, di soggetto mitologico o biblico, sono caratterizzati da forme piene e coloriti vivi, aspetti che denotano le influenze caravaggesche;A�a parte qualche scorcio delle strade di Delft, a partire dal 1660 il pittore inizia a concentrare la sua produzione su scene di interni e di vita quotidiana, consentendogli cosA� di affrontare il rapporto tra luce e spazio.A�Grazie alla tecnica nota comeA�pointillA�, da non confondere con il pointillisme,A�Vermeer era in grado di ottenere colori trasparenti applicando sulle tele il colore a punti piccoli e ravvicinati, ottenendo cosA� una resa estremamente vivida.
Si pensa che Vermeer facesse largo uso dellaA�camera oscura per definire l’esatta fisionomia dei personaggi raffigurati e la precisa posizione degli oggetti nella composizione dei dipinti. Questo giustificherebbe la mancanza di disegni preparatori ai dipinti, ma soprattutto spiegherebbeA� i curiosi effetti fuori fuocoA�che si riscontrano in taluni dei suoi capolavori, dove alcuni particolari sono perfettamente a fuoco ed altri no, con un tipico effetto riscontrabile nella moderna tecnica fotografica. Nelle sue opere,
“la vita silenziosa delle cose appare riflessa entro uno specchio terso; dal diffondersi della luce negli interni attraverso finestre socchiuse, dal gioco dei riflessi, dagli effetti di trasparenze, di penombre, di controluce…”
Nel quadro che vi propongo oggi, la “Lattaia”, A? ritratta una donna (probabilmente la domestica)A�dai tratti del viso molto dolci, la cui gestualitA� ispira tranquillitA�; la luce scorre su di lei e suo ciA? che la circonda accentuando il collegamento con lo spazio architettonico. CiA? che perA? ha catturato maggiormente la mia attenzione A? il latte che la donna versa da una splendida brocca in rame e il pane che spicca sulla tovaglia blu. Ho pensato a lungoA�come combinare i due alimenti cercando persino nelle ricette tipiche olandesi per rimanere in tema, ma alla fine ho optato per la semplicitA�…
PANINI AL LATTE
INGREDIENTI:
400 gr. farina tipo 0 (o Manitoba)
100 gr. farina 00
60 gr. zucchero
40 gr. burro
300 ml. latte
25 gr. lievito di birra fresco (oppure: 1 bustina lievito secco)
1 cucchiaino di sale fino
1 uovo e 1 cucchiaio di latte per spennellare
PROCEDIMENTO:
Come prima cosa, sbriciolare il lievito in una ciotola con 2 cucchiaini di zucchero e sciogliere il tutto con 100 ml. di latte intiepidito, mescolando con un cucchiaio e avendo cura che non rimangano grumi. Lasciar riposare in luogo tiepido; in superficie si formerA� una schiumetta: significa che il lievito sta “lavorando”.
Nel frattempo, fondere il burro e unirlo ai restanti 200 ml. di latte intiepidito; mescolare e sciogliere nel composto lo zucchero rimanente.
In una ciotola capiente setacciare le farine, formare un incavo al centro e versarvi il latte in cui si A? sciolto il lievito e quello con il burro. Mescolare con una forchetta per far assorbire i liquidi e proseguire ad impastare con le mani, su di un piano di lavoro leggermente oliato, fino ad ottenere un impasto omogeneo, morbido ed elastico. Se vi sembra che risulti troppo asciutto, bagnatevi le mani con un po’ di latte e proseguite ad impastare.A�Ci vorranno circa 15 minuti, qualcuno in piA? non fa male.
Formare una palla, riporla in una ciotola con le pareti lievemente imburrate, coprire con della pellicola trasparente (fate in modo che aderisca perfettamente ai bordi, non devono esserci spiragli d’aria!) e lasciar lievitare in luogo caldo per circa un’ora: l’impasto deve raddoppiare il suo volume.
A questo punto, formare un filoncino e ricavare una ventina di pezzi, tutti piA? o meno delle stesse dimensioni; formare delle palline, riporle su una teglia coperta con carta da forno, sbattere un uovo insieme ad un cucchiaio di latte e spennellarle tutte per bene. Lasciar lievitare in luogo caldo per circa 30 minuti, si dovranno gonfiare.
Trascorso questo tempo, infornare in forno preriscaldato a 200A� per 15 minuti, o almeno finchA� la superficie non risulta bella dorata.
Lasciar raffreddare completamente su di una gratella e servire con marmellate e salse di vario tipo, a seconda dei gusti.
PER APPROFONDIRE:
Essentialvermeer. Tutto ciA? che volete sapere su Vermeer, e anche di piA?