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ORIENTE OCCIDENTE 2008
Verso Levante alla scoperta della Cindia

Legend in Dance Theatre - fonte: Oriente OccidenteCina e India protagoniste dell’edizione 2008 di Oriente Occidente che si terrà a Rovereto, Trento e a Valle di Sella dal 4 al 14 settembre.

Quest’anno, lo sguardo di uno tra i più importanti Festival europei di danza si sposta decisamente a Est. Al centro delle proposte di Oriente Occidente sarà, infatti, l’universo Cindia, ovvero Cina e India, i Paesi che si affacciano oggi sulla scena mondiale rivoluzionando con la loro grande carica rapporti economici, politici e culturali. Veri e propri protagonisti dei nuovi equilibri tra nazioni e continenti, sono anche depositari di un vivace e inusuale movimento creativo che attraversa tutti i campi della produzione culturale trovando soluzioni originali e inattese nel dialogo fra tradizioni ancestrali e contemporaneità. Un nuovo soffio vitale, una fonte di innovazione ed ispirazione anche per l’Occidente che il Festival, da sempre attento ai temi della multiculturalità, del linguaggio del corpo e del contemporaneo non poteva non indagare.

Ad arricchire il programma la presenza di alcune tra le produzioni di danza più interessanti della scena del Vecchio e Nuovo Continente, spettacoli firmati da artisti occidentali creati all’interno di un dialogo aperto al meticciato della nostra epoca, progetti speciali calati nella natura grazie alla collaborazione con Arte Sella, laboratori creativi e stage, Happy Dance dedicato alle compagnie e scuole di danza trentine oltre a due grandi novità: gli incontri de “L’Altro in Dialogo� e “Danz’è�, il concorso coreografico Città di Rovereto.Padmini Chettur - fonte: Oriente Occidente

Il denso programma 2008 si apre con una coproduzione di Oriente Occidente e della Provincia Autonoma di Trento firmata da Monica Casadei, artista fortemente interessata al confronto tra culture che, dopo essersi confrontata con diversi paesi stranieri propone ora “Codice India“; creazione nutrita di danza indiana, dal Bharata Natyam all’arte marziale Kalarippayattu.
Da Taiwan, approda invece al Festival, la coreografa Lee-Chen Lin che assieme alla sua compagnia, Legend Lin Dance Theatre, dà forma e vita a spettacoli che mantengono viva la memoria dei rituali religiosi e delle antiche cerimonie del suo paese come accade in Miroirs de Vie, previsto per il 5 settembre, ispirato a una cerimonia daoista sul culto dei morti.

Il pianeta Cina si lega alla presenza del Beijing Dance/LDTX  in programnma per il 6 settembre.La  compagnia fondata nel 2005 come gruppo indipendente dal governo, porta in scena a Rovereto The Cold Dagger – grazie al quale sarà possibile apprezzare la tecnica agguerrita e lo stile nitido di questo gruppo – e All River Red (Rite of Spring), rivisitazione sospesa tra Oriente e Occidente della Sagra della Primavera di Stravinskij, ideata a quattro mani da Lin Hanzhong e Ma Bo, giovane gruppo di Pechino.
Presenti al Festival, altre due famose compagnie legate alla Cina: City Contemporary Dance Company di Hong Kong (12 settembre) la Guangdong Modern Dance Company – giudicata dal New York Times “uno dei grandi successi della danza internazionaleâ€?.

L’India, altro grande tema di Oriente Occidente, sale prepotentemente in scena con lo spettacolo di Padmini Chettur, Pushed (7 settembre). La Chettur è una danzatrice indiana di grande presenza e personalità, formata nel Bharata Natyam ed ex artista nella Compagnia Chandralekha, e in Pushed percorre le sette emozioni teorizzate nella filosofia coreana: rancore, dolore, piacere, gioia, tristezza, amore e invidia.
Fulcro degli altri spettacoli sarà invece il rapporto con la danza tradizionale proposta da Isabelle Anna, al Festival con la compagnie Kaléïdans’scop. Ed ancora: l’Agika Dance Company, con base a Londra, che lavora sul vocabolario del Bharata Natyam rivedendolo secondo un approccio contemporaneo.

A completare il cartellone degli appuntamenti in teatro ecco D’Eux Sens del coreografo di origine algerina Abou Lagraa, ispirato all’arte del poeta, filosofo, matematico e astrologo persiano Omar Khayyam, del quale alcuni poemi saranno cantati in scena; un progetto speciale tra corpo e natura, coprodotto da Oriente Occidente e ArteSella, a cura della compagnia francese Retouramont che torna in Valle di Sella con il nuovo lavoro intitolato Présences désaccordées e Wim Vandekeybus.

Il Festival Oriente Occidente vive anche fuori dai teatri e diventa occasione di approfondimento grazie agli incontri di “L’Altro in Dialogo� organizzati in tandem con la rivista Reset – Dialogues on Civilizations che portano a Rovereto personaggi come Renata Pisu, Lilli Gruber, Guido Martinotti ed il concorso coreografico Città di Rovereto “Danz’è�, una finestra aperta sulle più interessanti e giovani espressioni della danza italiana.

Ritornano poi i pomeriggi all’insegna delle migliori espressioni della danza trentina con Happy Dance, organizzati in collaborazione don la Federazione Scuole di Danza del Trentino, e gli stage e i laboratori creativi assieme a coreografi e danzatori di caratura internazionale.

Per maggiori informazioni:
Oriente Occidente

Tel 0464 431660
email festival@orienteoccidente.it

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