Questa A? la storia di Orfea, una donna che vive a Gerusalemme nella��anno 0. Le giornate di Orfea si dividono tra il tempio, la fontana, lenzuola da stendere, chiacchiere con le altre donne. Una vita consumata nella tranquillitA� alla��ombra della sua casa. Ma un giorno viene ad abitare vicino casa sua un coppia di giovani sposi: si chiamano Giuseppe e Maria e lei A? incintaa��
Questa A? la storia di Orfea. Orfea A? una donna ,che vive a Gerusalemme nella��anno 0. Un tempo difficile per una donna sola, vedova di un centurione romano al seguito di Ponzio Pilato. Le giornate di Orfea si dividono tra il tempio, la fontana e quattro, lenzuola da stendere, chiacchiere con le altre donne. Una vita consumata nella tranquillitA� alla��ombra della sua casa, ma un giorno vengono ad abitare vicino a casa sua, un coppia di giovani sposi. Lei A? incinta. Si chiamano Giuseppe e Maria. Da quel momento la vita di Orfea non sarA� piA? la stessa: I giovani sposi la coinvolgono in questo loro vortice, che sarA� la vita del loro bimbo, del quale Orfea si prende cura quando la madre A? affaccendata nel quotidiano.
Si instaura fra Orfea e il bambino un rapporto di profondo amore, dove la vita di GesA? A? guardata con amorevolezza e buon senso , da una donna semplice e forte come Orfea.
La donna assiste alla crescita di questo Di-Bambino, con la curiositA�, la dolcezza, la fermezza di molte madri che vorrebbero il meglio per il loro figlio. Con cipiglio sempre esuberante lei difenderA�, sosterrA�, criticherA� e si addolorerA� al seguito di questo ragazzo, il a�?suo GesA?a�?, come una madre attenta e amorevole. Lo ascolterA� sulla montagna, lo difenderA� da chi lo vuole denunciare, lo accudirA� alla morte, e si rallegrerA� di questo Dio che mantiene le Promessea�� sino alla Resurrezione.
In scena oggetti semplici, per un Dio che ha usato pochi grani di senape, una pecorella, delle lanterne e poco altro, per spiegare la grandezza del Padre.
Una visione dei fatti del Vangelo teneramente riletti da una donna semplice, concreta, come dovrebbe essere la fede, quella fede in un Dio fattosi bimbo, ragazzo, adolescente e adulto. Una fede, quella di Orfea, fatta di cibo preparato con cura, di acqua presa alla fontana, di rimproveri benevoli, di cammini lunghi per ascoltarlo, di discussioni con gli scribi, di domande profonde, per difendere questo ragazzo a�?stranoa�?.
Officina Falso Movimento
SECONDO ORFEA, QUANDO L’AMORE FA MIRACOLI
di Margherita Antonelli e Marco Amato
con Margherita Antonelli
regia Marco Amato
luci Marco Elli
musiche Serafino Tedesi
Secondo Orfea
quando l’amore fa miracoli
Teatro San MarcoA�Domenica 6 aprile 2014 ore 15.30 e 17.30