venerdì , 22 Novembre 2024

OPERAMANIA PRESENTA
“IL TROVATORE”

trovatoreProsegue anche questa��anno il progetto OperamanA�a incentrato questa��anno su a�?Il Trovatorea�?, sanguigna opera verdiana appartenente alla cosiddetta trilogia popolare.

Questa��anno il progetto nasce dalla collaborazione con Centro Servizi Culturali S. Chiara, Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro, Comune di Amstetten, Comitato Pergine Valsugana-Amstetten.

Amatissima dal pubblico, la��opera A? punteggiata di arie immortali (da Il balen del suo sorriso del Conte di Luna, baritono, a Tacea la notte placida, affidata al soprano Leonora, a Stride la vampa del temibile ruolo mezzosopranile di Azucena a Di quella pira, cantata dal tenore Manrico).

La trama A? degna di un film fantasy-horror: roghi di streghe, rapimenti, duelli, pugnali e veleni, precipitano lo spettatore verso un cupo finale, in cui la sorte piA? terribile A? forse quella di chi resta in vita.

Lo spettacolo A? presentato nella formula di OperamanA�a: un a�?ibridoa�? tra opera e teatro, particolarmente amato dal pubblico, che mette in scena, in allestimenti curati nella loro essenzialitA�, un attore assieme ai protagonisti della��opera, accompagnati dalla�� orchestra.

Il regista Hiroki Ihara rilegge la vicenda ambientandola in un’originalissima atmosfera nipponica, tra gheishe e samurai: un teatro, ispirato al kabuki, che risaltare i tratti onirici e l’accesa esaltazione della musica verdiana con un’estetica ed una gestualitA� simbolica ed antirealistica.

Il regista giapponese Hiroki Ihara, parla cosA� dl nuovo progetto operistico di Psa: a�? Si dice che il libretto del Trovatore non sia scritto bene: pieno di contraddizioni, di passaggi oscuri, appesantito da una lingua troppo aulica. Eppure Salvatore Cammarano, autore di altri libretti di successo come Lucia di Lammermoor, aveva un gusto per la storia, un senso del teatro che fa esplodere la musica di Verdi, offrendo al compositore continue possibilitA� di sviluppare il dramma musicale. In questo allestimento l’ambientazione viene spostata dalla Spagna al Giappone: un Oriente inventato, un po’ come per la Cina immaginaria che Puccini creA? in Turandot. Questo sfondo fa risaltare fortemente i nuclei essenziali attorno ai quali rotea questa vicenda: amore e preghiera, maledizione e vendetta. Si dA� in tal modo nuova possibilitA� allo scatenarsi del dramma, con le sue passioni incandescenti, nette e violente, cosA� come Verdi voleva.”

Lo spettacolo si terrA� al Teatro Tenda (Pergine Valsugana) il 16 e 17 luglio e con esso si inaugura la nuova sezione del festival, PEM: Pergine e musica.

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