Prosegue allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas di Trento, a�?Ogni nostro viaggio, piccolo o grande, A? sempre Odisseaa�? un ciclo di tre recital dedicati al grande poema epico di Omero, curati da Marialia Guardini e messi in scena con la regia di Michele Comite.
VenerdA� 9 aprile alle ore 17.30 la strada romana della��antica Tridentum, ospita a�?Sono Odisseo, figlio di Laerte, conosciuto tra gli uomini per tutte le astuziea�? con Sabrina Carletti, Cristina Nadrah e Michele Comite accompagnati da Silvia Zampedri al violoncello.
a�?Ogni nostro viaggio, piccolo o grande, A? sempre Odisseaa�?: le parole di Italo Calvino scelte come titolo della serie di incontri per conoscere e, soprattutto, ri-conoscere il testo omerico, sottolineano la��attualitA� della��Odissea che anche al giorno da��oggi lascia un segno forte per la varietA� dei temi e dei toni e per la modernitA� dei significati. Odisseo, lasciata la��isola degli ospitali e civili Feaci, approda nella terra dei Ciclopi, selvaggi e feroci, ed anche cannibali visto che Polifemo, mostro enorme con un solo occhio, divora alcuni compagni della��eroe. La feroce storia ha un fine che a�� come quasi sempre succede nella letteratura greca – ha una connotazione politica: se pure in forma poetica e narrativa, quello dei Ciclopi si definisce come uno spazio selvaggio, decisamente pre-politico e ovviamente A? da vedere in netto contrasto con la descrizione della civile, pacifica e raffinata civiltA� dei Feaci. Nel canto successivo Odisseo racconta la sua avventura nella��isola di Circe, che – un poa�� come Calipso – maga e strega trasforma in porci i compagni di Odisseo, e fa loro a�?dimenticare il ritornoa�?. SarA� naturalmente Odisseo a rimettere a posto le cose e a far tornare nella loro forma umana i compagni: ma poi succede che la��eroe paziente (ma anche i compagni) si ferma per un intero anno nella casa di Circe. Quando infine decide, un poa�� costretto dai compagni, di riprendere il mare, Circe lo congeda spiegandogli le tappe del suo viaggio verso Itaca.
La��ingresso A? libero.
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