Ritorna a partire dal 10 settembre, l’appuntamento con il Festival internazionale Trento Musicantica (giunto alla sua ventiduesima edizione) che quest’anno esplora soprattutto i secoli XIV e XV, evidenziando aspetti molto vari e differenziati dell’universo musicale comunemente denominato ‘musica antica’, con sollecitazioni provenienti sia dai beni culturali locali, sia dalla grande storia musicale europea.
Al maggiore tesoro musicologico conservato a Trento, i sette grandi codici di polifonia quattrocentesca, è dedicato il quarto concerto del Festival (4 ottobre), affidato ad uno dei maggiori ensemble italiani: il De Labyrintho diretto da Walter Testolin. Accanto a musiche tratte dai codici trentini (e al più importante compositore del Quattrocento, il fiammingo Guillaume Dufay, attivo per molti anni in Italia) si potranno ascoltare antifone e motteti di Josquin Despres: le più alte espressioni di musica sacra tra 1450 e 1550.
Lo stesso carattere di commistione tra XV e XVI secolo, con aggiunta della suggestione del canto gregoriano, si respira nell’appuntamento del 14 settembre, con un programma esplicitamente costruito per l’occasione e dedicato al ritorno in Duomo del restaurato gruppo scultoreo ligneo del Crocefisso con Maria e Giovanni dolenti, ai piedi del quale vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento (1545-1563).
Il concerto d’apertura del festival, affidato all’ensemble “La Rossignol�, permette invece di gustare la coeva musica profana praticata nelle corti italiane nello stesso periodo, accompagnata dall’affascinante spettacolo della danza rinascimentale.
Un’apertura sulla musica di corte europea dello stesso periodo è data dal terzo concerto, intitolato ‘Dulcis melancholia’ e interamente dedicato a Margherita d’Austria (1480-1530): duchessa di Savoia, governatrice dei Paesi Bassi, figlia dell’imperatore Massimiliano I d’Austria e di Maria di Borgogna. Alla sua corte risuonava la migliore e più raffinata musica europea dell’epoca e il programma ripercorre la sua tormentata biografia attraverso le musiche dei maggiori compositori dell’epoca (Josquin, Isaac, Brumel, Pierre de La Rue, ecc.).
La consolidata collaborazione con il “Premio Bonporti� di Rovereto attua invece, nell’ultimo appuntamento del Festival, la partecipazione dell’ensemble di Mechthild Karkow, con un concerto dedicato alle sonate sei-settecentesche dell’Europa barocca.
Accanto alle tradizionali proposte concertistiche il Festival accoglie quest’anno un evento unico nel panorama internazionale. Se anche nelle passate edizioni si sono avuti numerosi eventi legati alla riflessione culturale, come convegni, conferenze, mostre e presentazioni di volumi, quest’anno si è voluto proporre un corso sul canto liturgico di un’intera settimana, in onore di Laurence Feininger, intitolato Zelus domus tuae comedit me, con un curioso sottotitolo: “L’altro Gregoriano�.
Il seminario intende perciò riportare la ricerca, lo studio e soprattutto l’esecuzione su un repertorio dimenticato, ma di grande bellezza e importanza storica, grazie soprattutto alla presenza a Trento della Bibloteca musicale Laurence Feininger, una delle maggiori biblioteche di fonti liturgiche esistente al mondo.
Un calendario particolarmente ricco, dunque, che affronta momenti nuovi e significativi della storia musicale dal Quattrocento al Settecento e che vede la partecipazione di ensemble specializzati di alto valore artistico.
Segreteria e informazioni:
CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA
via Santa Croce, 67
38100 TRENTO
Tel. 0461-213811
N. verde 800 013952
info@centrosantachiara.it
www.centrosantachiara.it