di Alfredo Nepi
Una canzone di Fabio Concato vocalizzava A�Guido piano, e ho qualcosa dentro al cuore, che mistero, non so neanche dove andarea��A� Ea�� la��esatta situazione che in questo periodo, molti automobilisti si trovano a vivere: code in autostrada, traffico rallentato per la presenza dei turisti, ingorghi nelle rotatorie, file ai distributori.
Gli esperti dicono che tra non molti anni, questa sarA� la tendenza. A�Il nuovo orientamento si chiama Slowdrive. Altri lo definiscono Ecodrive o Driverless. Non si tratta di tecniche di guida ma di auto guidate completamente da computer. Saranno vetture A�destinate a velocitA� ridotte, con alimentazione ibrida o A�elettrica, A�che permetteranno di raggiungere la nostra meta, senza stress e senza distrazioni.
Lo studio ha dimostrato che un automobilista che percorre circa 50.000 km in una anno, ha una media di percorrenza di A�solamente 66,50 km/ora. Certamente la media A�A? molto bassa, eppure facendo i calcoli tra velocitA� percorsa in autostrada, su strade normali ed in cittA�,( calcolando semafori ecc.) A�il risultato A? proprio quello.
La tendenza di andare piano non solo A? giA� presente ma rappresenterA� il futuro. Google, con Apple ed altri grandi produttori stanno progettando macchine totalmente robotizzate. La casa di Cupertino, A? certa che le auto automatizzate ridurranno del 90% gli incidenti, il tempo impiegato, e l’energia usata. Soprattutto faranno diminuire il numero di veicoli in circolazione. Tutto A�ciA? si tradurrA� con una diminuzione dello stress e una forte riduzione della�� inquinamento. Gli unici a remare contro a questa soluzione, in un silenzio imbarazzato, sono le assicurazioni: rischiano di perdere il 70 %degli introiti. A�Il perchA�? Ea�� semplice. Una��auto guidata da un computer non commette gli errori umani che sono la principale causa degli incidenti.