La misura delle cose: inaugurazione sabato 24 maggio alle ore 18:00 presso l’Associazione Hortus Artieri
La mostra presenta i lavori di 26 artiste trentine e altoatesine contemporanee.
Alice, ultima discendente e custode della famiglia Andriollo e ultima abitante della casa, ora Museo, insieme ad altre donne di montagna ci ha lasciato una�� ereditA� preziosa che i documenti e i manufatti del percorso espositivo testimoniano nei molteplici aspetti del lavoro, della vita sociale, della complicitA� femminile, in un mondo in cui i saperi e la creativitA� delle donne venivano generalmente misconosciuti.
La figura di Alice Andriollo ispira il lavoro delle artiste invitate. Il titolo della mostra rimanda ad una qualitA� che appartiene in particolare alle donne.La a�?misuraa�? A? da sempre legata al femminile.Misura significa pazienza e cura, a cominciare dal lavoro, avere attenzione alle relazioni, disegnare connessioni, tessere mediazioni. CosA� la misura diventa alfabeto e dono.Misura significa anche garbo e grazia. Misura A? concezione positiva della forma e quindi senso della misura. Ma misura vuol dire pure, a partire dalla��economia domestica, capacitA� di amministrare con intelligenza beni, risorse e denaro. In questo senso Alice e molte donne come lei ci hanno lasciato una��ereditA� preziosa, capace di nutrire la vita di tante e di tanti.
a�?La misura delle cosea�? intende quindi raccontare una genealogia femminile che da Alice Andriollo va alle artiste di oggi, nella convinzione che la creativitA� espressa nei gesti semplici di una donna di montagna puA? stimolare la creativitA� di donne contemporanee che operano nel campo della��arte.A conclusione della mostra presso la sede della��associazione Hortus Artieri i lavori saranno esposti in maniera permanente nella sede del Museo, nella sezione piA? rispondente al tema trattato, diventeranno parte integrante del percorso espositivo in una sorta di dialogo tra presente e passato.La violoncellista Barbara Bertoldi durante il periodo della mostra eseguirA� il concerto a�? Bestiario per violoncello narrantea�? di cui A? autrice per i testi e la musica.Ringraziamo le artiste trentine e altoatesine che hanno lavorato con entusiasmo a questo comune e con grande generositA� hanno donato la loro opera.
a�?CASA ANDRIOLLOa�? Olle di Borgo Valsugana
La Valsugana A? da sempre una��importante via di transito e il paese di Borgo Valsugana A? situato tra la Valle del Fersina e il Tesino, due realtA� territoriali che hanno espresso realtA� femminili particolari. Per questa ragione Olle di Borgo A? sembrata luogo predestinato alla realizzazione di uno spazio dedicato ai saperi femminili. La casa che ospita gli spazi espositivi, ricostruita dopo il primo conflitto mondiale, ha ospitato dagli anni Venti del a�?900 la famiglia Andriollo e Alice A? stata la��ultima ospite. La straordinaria coincidenza della sua presenza ha dato particolare significanza al progetto Soggetto MontagnaDonna, pensato per valorizzare i saperi femminili delle donne di montagna. Casa Andriollo ha voluto essere una��opportunitA�, una memoria da trasmettere e un contributo alla riflessione.
Il percorso espositivo si sviluppa nella��a��arco storico di tre secoli, il visitatore salendo dal seminterrato ai piani superiori seguirA� simbolicamente il percorso della��emancipazione femminile. Una selezione ragionata ha portato a scegliere le seguenti tematiche:
1) LA MEDICINA DEL CORPO E DELLa��ANIMA: la donna erbaiola e guaritrice a�� la protezione magico religiosa
2) LE STANZE DI ALICE: una vita femminile nella��intimitA� quotidiana
3) La��ARCO DELLa��ESISTENZA: dalla��infanzia alla maturitA�
4) I SAPERI FEMMINILI: le tecniche tradizionali dei a�?lavori donneschia�?
5) LA SPIRITUALITAa�� E LA CULTURA: i manufatti monastici a�� la scrittura femminile
Ho un posto io pieno di porte, portano in altri tempi, le passo e mi trovo nel presente.
Questa bella frase della scrittrice Brunamaria Dal Lago accoglie il visitatore, in ogni sezione il tocco leggero delle sue parole accompagnano la visita.
La prima sezione, a�?la medicina del corpo e della��animaa�?, ha come soggetto le donne raccoglitrici ed erbaiole, la cura della��orto e la pratica della medicina popolare. Come scrive Martha Canestrini, curatrice della sezione, a�?il magico e il religioso entrano a braccetto nella��orto ruralea�?. Alcuni cenni ai processi per stregoneria svolti in Trentino testimoniano la sconfitta femminile nella pratica della medicina empirica. Una ricca esposizione di brevi apotropaici, amuleti e ornamenti religiosi correda la sezione.
Nelle a�?Stanze di Alicea�?, al piano mezzanino, sono mantenuti gli arredi originali della famiglia. Se la memoria ci rammenta una��Alice letteraria e la sua straordinaria avventura nel Paese delle meraviglie le stanze di Alice Andriollo presentano la vita quotidiana comune a molte donne: una traccia leggera priva di considerazione.
La sezione a�?La��arco della��esistenzaa�? documenta il mondo femminile segnato giA� nella��infanzia dalla��impegno alla��apprendimento dei doveri futuri. Si documentano i riti di passaggio, il matrimonio e i doni di nozze, la maternitA� con una interessante esposizione di vestine battesimali.
Nella sezione dei saperi femminili tradizionali sono esposti i mirabili manufatti delle sorelle Marconi di Trento, diplomate maestre nei primi anni del a�?900. Una selezione di imparaticci, ricami, merletti e lavori al tombolo ottocenteschi mostra la mirabile abilitA� e sapienza raggiunta da mani femminili.
Alla��ultimo piano la sezione a�?La spiritualitA� e la culturaa�? sorprende il visitatore. La conoscenza delle produzioni devozionali monastiche infatti A? scarsa. I conventi femminili sono stati, fin dal loro primo sorgere in Occidente, vere scuole a tutti gli effetti dove il lavoro vissuto come preghiera e sacrificio ha dato vita a straordinari manufatti eseguiti con materiali poveri e deperibili come la carta o la paglia. I quadretti religiosi e i reliquiari stupiscono per la qualitA� raggiunta. Sono un patrimonio che riserva sorprese, materiale di studio di alto spessore spirituale.
Nel gennaio 2014 A? nata la��Associazione culturale a�?La Casa di Alice Aa�?, anche questo un modo per ricordare la figura di Alice Andriollo Siamo quindi una��associazione giovane ma abbiamo accolto con gioia e impegno il compito di gestire Soggetto MontagnaDonna e Casa Andriollo. Abbiamo accettato con gratitudine la proposta di una esposizione di arte contemporanea nella nostra sede, gratitudine che riserviamo anche alle artiste che intendono donare la propria opera. SarA� questo un ulteriore tassello che arricchirA� ill percorso espositivo. Un contributo contemporaneo alla conoscenza dei saperi femminili.