MICHELE SERRA E GABRIELE VACIS ALLa��ALBA DELLE DOLOMITI
mercoledi sulle Dolomiti di Fassa un evento alle prime luci del mattino

Nel suggestivo scenario delle Dolomiti di Fassa, illuminate dalle prime luci del giorno il 23 agosto (mercoledì) andrà in scena «La notte dei maschi», l’ultima «Alba delle Dolomiti». Alle ore 6 circa, al rifugio Berg-Vagabunden Hütte, Michele Serra, Gabriele Vacis e Massimo Cavallaro conduranno i presenti in un affascinante viaggio dell’immaginazione nel racconto di una notte trascorsa in montagna alla ricerca dei cervi maschi. Da qui il titolo della performance che ruota attorno ad uno scritto di Serra inserito nella raccolta «Cerimonie». La narrazione prenderà forma nell’interpretazione intensa di Serra e Vacis, accompagnati dalle note del sassofono di Cavallaro. Michele Serra è uno dei più noti scrittori satirici italiani. Prima redattore e poi inviato dell’Unità, occupandosi di sport e spettacolo, si è in seguito avvicinato alla scrittura satirica collaborando con Sergio Staino alla realizzazione di Tango. Terminata questa esperienza, è stato invitato a progettare e dirigere un altro inserto satirico e culturale: nasce, così, Cuore, di cui Serra sarà direttore fino al 1994. Attualmente collabora con La Repubblica. È anche autore di numerosi libri, tra cui Cerimonie: storie divertenti e malinconiche raccontate da un grande osservatore del mondo e di se stesso. In occasione di questa nuova alba sulle Dolomiti, Serra recita il racconto La notte dei maschi, tratto appunto da Cerimonie Gabriele Vacis è stato tra i fondatori della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo. Oltre ad aver scritto con Marco Paolini Il racconto del Vajont, ha curato la regia di numerosi spettacoli e diretto vari festival teatrali. In qualità di regista si è aggiudicato più edizioni del premio UBU e nel 1996 ha ricevuto il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Ha inoltre collaborato con Alessandro Baricco per la messa in scena di Novecento e diretto allestimenti di opere liriche, tra cui una Lucia di Lammermoor.