A Mauro Corona il a�?Premio Mario Rigoni Sterna�? sezione narrativa La��autore si aggiudica il riconoscimento con La voce degli uomini freddi Sabato 29 marzo 2014 la cerimonia di premiazione a Riva del Garda
Le motivazioni
La giuria, costituita da Eraldo Affinati, Marie HA�lA?ne Angelini, Margherita Detomas, Paola Maria Filippi, Paolo Rumiz e Graziano Riccadonna (coordinatore) assegna la��edizione 2014 del a�?Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpia�? a�� sezione narrativa a�� a Mauro Corona per la sua opera La voce degli uomini freddi (ed. Mondadori), con la seguente motivazione: A�La voce degli uomini freddi di Mauro Corona rappresenta l’epopea delle genti di montagna, avvezze al pericolo e al sacrificio.
Il cantore di queste genti non deve inventare nulla, ma riferirsi liberamente alla propria gente, quella di Erto e Casso, insomma della valle del Vajont. Emblema della catastrofe di origine umana, la frana del Vajont A? ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, a cinquanta anni da quella sera del 9 ottobre 1963. Ma anche di racconto e di immaginario collettivo: dentro questa catastrofe A? possibile ripercorrere gli infiniti percorsi del moderno piegato agli interessi consumistici e all’ansia di progresso a costo dei sacrifici umani.
Uomini freddi come aggettivo di loco, non come aggettivo qualificativo. Un’umanitA� costretta a vivere nel luogo freddo, ma che da questa caratteristica non solo non A? schiacciata, ma la trasforma in elemento positivo: a�?Gente che aveva fatto della sfortuna la gioia di stare al mondo. L’unica gioia era quella. Gente che s’accontentava. Tutto quia�?.
La neve poi A? una metafora dell’esistenza e soprattutto della valanga che ha coperto la valle.. Resistenza, fatica, tenacia, sofferenza sono la cifra di una vita che si perpetua nelle avversitA�, traendone forza e nutrimento. L’autore con la sua opera rappresenta, nel contesto culturale che fa riferimento all’arco alpino, un’espressione particolarmente significativa del territorio e delle sue genti, bene cogliendo il messaggio del Premio intitolato a Mario Rigoni Stern, inteso a perpetuarne i valori di fratellanza, di rispetto per l’ambiente, di umanitA� alpinaA�.
Il livello alto delle opere presentate al concorso da autori di lingua italiana, tedesca e ladina ha reso estremamente arduo il compito della giuria, che dopo approfondita discussione ha comunque effettuato la sua scelta individuando, oltre al vincitore, due romanzi di tutto rispetto tali da poter essere citati: I misteri del Cjaslir (Curcu & Genovese) di Fabio Chiocchetti, impegnativo romanzo storico con grande affresco dedicato alle leggende e alle storie popolari che circondano un santo vescovo e una presunta strega della Val di Fassa. Der Nachlass Domenico Minettis (Anton Pustet) di Dietmar Gnedt (Il lascito di Domenico Minetti), appassionante romanzo austriaco legato alla complessitA� della Grande guerra vista con gli occhi di un uomo di frontiera.
La cerimonia
La cerimonia di premiazione si terrA� sabato 29 marzo a Riva del Garda (TN), presso il Palazzo dei Congressi, a partire dalle ore 17. Questo il programma in sintesi: saluto delle autoritA�; Lectio magistralis di Luca Mercalli, Presidente della SocietA� Meteorologica Italiana; Relazione della Giuria e premiazione del vincitore; Dialogo del vincitore con un membro della Giuria e con Annibale Salsa, Presidente del Comitato scientifico dell’Accademia della Montagna del Trentino e Membro del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti-Unesco, giA� Presidente generale del CAI e docente di Antropologia Filosofica e Culturale presso l’UniversitA� di Genova. Gli interventi musicali saranno a cura degli Allievi del Conservatorio di Trento e della Sezione Staccata di Riva del Garda con brevi introduzioni di Bepi De Marzi.
Il Premio Mario Rigoni Stern
Il premio letterario A? dedicato alla memoria di Mario Rigoni Stern (Asiago 1 novembre 1921 – ivi 16 giugno 2008). Mario Rigoni Stern A? autore di numerose opere che hanno fatto la storia della letteratura italiana, tra cui vanno sicuramente ricordate: Il sergente nella neve, Il bosco degli urogalli, Ritorno sul Don, Storia di TA�nle, Le stagioni di Giacomo.
Voce autorevole e ascoltata nella a�?letteratura di guerraa�?, Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino della��etica.
Il Premio Mario Rigoni Stern, alternandosi tra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cerca di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di montagna alla��interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando i seguenti settori di interesse: la bellezza del paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturali e originali; le attivitA� produttive tradizionali e la loro compatibilitA� ecologica; il contesto socioculturale passato e presente delle comunitA� alpine; la caccia in montagna come attivitA� tradizionale; il patrimonio narratologico della��arco alpino.
Il premio viene promosso dalla famiglia Rigoni Stern, dalla��associazione Ars Venandi, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Asiago, Comune di Riva del Garda, Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Federazione Italiana della Caccia, Fierecongressi di Riva del Garda, Museo degli usi e costumi di San Michele Alla��Adige. Nel 2011 si A? aggiudicato il Premio (sezione saggistica) lo studioso e autore valdostano Alexis BA�temps. Nel 2012 si A? aggiudicato il Premio (sezione narrativa) lo scrittore sloveno Alojz Rebula. Nel 2013 il Premio (sezione saggistica) A? andato a Dionigi Albera.