mercoledì , 18 Dicembre 2024

“L’ULTIMA SERA DI CARNOVALE”
Al Teatro Cuminetti

carnovale2per-stampa.JPGProsegue la collaborazione tra la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento ed il Centro Servizi Culturali S.Chiara.

Questa sera lunedì 22 dicembre, alle ore 20.30, presso il Teatro Cuminetti va in scena lo spettacolo “L’ultima sera del carnovale“, di Gabor Zsambeki. 

La stagione di Prosa parla ora Ungherese!

In occasione del trecentesimo anniversario della nascita di Carlo Goldoni, il Katona propone L’ultima sera di Carnovale commedia con la quale, la sera del martedì grasso del 1762, Goldoni si congedava dal pubblico veneziano in vista del suo trasferimento a Parigi. Attraverso una “allegoria�, come egli stesso la definisce, metteva in scena il proprio addio alle scene italiane, attraverso il personaggio di Anzoletto, mercante di stoffe in partenza per la Moscovita, salutato malinconicamente da amici e parenti.

Lo spettacolo propone la storia di alcuni mercanti di stoffe che, seduti davanti ad un tavolo da gioco e ad un buon pasto, celebrano la fine del carnavale, un intreccio sottile di relazioni e di scambi umani all’interno di un gruppo unito.
Nel piccolo mondo dei mercanti veneziani, sull’onda dei piaceri della tavola e del gioco prenderanno vita coppie, inganni e necessità. Nell’atmosfera divertente e nostalgica di L’ultima sera del Carnevale, battibeccano signorine e giovincelle, uomini noiosi e carampane.

Nei Memoires Carlo Goldoni scrive quanto segue parlando dell’anno 1761: «La mia ultima commedia prima della mia partenza per Parigi è Una delle ultime sere di Carnovale, un’allegoria ambientata a Venezia, con la quale io dò l’addio alla mia patria». I registi in genere amano questa commedia di Goldoni in particolare per l’atmosfera melanconica che chiude il testo mentre Gabor Zsambeki è interessato a qualcosa di completamente diverso. Ciò che gli interessava era che un giovane uomo pieno di talento (un artista!) dovesse prendere una decisione in merito alla propria vita: restare o meno nella città in cui è vissuto a lungo, dove ha ottenuto tutto ciò che poteva, dove è rispettato per i propri lavori? In effetti egli desidera qualcosa di più. Vorrebbe imparare e conoscere cose nuove. E allora, dovrebbe forse seguire il proprio istinto, cercare nuove sfide e abbandonare le certezze, anche se ciò dovesse comportare sacrifici? Dovrebbe ricominciare tutto da capo?

Per maggiori informazioni:
Centro Servizi Culturali S.Chiara

Via S.Croce 67
38100 Trento
Tel 0461 213834 fax 0461 213817
info@centrosantachiara.it
n. verde 800 013952

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