Il Centro Studi sulla Storia della��Europa Orientale organizza a Trento, mercoledA� 30 aprile, alle ore 17,30, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55), la��incontro-dibattitoA�La��Europa eA�la Russia: il limite e la��illimitato. Interviene Massimo Libardi. Introduce Fernando Orlandi.
Contrariamente a quanto si possa pensare in una��epoca dove i fatti sembrano avere un dominio incontrastato, la filosofia della storia ha ancora un importante ruolo. Il bisogno di costruire quadri organici e coerenti della realtA� e della sua complessitA� si traduce nella costruzione di sistemi come lo scontro di civiltA� o di categorie sovrastoriche come quelle di Occidente e Oriente. Del resto giA� Erodoto nelle sueA�StorieA�poneva il problema del conflitto tra Oriente e Occidente.
Questi concetti sono inoltre dei supporti che permettono di costruire le stesse rappresentazioni identitarie, la��autocoscienza, dei complessi politici e amministrativi.
Nella��incontro-dibattito con Massimo Libardi si parlerA� del modo in cui la��Europa si A? rappresentataA�la RussiaA�e, marginalmente, di comeA�la RussiaA�ha rappresentato se stessa. La chiave di queste rappresentazioni A? stata trovata in un concetto non storico, ma geografico, quello di limite, usato da Hegel per contrappore la��Asia con le sue pianure illimitate alla Grecia. Nel suo libro suA�Dostoevskij,A�che A? un libro sulla��anima russa, Nikolaj Berdjaev, osservava cheA�a�?la struttura di una terra, la geografia di un popolo A? sempre e soltanto la��espressione simbolica della struttura della��anima di un popolo, A? solo una geografia della��anima. La��esterno A? solo e sempre espressione della��interno, A? solo un simbolo dello spirito.[a��] Non per caso un popolo vive in questa o in quella natura, in questa o in quella terra. Va��A? un rapporto intimo. Nella natura, nella terra stessa si riflettono le tendenze fondamentali della��anima popolarea�?.
E cosA�, se cerchiamo cosa differenzi il mondo russo dalla��Occidente, dobbiamo cercare la risposta nella conformazione del territorio: a�?A? singolare la struttura della��anima russa, che si distingue da quella occidentale. Nella��Oriente russo si scopre un mondo immenso, che potrebbe esser contrapposto a tutto il mondo della��Occidente, a tutti i popoli da��Europa. Gli europei di fiuto sottile lo sentono assai bene. La��enigma della��Oriente russo li attira.A�La RussiaA�A? una pianura immensa con spazi infiniti. Sulla superficie della terra russa mancano forme nettamente delineate, mancano i confini. Nella conformazione della terra russa non ca��A? complessitA� molteplice di monti e valli, non vi sono limiti, che diano una forma a ciascuna regione. La��elemento russo A? diffuso per le pianure, finisce sempre nella��immensitA�. Alla geografia della terra russa corrisponde quella della��anima russaa�?.
Da queste osservazioni diA�Berdjaev prende lo spunto una��indagine che ripercorre i diversi modi in cui questi due mondi si rispecchiano la��uno nella��altro, dove la��immagine non A? mai qualcosa di oggettivo, ma la risposta agli interrogativi sul proprio destino.
Questi sono i temi che vengono affrontati
nella��incontro-dibattitoA�La��Europa eA�la Russia: il limite e la��illimitato, che si terrA� a TrentoA�mercoledA� 30 aprile, alle ore 17,30, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55). La��incontro A? organizzato dal Centro Studi sulla Storia della��Europa Orientale
Con questo incontro prosegue il cicloA�Gli spiriti della rivoluzione.A�La RussiaA�e la��Europa. Il successivo incontro,A�La Russiasovietica vista da Roma, si terrA� mercoledA� 7 maggio