Tanti racconti in un unico racconto di un docente anziano. Ma perchA? anziano? Ea�� a�?appenaa�? settantenne, per cui al limite si potrebbe dire agA�, ma si sa che si vuole sempre etichettare tutto e tuttia��
Ma forse A? lui che si sente anziano, vecchio, e in una giornata brumosa di un ottobre inglese lascia via libera alla memoria e alle riflessioni sulla sua vita che talvolta gli sembra forse un sogno o la vita di un altro o addirittura una��illusione.
Ea�� cosA� che il nostro professore di filosofia entra ed esce nel suo Tempo passato e presente, rincorre e si abbandona alla sua memoria eidetica, cosA� tipica della��infanzia e spesso della��etA� avanzata. I ricordi della sua vita e specialmente quelli della�� estate del 1954, quando ancora viveva in Svezia, vengono percepiti con la comparsa immediata di immagini mentali nitide in tutte le loro caratteristiche.
Si lascia trasportare, va e ritorna in quella lontana estate , ma entra anche nei ricordi di sua madre che gli raccontava sempre storie magiche o inquietanti su personaggi particolari come la��a�?organaraa�?, una misteriosa fanciulla, che riuscA� a far suonare nuovamente un vecchio organo arrugginito o un prevosto-fantasma che si aggirava nottetempo in un villaggio di campagna.