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Torna al teatro Sociale di Trento il classico della a�?piccola liricaa�?, l’operetta piA? amata dal pubblico, A�LA VEDOVA ALLEGRAA�. Il capolavoro di Franz Lehar, in scena venerdA� 15 febbraio alle 20,30, sarA� il primo dei due appuntamenti che, sotto la sigla A�Operetta a�� il paese dei sorrisiA� riporteranno a Trento il teatro musicale di tradizione, grazie alla collaborazione fra A�L’OBIETTIVO ProduzioniA� di Bolzano e il Centro Servizi Culturali S. Chiara.
E sarA� un ritorno in grande stile, frutto di un notevole impegno produttivo e musicale destinato a regalare al pubblico un allestimento completo in ogni dettaglio: orchestra, corpo di ballo, ricchezza di scene e costumi, oltre ad un cast di interpreti specialisti del genere.
Nel ruolo di Hanna Glavary, a�?La vedova allegraa�?, canterA� e reciterA� il soprano brasiliano Susie Georgiadis, con il baritono Maurizio Leoni nei panni del Conte DA�nilo. Il tenore Antonio Colamorea sarA� l’appassionato Camillo de Rossillon ed Elena Rapita darA� voce all’affascinante Valencienne. La comicitA� di Niegus sarA� resa da Alessandro Brachetti, con Fulvio Massa (Barone Zeta), Silvia Felisetti (Olga Kromov) e Francesco Mei (Capitano Kromov) a completare il cast degli interpreti. DirigerA� l’Orchestra il MA� Stefano Giaroli. La regista Silvia Felisetti A? stata affiancata nell’allestimento dello spettacolo da Costanza Chiapponi che ha ideato le coreografie e da Artemio Cabassi che ha progettato scene e costumi.
Modello dell’operetta del primo Novecento, oggi entrato anche nel repertorio dei maggiori Teatri da��Opera, La vedova allegra non A? solo il capolavoro di Franz LehA?r, ma anche il luminoso riflesso di un felice mondo di ieri e le melodie intramontabili del compositore danubiano sono espressione di una felicitA� dolce-amara che ancora incanta e commuove. Dal 1905, quando A? stata rappresentata per la prima volta al Theater an der Wien (del 1907 A? invece la a�?primaa�? italiana), La vedova allegra continua a essere uno degli spettacoli piA? rappresentati al mondo, avendo conquistato non solo il teatro, ma anche il cinema e la televisione.
La musica di Lehar si caratterizza per una misura stilistica che alterna con gusto la��euforia del Galop da��introduzione o il popolare coro Ea�� scabroso le donne studiar con le atmosfere romantiche fatte di trasparenze e morbidezze del seducente valzer Tace il labbro o della Romanza della Vilja. Ma anche brani come Voa�� da Maxim allor, Io sono una donna onesta, Come di rose un cespo, hanno contribuito a fare di questa operetta uno degli spettacoli piA? amati dal pubblico, a tutte le latitudini.
