mercoledì , 18 Dicembre 2024

La Treblinka di V. Grossman
gli orrori della Shoah al teatro Valle dei Laghi

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Un toccante racconto, tra musica e parole, che alterna il pensiero di Grossman, nella��anno che celebra il cinquantenario dalla sua morte (1964-2014), alla musica klezmer. La Treblinka di V. Grossman da appuntamento al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano giovedA� 23 gennaio (ore 20,45) per raccontare gli orrori della Shoah e della��Holodomor (olocausto ucraino) in concomitanza con le celebrazioni per la GIORNATA DELLA MEMORIA 2014.

La Treblinka di V. Grossman A? uno spettacolo monografico frutto di uno studio sui testi dello straordinario scrittore e reporter di guerra ucraino, che ha portato ad individuare brani da La��inferno di Treblinka, Tutto scorre e Vita e destino (il suo capolavoro, considerato il a�?Guerra e pacea�? del a�?900) per raccontare il suo pensiero sulla piA? terribile fabbrica della morte nazista di Treblinka, sulla��Holodomor, sul male e sulla storia russa. Sul palco si alterneranno letture realizzate da Denis Fontanari con la musica klezmer della TTT klezmer band.

La produzione A? a cura di Renato Morelli (regista, etnomusicologo, scrittore), che da piA? di trenta��anni si occupa di Klezmer (la musica popolare degli ebrei ashkenaziti della��Europa centro-orientale: una straordinaria contaminazione di stilemi musicali propri dei grandi A�giacimentiA� della��Europa della��est – romeni-polacchi-russi-ungheresi-balcanici a�� sopravvissuta fino ai nostri giorni nonostante le vicissitudini sofferte da questa minoranza per la��ostilitA� di imperatori, papi e zar, fino alla grande tragedia della Shoah). Proprio attraverso lo studio e la pratica della musica Klezmer, Morelli ha incontrato e (ri)scoperto anche la grande letteratura ebraica dei vari Jehoshua, Singer, Oz, Potok, Zweig, Nemirovski, De Waal ecc. fino appunto a Vasilij Grossman.

Calendario tournA?e:
23 gennaio, 2014, ore 21:00 – Vezzano, Teatro valle dei Laghi,
24 gennaio, 2014, ore 21:00 – Pegognaga (MN) Teatro tenda,
25 gennaio, 2014, ore 21:00 – Mamirolo (MN) Teatro,
30 gennaio, 2014, ore 21:00 – Verona, Teatro Filippini

LA TREBLINKA DI V. GROSSMAN
progetto: Renato Morelli
voce recitante: Denis Fontanari
musiche dal vivo: T.T.T. klezmer band
produzione: Fondazione AIDA, Verona

BIGLIETTO UNICO (evento per la GIORNATA DELLA MEMORIA 2014) : 10 euro

La stagione del Teatro Valle dei Laghi A? organizzata da Fondazione Aida con la ComunitA� Valle dei Laghi che raggruppa i Comuni di Calavino, Cavedine, Lasino, Padergnone, Terlago, Vezzano e la collaborazione della Cassa Rurale Valle dei Laghi e il patrocinio di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, Consorzio Pro Loco Valle dei Laghi.

Teatro Valle dei Laghi
Via Stoppani, loc. Lusan Vezzano (TN) – Tel 0461/ 340158 – info@teatrovalledeilaghi.it – www.teatrovalledeilaghi.itfacebook.com/teatrovalledeilaghi

Informazioni per la stampa e accrediti:
Ufficio Stampa a�� Monica Fattorelli
tel. 045 800 1471 – 045 595284 – e-mail: stampa@f-aida.it – www.fondazioneaida.it

APPROFONDIMENTI

Lo scrittore Vasilij Grossman
Lo scrittore ebreo russo Vasilij Grossman (1905 a�� 1964) A? considerato tra i maggiori autori del Novecento. Di lui ha scritto George Steiner: A�Libri come Vita e destino eclissano quasi tutti i romanzi che oggi, in Occidente, vengono presi sul serioA�
La figura di Vasilij Grossman e la (s)fortuna della sua opera hanno percorso un cammino particolare nella storia della cultura del XX secolo.

Dal punto di vista letterario A? un cammino che si sviluppa alla��interno della letteratura sovietica e, tuttavia, la supera, trovando la sua profonditA� nel rapporto con la grande letteratura russa della��Ottocento. Dal punto di vista storico, A? un cammino che sa��intreccia innanzitutto con la storia della��Unione Sovietica, ma che attraversa e si apre ai grandi avvenimenti di tutta la storia mondiale del Novecento (la��affermazione dei totalitarismi, la Seconda guerra mondiale, la Shoah, la resistenza).

Infine, dal punto di vista filosofico, il cammino di Grossman A? segnato da un lungo percorso personale di emancipazione e liberazione interiore che sfocia in una forma originale e complessa di pensiero.

A cinquanta��anni dalla sua morte, la��intrecciarsi di questi motivi ha portato sempre piA? spesso a considerare Vasilij Grossman come un classico della letteratura del XX secolo.

Un autore a�?classicoa�? A? tale perchA� la sua opera letteraria illumina dinamiche storiche, sociali, politiche e filosofiche a�?universalia�?, che vanno al di lA� della��attualitA� che le ha prodotte.

La vita – avventurosa e sfortunata – di Vasilij Grossman
Nasce il 12 dicembre 1905 a Berdicev (Ucraina) dove vive la piA? grande comunitA� ebraica dell’Europa dell’Est. Studia prima a Kiev e poi a Mosca, dove frequenta all’UniversitA� la facoltA� di Chimica.

La sua piA? intima vocazione lo spinge a diventare scrittore e i suoi primi scritti vengono salutati dalla��approvazione di Gora��kij e di altri importanti scrittori come Bulgakov e Babela��.

Grossman A? uno scrittore a�?ortodossoa�?, membro dell’Unione degli Scrittori e degno di sicura popolaritA�.
Nel 1941, i nazisti arrivano a Berdicev. In tre giorni uccidono in fosse comuni la��intera comunitA� ebraica, circa 30.000 persone, compresa la famiglia di Grossman.

Distrutto dal dolore, Vasilij abbandona la vita di Mosca si fa inviare al fronte come corrispondente di guerra per Krasnaja zvezda (Stella rossa), il giornale dell’Armata Rossa, partecipando alle battaglie piA? importanti, diventando il testimone diretto delle disastrose disfatte dei primi anni, della strenua resistenza a Stalingrado e del contrattacco sovietico. Seguendo l’avanzata dell’Armata Rossa fino a Berlino, A? primo uomo al mondo a raccontare e descrivere il centro di sterminio di Treblinka, con una cronaca dal titolo L’inferno di Treblinka (1944), pubblicata dalla rivista Znamja, utilizzata dai sovietici nel processo di Norimberga. VerrA� pubblicata in italiano solo nel 2011.

Finita la guerra collabora con Ilya Ehrenburg alla stesura de Il libro Nero, una dettagliata ricostruzione del genocidio della popolazione ebraica nei territori sovietici occupati.

Dopo la guerra, di fronte all’antisemitismo propugnato da Stalin e dall’intellighentia sovietica Grossman inizia a riflettere su quegli ideali rivoluzionari ai quali aveva sinceramente creduto. A? l’inizio di una crisi irreparabile che lo porterA� a essere uno scrittore libero e coraggioso, instancabile nella descrizione del vero.a�? Inizia cosA� la stesura di una colossale opera con cui intende dipingere l’epopea di Stalingrado attraverso le vicende di una famiglia durante la guerra. La prima parte, intitolata Per una giusta causa, esce a puntate nel 1952 sulla rivista Novij Mir. Il libro subisce pesanti critiche per a�?gravi errori ideologicia�? e viene pubblicato solo dopo la morte di Stalin. A? allora che Grossman inizia a scrivere la seconda parte: Vita e destino.a�?a�? La stesura del romanzo lo occupa incessantemente dal 1955 al 1960 ma il contenuto del libro A? troppo pericoloso.

Il 14 febbraio 1961 due agenti del KGB entrano in casa Grossman. Portano via tutto: fogli manoscritti, copie dattiloscritte, carta carbone e addirittura i nastri della macchina da scrivere. Di Vita e destino non deve rimanere traccia. a�?a�?Fortunosamente Grossman riesce a salvare due copie del manoscritto che affida clandestinamente a due amici. Grossman non vedrA� mai pubblicato il suo lavoro piA? importante, perchA� morirA� di cancro tre anni dopo, nel 1964.Vita e destino, un atto d’accusa radicale non contro gli uomini, ma contro il regime comunista che conduce alla sottomissione e alla degradazione dell’individuo, sarA� pubblicato solo negli anni ottanta in Occidente, in una versione parziale. La versione integrale, dovuta al ritrovamento delle due copie clandestine, uscirA� in lingua italiana solo nel 2005.

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