venerdì , 22 Novembre 2024

LA QUALITÀ DELL’ARIA È IN CONTINUO MIGLIORAMENTO
quando la “percezione comuneâ€? non sempre collima con la realtà dei fatti – di Giovanni Straffelini

“La qualità dell’aria che respiriamo è, da anni, in continuo miglioramento�.
Comincio questa stimolante collaborazione con TrentoBlog con l’incipit della presentazione al libro “Che aria tira in città?�, che raccoglie gli editoriali che ho scritto per il Corriere del Trentino su diversi temi, come l’inquinamento, l’energia e l’innovazione.
Sono sicuro che molti si staranno chiedendo: com’è possibile che la qualità dell’aria sia in miglioramento? Con tutti questi divieti alla circolazione che ci rendono la vita ogni giorno più difficile, e con i continui avvertimenti – sui giornali, in televisione – che ci mettono in guardia sulle emergenze sanitarie causate dallo smog?

Il fatto è che la cosiddetta “percezione comune� non sempre collima con la realtà dei fatti. E questo per diversi motivi, non ultimo la tendenza dei media a drammatizzare le notizie negative che, si sa, fanno più presa di quelle positive. Vediamo proprio la questione inquinamento dell’aria. Dal 1990 ad oggi, in Italia le emissioni in atmosfera di biossido di zolfo e di benzene sono calate del 70%, quelle di monossido di carbonio e degli ossidi di azoto del 35%, delle polveri sottili del 25%. Questi dati, riportati in relazioni del Ministero dell’Ambiente e da diversi studi scientifici ( si veda, ad esempio la relazione di Marina Penna o i rapporti sulla qualità dell’aria riportati in www.arpalombardia.it ) sono facilmente accessibili a tutti ma ben poco divulgati dagli organi di informazione.

Certo, questo non significa che dobbiamo mollare la presa sul fronte dell’inquinamento, e che possiamo girarci dall’altra parte come se niente fosse. No, significa solo che dobbiamo affrontare le questioni in modo corretto, senza esagerazioni emotive che sono sempre cattive consigliere.

La mia intenzione è quella di proporre su TrentoBlog spunti di riflessione e discussione sempre supportati da dati statistici o dalle indicazioni per ottenerli. Mi aspetto di stimolare così un dibattito “a suon di numeri� che possa trattare i vari argomenti anche da angolazioni diverse, ma sempre su basi solide e costruttive.

Giovanni Straffelini

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4 commenti

  1. Dal fronte dell’inquinamento: L’incontro dei G8 in Heiligendamm, Germania è stato un grande successo; così Angela Merkel, il cancelliere tedesco ha valutato il risultato delle discussioni sul clima e gli accordi presi: i paesi ricchi si impegnano a limitare a due gradi il riscaldamento climatico, con un taglio del 50% delle emissioni di gas serra entro il 2050. Con tutti i commenti letti e sentiti in questi giorni – dal punto di vista politico e scientifico – io personalmente rimango abbastanza scettica: 43 anni, mezzo secolo! A me sembra un periodo troppo lungo, imprevedibile, troppi sono i fattori “in gioco�, troppi i collegamenti tra un fenomeno e l’altro. Poi: 50% rispetto a che livello, quello di oggi? O – come ho letto – quello del 1990 – il che mi sembra una differenza non poco rilevante.
    Mi chiedo: Come è da valutare un “successo� locale, come Giovanni Straffelini scrive nel suo articolo, sullo sfondo della problematica globale?

  2. Giovanni Straffelini

    Gentile Anna

    Immagino che tu ti riferisca ai processi di combustione che emettono diversi inquinanti gassosi (come il CO e gli ossidi di zolfo) o sotto forma di particolato (come il polverino di carbone), e altri gas (come l’anidride carbonica cioè la CO2) che non sono inquinanti. Se inalata con la respirazione, infatti, la CO2 è sostanzialmente innocua. Non solo: la CO2 è alla base della sintesi clorofilliana ed è uno dei principali “gas serra� (insieme al vapore acqueo, al metano etc) che ci permette di vivere ad una temperatura per noi adeguata (se non ci fosse l’effetto serra la temperatura sulla terra sarebbe intorno a -20°C). Certo, se la concentrazione di gas serra nell’atmosfera diventa troppo elevata a causa delle emissioni esagerate, l’effetto serra può provocare un aumento eccessivo della temperatura. E’ questo il cosiddetto “riscaldamento globale� di cui si è parlato anche al G8 di Heiligendamm; fenomeno importante ma distinto dall’inquinamento dell’aria.

  3. La qualità dell’aria sta migliorando? Pur non essendo competente in materia ho scaricato i dati dal sito dell’APPA del Trentino. L’indice di inquinamento in Provincia da loro calcolato è in costante crescita dal 2002 ad oggi (più alto significa più inquinamento). Ho preso come riferimento il mese di dicembre: 2002 = 122, 2003 = 161, 2004 = 181, 2005 = 171, 2006 = 201. Non prendiamoci in giro! In 4 anni è quasi raddoppiato. Per fortuna si parlava di dibattito a suon di numeri, si ma dati da chi?

  4. Giovanni Straffelini

    Caro Daniele
    Il miglioramento della qualità dell’aria è stato molto evidente negli ultimi 50 anni in tutti i paesi più industrializzati. Per quanto riguarda le polveri sottili si è raggiunta una sostanziale stabilizzazione negli ultimi anni. E’ peraltro evidente che, all’interno di questo trend generale, si possono avere delle variazioni anche in crescita passando da un luogo all’altro e da un anno all’altro.
    Visto l’interesse, tornerò ancora su questo argomento.

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