GiovedA� 23 aprile, alle ore 21.00 al Teatro Cuminetti (Centro Servizi Culturali Santa Chiara) Alessio Dalla Costa e Maura Pettorruso – con la partecipazione in video di Bruno Vanzo – mettono in scena “La Morte e la Fanciulla” per la regia di Rocco Sestito.
Lo spettacolo si ambienta in un paese latino-americano da poco tornato alla democrazia.
Quindici anni dopo essere stata seviziata e torturata dalla polizia segreta, Paulina Escobar riconosce (o crede di riconoscere) uno dei suoi torturatori. Lo cattura, lo immobilizza, lo processa, affidandone la difesa al proprio perplesso marito.
Che cosa accade nella coscienza e nel comportamento delle persone quando un popolo si libera del suo dittatore? Quale sacrificio umano e psicologico richiede il “poter dimenticare”?
Dorfman cerca le risposte indagando con una acuta analisi psicologica. Lo fa attraverso un intreccio teatrale appassionante, una costruzione ricca di suspense e tensione scenica. Un intreccio dove vittima e carnefice si confondono in unico istinto di sopravvivenza: la ricerca del vero. Ma qual A? e chi possiede la VeritA�?
La morte e la fanciulla deve il suo titolo al Quartetto nA� 14 in re minore di Schubert che A? anche il suo leit motiv drammaturgico.
Ariel Dorfman, autore cileno di numerose opere di narrativa, teatro, poesia e saggistica, oltre che di film, dirige la cattedra di Walter Hines Page all’UniversitA� di Duke. Ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali, tra i quali il Premio Olivier per la miglior opera teatrale con Death and the Maiden e il premio Writers’ Guild per la miglior sceneggiatura con Prisoners in time. I suoi libri piA? recenti sono The Nanny and the iceberg, un romanzo, e la biografia Heading south, looking north. Durante la dittatura di Pinochet, ha trascorso dieci anni in esilio. A? Membro dell’AcadA�mie Universelle des Cultures.
Produzione Oz- Emit Flesti 2009, Luci e Musica di Gianluca Bosio e Marco Pegoretti.