“… La memoria A? un dovere e deve concorrere a rafforzare l’impegno e la responsabilitA� comune di istituzioni e societA� civile per rendere sempre piA? efficaci le condizioni di tutela del territorio e di sicurezza delle popolazioni.”
Sono parole di Carlo Azeglio Ciampi, estratte da un suo messaggio del 2005, quando era Presidente della Repubblica, inviato alla Fondazione Stava 1985 in occasione del ventennale della catastrofe del 19 luglio 1985.
Sabato 1A� febbraio alle 17.30 alla sala Conferenze della Biblioteca comunale di Cavalese il concetto di “memoria come dovere” sarA� il tema centrale di un dialogo tra il dott. Graziano Lucchi, Presidente della Fondazione Stava 1985, e il professor Fiorenzo Morandini. Partendo dai dolorosi eventi del luglio 1985 a Stava ed anche del marzo 1976 e del febbraio 1998 al CermA�s, si parlerA� di come la memoria sia un passaggio inderogabile da non aggirare o scavalcare ma da mantenere sempre come riferimento fondamentale. E si parlerA� di memoria, oltre che come dovere, come momento razionale e costruttivo per capire e far capire come mai una tragedia, una catastrofe sia accaduta e quali comportamenti ed accorgimenti bisogna attuare per evitare in futuro situazioni drammatiche analoghe.
Ad introdurre il dialogo sarA� il dottor Sergio Finato, Assessore alla Cultura del Comune di Cavalese.
L’incontro, promosso da Emergency – Gruppo di Fiemme e Fassa in collaborazione con il Comune di Cavalese e la Fondazione Stava 1985, sarA� anche l’occasione per rinnovare l’impegno dei volontari di Emergency a sostenere il progetto che coniuga la memoria delle vittime delle tragedie del CermA�s del 1976 e del 1998 ad un’iniziativa di solidarietA� in aiuto alle popolazioni del Sudan e dei paesi circostanti del continente africano. Un progetto, avviato nel febbraio 2012, di sostegno alla foresteria del centro “Salam” di cardiochirurgia che Emergency gestisce a Khartoum in Sudan.
Gruppo Emergency di Fiemme e Fassa
Fondazione Stava 1985 onlus
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