Alla fine di questo lungo inverno, Massimo Caceffo e Raffaella Armanini avranno speso 40 euro per riscaldare la loro casa di Varone, una��abitazione passiva costruita secondo i criteri del risparmio energetico. Una casa in cui non ci sono nA� caldaie nA� termosifoni e che soprattutto consuma il 90% in meno rispetto alle abitazioni tradizionali.
La chiamano la Casa Verde, la Casa Perfetta ma A? solo il frutto di una scelta precisa e consapevole che ha portato Massimo e Raffaella a vincere il concorso a�?Meglio far meglioa�? indetto dalla Provincia di Trento e dal Wwf per la casa a minor impatto energetico. Nella confusione che regna tra i sistemi di certificazione Leed, Casa Clima, Itaca e Passiv Haus, abbiamo cercato di fare un poa�� di chiarezza assieme a Massimo Caceffo.
Come A? partita questa ricerca e quando avete cominciato ad avvicinarvi alla��idea di costruire una casa passiva?
I primi contatti con questo mondo risalgono al 2004, quando ad un seminario sul risparmio energetico sul Monte Bondone ho conosciuto GA?nther Gantioler, titolare della TBZ, il Centro di Fisica Edile di Bolzano. Mentre il dibattito in quella occasione era prevalentemente incentrato sul basso consumo, lui parlava di case costruite in Germania senza impianto di riscaldamento. Grazie a lui abbiamo cominciato ad interessarci e ad informarci sulle riviste tecniche a frequentare fiere e convegni fino ad intraprendere il percorso che ha portato alla costruzione della casa in cui viviamo. Grazie al mio lavoro di geometra ero giA� a conoscenza di materiali e soluzioni legate al minor impatto energetico, ma la��incontro con Gantioler A? stato fondamentale. Siamo subito partiti con la��idea di realizzare una��abitazione senza impianto di riscaldamento. I lavori sono cominciati nella��ottobre 2006 e sono durati fino al giugno 2008.
Cosa si intende per a�?Casa Passivaa�? ?
Una casa passiva A? per definizione un a�?Edificio che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento “convenzionale”, ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. Nello specifico una��abitazione il cui fabbisogno energetico in riscaldamento inferiore a 15 Kwh per metro quadro annuo di superficie abitabile, ovvero 1,5 litri di gasolio o 1,5 metri cubi di gas metano per metro quadro di superficie abitabile alla��annoa�?. PiA? correttamente casa nostra dovrebbe essere catalogata come Energy Plus (definizione tedesca) perchA? in piA? abbiamo la��impianto fotovoltaico che copre la��intero fabbisogno elettrico della casa.
In poche parole producete quello di cui avete bisogno?
Esatto, casa nostra non consuma combustibile, di tanto in tanto accediamo una stufa che in un anno ha consumato pochi chili di bricchetti, spendendo 35 euro. Il riscaldamento A? assicurato dall’uso quotidiano della casa, attraverso il recupero del calore prodotto da elettrodomestici, cucina e accessori, oltre che alla valorizzazione del calore solare che entra dalle grandi finestre.
Che tipo di investimento avete fatto e qual A? il piano di rientro?
Scegliendo di realizzare una��abitazione passiva la spesa complessiva per la casa A? aumentata di circa il 10-15%. I pannelli fotovoltaici sono stati introdotti in un secondo momento, dopo un periodo di monitoraggio per testare le reali esigenze di consumo della��abitazione. Il piano di rientro per la��investimento dei pannelli fotovaltaici A? di circa 7 anni, tutta la��energia prodotta dai pannelli viene pagata al kilowatt dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e questo per noi si traduce in un ulteriore incentivo. Inoltre, invece di ricevere 43 centesimi al Kwh ne prendiamo 56, perchA? la casa consuma meno del 50% di quanto previsto dalla legge nazionale.
Quali sono i vantaggi di un edificio come il vostro in termini di qualitA� della vita?
Non si tratta solamente di non dover piA? ricevere le bollette del gas e essere a�?autosufficientia�? dal punto di vista elettrico. Questi edifici sono in grado di offrire standard molto elevati di confort. Avendo la��impianto di ricircolo della��aria centralizzato, in sostanza la��aria A? sempre pulita, filtrata e rinnovata 24 ore su 24. La�� umiditA� A? pressochA? costante e ideale tutto la��anno, meno polvere perchA? non A? necessario aprire le finestre per ricambiare la��aria. La temperatura superficiale delle pareti interne A? di 7-8 gradi piA? alta rispetto alle pareti della case normali, grazie ad una��importante isolazione che ti protegge anche dai rumori esterni. Si dorme meglio, durante la notte ca��A? sempre aria pulita e filtrata , in camera da letto la temperatura si attesta attorno ai 19 – 20 gradi in inverno.
Entro il 2020 ca��A? una normativa europea che obbliga gli edifici ad essere autosufficienti, ma i costi sono ancora molto alti per realizzare un investimento simile al vostro?
La��unione Europea ha stabilito che tutti gli edifici costruiti dopo il 21 dicembre 2020 dovranno rispettare elevati standard di efficienza energetica a�?nearly zero energya�? (edifici a consumo quasi nullo) ed essere alimentati per il rimanente da energie rinnovabili. Gli Stati membri della��UE si sono dunque impegnati ad istituire un sistema uniforme di certificazione per misurare il rendimento energetico degli edifici. Il costo di costruzione un po maggiore ripaga in termini di qualitA� intrinseca della��edificio che A? molto piA? alta. Aria sempre pulita, assenza di muffe, riduzione dipendenza da paesi esteri, valorizzazione del mercato locale, aumento PIL, a�� sono argomenti difficilmente quantificabili, ma sicuramente importanti per il futuro.
per informazioni
massimo.caceffo@virgilio.it
www.casepassive.it
Nel nuovo portale Casa Brico, nell’apposita sezione “riscaldamento†potrete trovare degli spunti interessanti sull’argomento.
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