venerdì , 22 Novembre 2024

ITINERARI FOLK 2009
Il programma Ice & Fire

folkNuovi orizzonti e collaborazioni per il festival estivo che a Trento da oltre due decenni esplora la musica etnica e di tradizione. Per l’edizione 2009 degli Itinerari Folk dal 1 al 21 luglio – si contano 14 concerti, in un percorso a tappe che ha la��obiettivo di aggiungere nuovi stimoli e punti di vista. Oltre alla musica sei serate a base di cinema documentaristico, informazioni e spunti di riflessioneA� offerti grazie alla preziosa collaborazione di Religion Today, Cinformi, Associazione Multi Culti, Chinh India-Italia, Rai Tre bambini e ragazzi.

Per chi sa cogliere la ricchezza delle storie e dei percorsi artistici che quest’anno vengono presentate, Itinerari Folk A? la��occasione per viaggiare verso i piA? lontani angoli del mondo: dai Paesi Baltici alla��Africa, dal Mediterraneo alla Siberia, dagli Stati Uniti alla Mongolia, dalla Bulgaria alla��India. La a�?scopertaa�? A? che anche tra i popoli e le culture che vengono dal freddo, rappresentati dai gruppi finlandesi, russi e mongoli, risaltano la forza, la��energia, la passione.
In questo dualismo a�?Ice & Firea�? si ricompongano la��ambiente e lo spirito vitale della musica in ogni parte del pianeta, il rigore e la disciplina con la passione e la��impegno civile e culturale.

La��apertura e la chiusura del festival vedranno protagonisti due gruppi finlandesi, recentemente saliti alla ribalta della world music europea con produzioni discografiche di eccellenza e formidabili esibizioni live. Si tratta di a�?SvA�nga�? un originale quartetto di armoniche a bocca che reinventa la��uso di questo piccolo strumento attraverso una qualitA� tecnica e un repertorio inusuale e di a�?Tsuumi Sound Systema�?, formazione di culto che ha catturato la��attenzione anche del pubblico piA? giovane.

Rilevante A? poi la presenza femminile che spinge il nostro sguardo verso la��Asia e la��Africa. Ci saranno le voci bulgare a�?Eva Quarteta�? e la��ensemble a�?Hulana�? dalla Mongolia, con gli strumenti caratteristici di questa cultura ma anche con momenti di danza acrobatica ispirata alla��iconografia religiosa. Grande attesa e curiositA� per a�?Ayarkhaana�? il trio di donne proveniente dalla Repubblica di Sakha, ovvero la regione russa della Yakutia, la��estremitA� piA? lontana della��Asia, che testimoniano di una cultura fortemente improntata alla tolleranza e al rispetto della natura e musicalmente caratterizzata da una vocalitA� particolare, legata ad una spiritualitA� sciamanica. Ma non meno interessante si presenta il concerto di a�?Sabaa�?, una splendida ragazza nata a Mogadiscio in Somalia, da madre etiope e padre italiano, che con un recente CD a�?Jidka-The Linea�? pubblicato da World Music Network (nda: una delle piA? importanti etichette del genere world) si A? imposta a livello internazionale con un progetto che intreccia cultura africana ed europea.

Quattro appuntamenti sono dedicati al nostro paese:a�?Enerbiaa�? ovvero una nuova sintesi dei canti e delle danze della��Appennino piacentino con in primo piano il binomio piffero-fisarmonica; a�?Sancto Iannea�?, ensemble del Sannio beneventano da taluni considerato la��erede della Nuova Compagnia di Canto Popolare; a�?MascarimirA�-Tradizionalea�?, un nuovo progetto sulla vocalitA� del gruppo salentino protagonista di quel prepotente fenomeno di rinascita di un interesse di massa per la pizzica; inoltre una graditissima presenza sarA� quella di Otello Profazio, calabrese di Rende, classe 1934, chiamato il principe dei cantastorie, un monumento della canzone popolare meridionale e un testimone privilegiato fin dagli anni cinquanta di un pezzo di storia italiana.

Completano il cartellone il gruppo corso a�?Zamballaranaa�?, una��intrigante proposta tra polifonia e musica mediterranea, la famiglia a�?Tekamelia�?, noti come i Gitani di Perpignan, che presentano il loro ultimo CD sui canti sacri della tradizione zingara ispano-francese e il musicista statunitense Bob Jones, un maestro del bluegrass la musica nata nel Tennessee ad opera di Bill Monroe.

Una��attenzione tutta particolare merita la serata del 12 luglio, realizzata con la��intervento della��Assessorato provinciale alla solidarietA� internazionale e alla convivenza e del Cinformi. Sul palcoscenico musicisti italiani del gruppo a�?Nuove TribA? Zulua�? e musicisti indiani del Rajasthan in un progetto multimediale chiamato a�?Nomadic Orchestra of the Worlda�?, un viaggio di contaminazione alle sorgenti del popolo gitano, che rappresenta con colori ed emozioni intense e spettacolari una ideale sintesi del messaggio che da anni il festival promuove.

Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.30 – ingresso libero.
I concerti che si tengono in piazza C. Battisti in caso di maltempo potranno essere spostati al Giardino S. Chiara.

Il programma della manifestazione.

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