Dal 31 ottobre 2009 al 7 febbraio 2010 il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto presenta la mostra a�?Irrespektiva�? della��artista Kendell Geers, nato in Sud Africa e da sempre impegnato in una riflessione profonda e personale sul tema della segregazione razziale.
Il titolo, una parodia del termine a�?retrospettivaa�?, esprime immediatamente il tono della mostra,che si pone alla��insegna della��impegno politico e della provocazione. Geers A? stato attivo in prima linea nella denuncia delle follie della��Apartheid, ed A? giunto a modificare la propria data nascita per farla coincidere con il maggio 1968. Un rimando al maggio francese che dA� il senso della consacrazione alla��impegno politico e sociale della��artista.
Con i suoi lavori, Kendell Geers esplora i limiti e i confini geografici, linguistici, politici, sociali, sessuali e psicologici della��uomo. La��artista rivendica, infatti, la necessitA� di prendere posizione rispetto al mondo in cui viviamo. Da questo atteggiamento critico a�� che evita perA? ogni visione manichea della realtA� a�� nasce una��arte impegnata, che coinvolge totalmente la��artista a livello personale, e trascina il pubblico alla��interno della��opera, rendendolo a tutti gli effetti un elemento della creazione artistica. Le stesse reazioni ed emozioni del visitatore, spaesamento, attrazione o rifiuto, sono parte costitutiva delle opere di Kendell Geers.
Al Mart, il visitatore potrA� sperimentare tutto ciA? su di sA� a partire dalla��opera che introdurrA� la mostra. La��installazione a�?Postpunkpaganpopa�? (2008), un inedito assoluto per la��Italia, consiste in un labirinto circondato di uno speciale filo spinato, inventato dalle forze di polizia sudafricane con lo scopo di infliggere piA? danni di un comune filo spinato.
Non A? consentito limitarsi ad a�?ammirarea�? la��opera, ma A? necessario interagire con la��opera: il visitatore deve scegliere da che parte andare. Il a�?labirintoa�? ha due diverse uscite: una porta al resto della mostra, la��altra conduce fuori, verso il contesto rassicurante della collezione permanente del Mart. In questa come in altre installazioni, la��inferno della��Apartheid in Sud Africa affiora in modo ossessivo, ma Kendell Geers non si propone di raccontare nA� spiegare, quanto piuttosto di coinvolgere e di far rivivere al visitatore la propria condizione esistenziale. La critica di Geers al sistema della��Apartheid A? implacabile proprio perchA� A? espressa da chi la��ha vissuta in prima persona: la��artista riversa sul suo lavoro e le sue opere tutta la paranoia, la��ambiguitA�, la violenza e la��ipocrisia proprie della piccola borghesia bianca sudafricana di quella��epoca. Allo stesso tempo, oltre alla provocazione, A? presente in queste opere anche un importante elemento di ironia e distacco, perchA� la��artista non mira a imporre le proprie opinioni personali, ma invita la��osservatore a riflettere sulle proprie scelte.
L’inaugurazione della mostra, che si terrA� venerdA� 30 ottobre alle ore 18:00, sarA� preceduta da un incontro pubblico con Kendell Geers alle ore 16.00 nella Sala Conferenze del MART. A presentare l’esposizione, insieme all’artista ci saranno anche Gabriella Belli, direttore del Mart, e lo storico e critico da��arte Roberto Pinto.
Orari della mostra
Da martedA� a domenica: 10.00 – 18.00
VenerdA�: 10.00 – 21.00
LunedA� chiuso
Biglietti
Intero: euro 10
Ridotto: euro 7
Gratuito fino a 18 anni e sopra i 65
Scolaresche: euro 1 per studente
Biglietto famiglia (valido per tutti i componenti di un nucleo famigliare): euro 20
Gratuito per gli Amici del Museo