Siamo a settembre; la materna e la��asilo nido hanno giA� aperto le loro porte, mentre le scuole sono ancora chiuse per qualche giorno.
Per Gaia questo A? la��ultimo anno di asilo, la��anno prossimo farA� anche lei la��ingresso nel a�?mondo dei grandia�? la cosa mi crea giA� qualche ansia: alle elementari tutto sarA� diverso, bisognerA� stare seduti per tante ore al giorno, ascoltare i maestri, fare i compiti.
Zainetto, astuccio, colori, quaderni… Si i bambini delle elementari sembrano proprio grandi,ma in fondo sono gli stessi cuccioli che, solo un mese prima giocavano spensierati nel giardino della materna materna.
Insomma A? ufficiale: ho bisogno di una rassicurazione preventiva.
Ho chiesto a unamia amica, Paola Wise Taufer, psicologa, neuropsicologa specializzata nella Consulenza Psicologica al singolo, alla coppia e alla famiglia, qualche consiglio per chi, tra una settimana vedrA� i propri figli iniziare (o ri-iniziare) un nuovo anno di scuola.
A�L’inizio delle scuole elementari A? un momento importante per il bambino, che si percepisce come un bambino che sta diventando grande. E’ vero che non serve un periodo di inserimento come si usa fare con la scuola materna, tuttavia A? sempre un significativo momento di passaggio, da quelli che erano gli anni prevalentemente di gioco a quelli che saranno l’inizio di una carriera scolastica con voti ed esami da superare.
Il bambino entra in un ambiente nuovo e deve essere aiutato a capire che l’apprendimento tra i 6 e i 10 anni rappresenta la base del suo sapere e va affrontato con gioia, curiositA� e positivitA�.
ImparerA� tante cose nuove e conoscerA� sempre meglio il mondo e la condivisione di obiettivi con gli altri.A�Ci saranno momenti anche di difficoltA�, ma mai insormontabili. Si appassionerA� ad una materia e ne detesterA� un’altra. Tutto questo fa parte della normalitA�. Le scuole primarie sono l’inizio di un percorso che porterA� il bambino lontano, mediante le domande e la curiositA� (che stimola l’intelligenza)A�
Un poa�� mi sento meglio… Ma sono una mamma ansiosa e ho bisogno di sapere (ok con un anno di anticipo) che le cose andranno bene… Allora chiedo a Paola come ci dobbiamo comportare in caso di rifiuto, se un bambino proprio a scuola non ci vuole andare che dobbiamo fare?
A�Intanto A? importante capire sempre se dietro un rifiuto non ci siano problematiche come eccessiva ansia, conflitti con i compagni o cose del genere; poi con molta tranquillitA� gli si chiede se vuole essere l’unico che non va a scuola… i bambini hanno bisogno di emulare e quindi si potrasentire motivato a fare come tutti gli altri suoi amici.A�Le ore seduti sono pesanti, per questo vanno bilanciate con attivitA� fisica nel pomeriggio, che stanca, fa scaricare e quindi – oltre ad aiutare il sonno – rende meno scatenati il mattino dopo.A�
Se dello sport per i bambini mi piacerebbe parlarne con calma in una��altra occasione, vorrei spendere, per finire questo articolo, due parole sulla merenda dei bambini a scuola, che deve essere nutriente e facilmente digeribile: un frutto, uno yogurt o un panino con la marmellata, danno la giusta energia per affrontare al meglio le ultime ore di studio della mattinata.
In questi giorni di attesa, quando penso alla scuola inizio a fare lunghi respiri cercando di calmare l’ansia.. invece, grazie, avevo rimosso la merendina, devo ricordarmi di dargliela dietro!