GiovedA� 9 dicembre
ore 18.00
FacoltA� di Sociologia
Trento
Ciclo di incontri sulla questione inceneritore
Trento – Rifiuto di bruciare! No agli inceneritori!
A cura di Trento Anomala
Per risolvere la questione rifiuti in Trentino la Provincia, a partire dal 1999, ha deciso di costruire un inceneritore da 100 mila tonnellate in un territorio che vanta una raccolta differenziata al 65% estesa a tutte le realtA� locali. Nonostante le mobilitazioni, i ricorsi al TAR di alcuni Comuni e i numerosi incontri e documenti prodotti da gruppi di lavoro e associazioni, la decisione A? stata presa.
Il disastro ambientale causato dagli sversamenti abusivi nelle discariche e dalle emissioni delle acciaierie in Valsugana, gli interventi di potenziamento delle aree sciabili, il mostruoso progetto della TAV (80 chilometri di linea di cui 70 in galleria, cantieri per 20 anni su 17 ettari di territorio, 20 miliardi di solo preventivo), la privatizzazione dei servizi idrici e non per ultima la decisione di costruire un inceneritore che per funzionare avrA� bisogno di tonnellate di rifiuti non differenziati, collocano in pieno il verde Trentino dei mercatini e delle malghe nel piA? ampio contesto nazionale di cementificazione e distruzione del territorio, smantellamento dei beni comuni, consegna al mercato e alle mafie delle risorse necessarie alla sopravvivenza della biosfera.
Se da una parte la decisione di bruciare i rifiuti comporterA� un aggravio di spesa nelle tasche de* cittadin* (il 7% della bolletta A? il sovrapprezzo che paghiamo per finanziare i cancrovalorizzatori), incalcolabili sono i danni sulla nostra salute e su quella dell’aria, dell’acqua e del suolo.
La comunitA� scientifica unanimemente documenta la nocivitA� degli inceneritori, soprattutto quelli di ultima generazione, che liberando nell’aria agenti inquinanti (metalli pesanti, particolato ultrafine, diossine) determinano la formazione delle cosiddette “nanoparticelle“, fonti di tumori e malformazioni, cosA� come rilevato per la prima volta nei “teatri bellici” delle guerre del Golfo e dei Balcani a causa delle polveri sottilissime generate dalle esplosioni ad alta temperatura.
Nonostante questo, da quando nel 1992 l’Italia ha “assimilato” i rifiuti alle fonti rinnovabili di energia, il 90% dei finanziamenti per legge comunitaria destinati all’energia pulita va invece nelle tasche delle societA� che progettano e gestiscono gli inceneritori. Questi finanziamenti, i CIP6, nel loro evolversi tra Governi di destra e di sinistra, rappresentano l’asse trasversale della speculazione e del profitto di mercato a scapito delle politiche di tutela dei territori, del diritto di tutt* alla salute e delle prospettive di sviluppo e sopravvivenza delle prossime generazioni. I CIP6, ricadendo nelle tasche de* cittadin*, sono una vera e propria tassa sui tumori!
Tutto questo dimostra che solo a partire da tutt* noi, senza delegare a nessuno la nostra salute, il nostro ambiente, le scelte sul nostro futuro, mettendosi in prima persona e mobilitandoci direttamente possiamo costruire la garanzia per i nostri territori e per la nostra vita, impegnandoci nella costruzione di spazi comuni di autogestione del territorio, di tutela dei beni comuni e di organizzazione dell’opposizione delle comunitA� alle scelte imposte dall’alto.
Dopo la manifestazione del 30 ottobre 2010 A? necessario portare avanti il percorso condiviso di mobilitazione e informazione nato in questi anni tra realtA�, associazioni e semplici cittadin*.Gli inceneritori uccidono! Le alternative esistono!
Affrontiamo la questione con un ciclo di incontri in cui interverranno medici, esperti e rappresentanti delle comunitA� in lotta. Un ciclo di incontri per ribaltare l’utilizzo del sapere in senso produttivistico all’interno dell’universitA� e sprigionare un sapere critico e autogestito che si ponga in modo interattivo con la societA� per trasformarla.
GiovedA� 9 dicembre, ore 18.00
INCENERITORI: IMPATTO SULLA SALUTE E ALTERNATIVE POSSIBILI
Proiezione del documentario “CiviltA� bruciata. La terra degli inceneritori“, di Zenone Sovilla (giornalista del quotidiano “l’Adige”)
Intervengono:
Marco Rigo e Maria Elena Di Carlo (medici ISDE-International Society of Doctors for the Environment)
Fausto Nicolussi (Nimby Trentino)
GiovedA� 16 dicembre, ore 18.00
PERCORSI E PROSPETTIVE DELLE COMUNITA’ TERRITORIALI IN LOTTA
Intervengono:
Stefano Bleggi (C.S. Bruno – Trento)
Roberto Marinello (Comitato Popolare Lasciateci Respirare – Padova)
Francesco Miazzi (Comitato Popolare Lasciateci Respirare – Monselice)
Roberto Segalla (Assemblea dei Cittadini/Spazio Autogestito Arcadia – Schio)
Daniele Nottegar (Comitati e Associazioni Veronesi contro gli Inceneritori)
Olol Jackson (Presidio No Dal Molin – Vicenza)