Il quotidiano Il Trentino del 6 gennaio 2010 titolava in prima pagina a�?Niente effetto pillola in Trentino: gli aborti sono in caloa�?. Chi ha pensato che tra la Ru486 e l’aumento di aborti potesse esistere una correlazione deve anche credere che a Friburgo ci sia un alto tasso di nascite perchA� ci vivono molte cicogne (e non che il governo tedesco attui delle politiche a favore della natalitA� e che le cicogne da anni scelgano Friburgo come tappa delle loro migrazioni). Basta! con il definire la Ru486 un a�?aborto facilea�?, non A? affatto un escamotage semplicistico per risolvere un problema grave. La Ru486 A? un metodo alternativo all’aborto chirurgico che in nessuna maniera rende meno difficile la decisione di interrompere la gravidanza. La legge n. 194 del 22 maggio 1978 sancisce la possibilitA� di interrompere la gravidanza e su questo non c’A? niente da discutere: se la Ru486 si rivela un metodo meno invasivo rispetto all’operazione chirurgica e i dottori stabiliscono che A? affidabile sia in termini di efficacia che di salute per la donna, perchA� questa pillola scatena cosA� tante polemiche?
Dopo aver sentito l’opinione di medici, politici, presidenti e cardinali sull’utilizzo in Italia della Ru486, vi proponiamo finalmente la testimonianza di una delle molte donne che ha optato per la sperimentazione della pillola abortiva al posto dell’aborto chirurgico all’ospedale Santa Chiara di Trento, uno dei primi ad avviare la sperimentazione nel 2006.
a�?Ho preferito la Ru486 perchA� volevo evitare l’operazione chirurgica e la parola raschiamento mi faceva venire i brividi. Il primario mi ha presentato tutti i pro e i contro e la decisione ultima A? stata lasciata a me. Ho apprezzato molto il fatto di aver trovato di fronte a me una persona gentile, molto competente e soprattutto rassicurante nel modo umano di trattare la questione. Si A? occupato di ogni singolo caso, con attenzione e atteggiamento positivo, rivolgendosi a noi chiamandoci per nome, riuscendo a diffondere cosA� coraggio e sicurezza, esattamente ciA? di cui avevo bisogno. Prendere la decisione di abortire non A? stato affatto facilea�?.
E cosA� anche lei si A? ritrovata nel letto di una stanza d’ospedale insieme ad altre sette ragazze: clima un po’ teso, occhi lucidi, nessuno si conosceva ed ognuno aveva la sua storia. Ma essere tutte ragazze giovani (era presente anche una minorenne accompagnata anche dai genitori) e accomunate dal medesimo problema ha permesso in breve tempo di sciogliere la tensione e creare un’atmosfera piA? rilassata, di comprensione e familiaritA�. a�?Non mi ha dato alcun fastidio condividere la stanza con altre persone, anzi, A? stato un bene potersi confrontare con altre ragazze nella mia condizione, con le stesse paure e il senso di colpa; quello che stavamo per fare era qualcosa di cui non riuscivo a parlare, ma in mezzo a loro non mi sentivo cosA� sola e persaa�?.
Una volta prese le pillole di Mifegyne (Ru486), quelle che bloccano la gravidanza, e quelle di Prostaglandina, che inducono le contrazioni uterine e provocano l’espulsione dei tessuti embrionali, le ragazze sono state mandate a casa. Infatti nel 2006 la sperimentazione della Ru486 era praticata in modalitA� day hospital. a�?Invece A? molto meglio che la legge preveda il ricovero in ospedale per tutto il tempo necessario: non A? tanto per il dolore da contrazioni che si prova, che equivale a dei forti dolori mestruali, ma per la fase dell’espulsione dei tessuti embrionali. E’ la piA? critica, si perde tantissimo, tantissimo sangue, e anche se la pillola abortiva si puA? prendere solo entro poche settimane dalla gravidanza, l’espulsione A? un momento che ti prova moltoa�?.
a�?Penso che la legge dovrebbe prevedere anche l’assistenza psicologica obbligatoria. Il Consultorio me l’aveva offerta, ma io ho rifiutato perchA� credevo che la cosa migliore fosse finire il prima possibile e lasciarsi tutto alle spalle. Invece no, per molto tempo sono rimasta turbata per quello che A? accaduto, e solo dopo un anno sono riuscita ad avere di nuovo dei rapporti sessuali con il mio ragazzoa�?.
a�?Come mi sono sentita dopo? Beh, mi sono sentita esattamente come se avessi fatto l’operazione, il risultato A? lo stesso e non vedo come la pillola Ru486 possa essere giudicato un a�?aborto facilea�?. Non si puA? descrivere a parole come ti senti dopoa�?.
Questo articolo A? stato scritto grazie alla disponibilitA� di una ragazza che ha voluto raccontare la sua personale testimonianza per avvicinare le persone alla realtA� dei fatti.
E’ un’esperienza unica, un singolo caso che non vuole in ogni caso generalizzare la totalitA�.
Brava Martina! Al di là di come uno la pensa su questo argomento, ritengo fondamentale riportare testimonianze di chi ha vissuto certe esperienze. Ci sentiamo spesso in grado di giudicare gli altri, ma il fatto è che se per certe esperienze difficili -per non chiamarle drammatiche- non si passa non si è in grado di comprenderle veramente.
Finalmente la testimonianza di qualcuno che ci è passato, attraverso questa situazione…basta con l’opinionismo di chi non sa, e molto probabilmente, non lo saprà mai perché non dovrà mai viverlo!