mercoledì , 18 Dicembre 2024

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KOSTNIX: IL NEGOZIO CHE “NON VENDE”
Intervista a Valentina Callovi

kndentroGiornate frenetiche a Trento: fiumane di turisti al Mercatino di Natale, negozi aperti tutti i giorni tutto il giorno, gli ultimi regali da comprare e da mettere sotto l’albero.

Lo spirito del Natale anche a Trento si A? trasformato in un gigantesco business che rende felici albergatori, esercenti e ristoratori e che ormai rappresenta una voce importante nel bilancio economico della cittA�.

No, non abbiamo intenzione di partire con la solita (e purtroppo sempre attuale!) filippica sulla contraddizione insita nel modo consumistico di vivere il Natale, ben lontano dal suo originario significato, bensA� di illustrarvi un esempio ammirevole di negozio a�?a costo zeroa�? che promuove uguaglianza e sinceritA� tutto l’anno. Chiamarlo a�?negozioa�? non A? esattamente corretto, perchA� al Kostnix (a�?non costa nientea�?) di Innsbruck le cose, di fatto, non hanno prezzo.

Kostnix A? un Freiraum, uno spazio libero dove la gente puA? incontrarsi, prendere e portare oggetti senza pagare nulla. Non esistono gli scontrini, non esiste una cassa, non esiste il mercato.

A gestire il Kostnix c’A? anche Valentina Callovi, 26 anni, originaria di Termon (Val di Non), che a Innsbruck ci A? arrivata per studiare all’UniversitA� di Interpreti e Traduttori e che da due anni occupa volontariamente parte del suo tempo libero in questa attivitA�.

Riportiamo di seguito l’intervista a Valentina Callovi.

Valentina, come A? nata l’idea di creare il Kostnix?

a�?Due anni e mezzo fa un ragazzo ha sentito dell’esistenza del Kostnix a Vienna e ha deciso di dar vita alla stessa iniziativa anche qui a Innsbruck. Dopo aver sparso la voce si A? formato un gruppetto e da allora siamo circa una quindicina di ragazzi e ragazze dai 26 ai 45 anni, austriaci italiani e francesi, che collaborano per mandare avanti il Kostnix di Innsbruck.
Ogni due settimane ci raduniamo in un’assemblea in cui si discute, vengono prese le decisioni e tutti siamo allo stesso livello, non c’A? nessuno che abbia piA? potere o piA? responsabilitA� di altri.a�?

Come funziona il Kostnix e da dove provengono gli oggetti?

a�?Chiunque A? libero di entrare e di portarsi via al massimo tre cose. Non bisogna pagare nulla e l’unica regola A? il divieto categorico di rivendita.
Gli oggetti sono tutte cose usate che ci vengono donate da persone a cui non servono piA? perchA� non ne hanno piA? bisogno o perchA� hanno il modello o l’edizione piA? recente. CosA� l’oggetto o il vestito superato, invece di abbandonarlo in soffitta o in un cassetto, lo portano da noi. In questo modo accade che quello che per uno non A? piA? utile puA? esserlo invece per un altro. E’ questo il principio su cui si basa il Kostnix: qui gli oggetti non possiedono un valore economico, ma un valore di utilitA�. Con il continuo scambio e recupero, la merce si rinnova e gli scaffali non sono mai vuoti.a�?

Che cosa si puA? trovare?

a�?Ci sono tanti libri, cd, vestiti per bambini, ma anche elettrodomestici, giocattoli, stoviglie, riviste, borse, zaini. E abbiamo anche avuto cellulari, macchine fotografiche, scanner, stampanti, schermi del computer e un vestito da sposa. Naturalmente A? vietato portare cibi, biancheria intima, cose sporche o rotte.
Il nostro obiettivo sarebbe quello di creare uno spazio aperto, farlo conoscere a piA? gente possibile e riuscire a generare degli scambi non solo di oggetti, ma anche di abilitA�. Per esempio, io ti insegno l’italiano e tu mi insegni a suonare la chitarra.a�?

Chi sono le persone che vengono al Kostnix?

a�?Non c’A? una categoria in particolare. Vengono, portano e prendono, maschi e femmine, giovani e anziani, austriaci e stranieri. Certo, si rivolgono a noi tante persone con scarse possibilitA� economiche, soprattutto studenti e famiglie immigrate con bambini. Qui possono trovare beni, anche non strettamente indispensabili, ma che non si possono permettere. Non direi comunque che sono la maggior parte. E poi lo spirito del Kostnix non A? quello di sostituirsi alla Caritas, anzi noi lottiamo duramente contro questo fraintendimento. Ben venga se gli oggetti possono essere utili a chi non ha i mezzi economici per comprarli, ma di fatto la loro utilitA� A? a disposizione di tutti, senza distinzioni o preferenze.a�?

Cosa ti ha spinto a entrare nel gruppo che gestisce il Kostnix?

a�?Ho parlato con il ragazzo da cui A? partita l’idea e mi sono informata sui Kostnix giA� esistenti. L’iniziativa mi A? subito piaciuta molto perchA� finalmente ho trovato una possibilitA� reale di cambiare materialmente la societA�, anche se nel nostro piccolo, che comunque A? da considerarsi un successo. In questo modo io do il mio contributo al Kostnix, e il Kostnix, in quanto Freiraum esistente e funzionante, combatte il consumismo offrendo una reale alternativa al capitalismo.a�?

E come sopravvive un negozio che a�?non vendea�??

a�?L’affitto costa 400 euro al mese e riusciamo a pagarlo grazie al Comune di Innsbruck che ogni anno ci finanzia con 1000 euro, donazioni, concerti di solidarietA�, serate con vin brulA?. Una volta abbiamo ricevuto 1000 euro anche dai GrA?ne (I Verdi) e altri soldi dall’UniversitA� di Innsbruck che ci ha donato i proventi di un concerto. Per assurdo noi del Kostnix, che non vogliamo avere niente a che fare con i soldi, ci dobbiamo impegnare molto per recuperali e riuscire a pagare le spese dell’affitto. Da tempo siamo alla ricerca di un luogo dove stare gratis, coerentemente con lo spirito del Kostnix, finora senza successo.a�?

Che riscontro ha avuto l’articolo uscito l’altro ieri su Repubblica.it (martedA� 15 dicembre 2009) in cui si parla del Kostnix?

a�?Ho scritto una mail a Repubblica, non sapevo neanch’io bene cosa aspettarmi. Fatto sta che la redazione del giornale mi ha risposto immediatamente e dopo l’uscita dell’articolo in diversi si sono voluti mettere in contatto con me. Molte persone mi hanno scritto per avere maggiori informazioni sul Kostnix, il quotidiano il Trentino ha espresso il suo interesse a scrivere un pezzo, Radio Capital desidera fare un’intervista, un’agenzia di Milano vuole fare un reportage, il sito del Kostnix ha registrato 4000 contatti in un giorno solo e il Comitato No Dal Molin mi sembra seriamente intenzionato dar vita ad un Kostnix a Vicenza. Sorprendete, non mi aspettavo che potesse suscitare tanto clamore!a�?

Riprendendo le osservazioni proposte all’inizio dell’articolo, lanciamo una provocazione in contrasto con i Mercatini (del consumo) di Natale: chissA� come sarebbe un Mercatino (kostnix) del Natale con le bancarelle piene di regali che si vorrebbe riciclare, di vecchie statuine del Presepe, degli addobbi dell’anno scorso dove ognuno prende solo quello d cui ha realmente bisogno e mette a disposizione il surplus… sarebbe un sincero Mercatino di Natale.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, suggeriamo due letture interessanti:

– Levine Judith, Io non compro. Un anno senza acquisti: un’esperienza per riflettere sul potere del mercato, Ponte alle Grazie, Milano, 2006.

– Schwermer Heidemarie, Vivere senza soldi. L’esperienza sorprendente di una donna che da undici anni ha eliminato del tutto il denaro dalla propria vita, Aam Terra Nuova, Firenze, 2007.

Martina Bridi

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12 commenti

  1. Bellissima iniziativa Valentina! Posso sapere però come fate a controllare che non ci sia un riciclaggio dei materiali che potrebbero essere rivenduti da terzi? Te lo chiedo perchè in altri contesti, dove occasionalmente sono stati organizzati dei mercatini del riuso, ci sono stati casi del genere…
    Grazie e buon lavoro!

  2. ciao jessica, allora con questo tipo di problemi dobbiamo confrontarci ogni giorno. da poco abbiamo cambiato le nostre “regole” : ora è possibile prendere delle cose che sono utili solo a sè stessi, cioè p.e. un bambino può prendere solo cose da bambini e una donna magra non può prendere un paio di pantaloni extra large da uomo. inoltre ci sono persone che fanno parte del kn che vanno ai mercatini dell’usato e hanno un po’ sott’occhio la situazione. abbiamo già scovato gente ai mercatini che vendeva cose del kn, loro hanno il divieto assoluto di rientrare nel kn. è un grave problema: la madre dei deficienti è sempre incinta! Inoltre cerchiamo di parlare con la gente che viene al kn, per vedere se hanno capito le nostre motivazioni e idee, perchè è l’unica cosa che per noi conta veramente!!

  3. Potreste pensare di marchiare indelebilmente gli oggetti con una frase che ne spiega l’origine e ne proibice la vendita! In bocca al lupo comunque!

  4. c’abbiamo pensato più volte, ma ciò implicherebbe dei costi aggiuntivi per il materiale (pennarelli indelebili o stampini, …) e noi già dobbiamo far fronte ai 400 euri mensili, ed è davvero faticoso. 400 euri non sono pochi e i donatori invece si!
    … e qui si ritorna sempre alla stessa deprimente storia, che noi ci proviamo a offrire uno spazio dove i soldi non hanno valore, ma lo spazio stesso necessita di soldi … 🙁

  5. Mi sembra un’esperienza ijnteressantissima: non penso che sia possibile – o auspicabile – abolire i meccanismi economici tradizionali che prevedono l’acquisto con denaro, ma è bene sapere – e dimostrare concretamente – che inuna certa misura sono possibili dei modelli di vita alternativi, in cui lo scambio e il valore dello stesso non sono misurati dal denaro.

    Queste esperienze riaffermano il valore della relazione, e dell’azione gratuita.

    Grazie per questa testimonianza.

  6. incredibile questa esperienza… ci vorrebbe anche qui a trento… anzi… che aspettiamo a farlo???

  7. Ciao Valentina,
    ho letto su Repubblica un articolo apparso alcuni giorni or sono, che parlava di ciò che fate in Austria e trovo che sia fantastico, meraviglioso, se ti è possibile vorrei avere notizie più dettagliate su come poter attuare una simile iniziativa anche in Italia, a Roma, quali sono i passi da fare.
    Siamo tutti consapevoli che la situazione economica è sempre più precaria per molte persone e non sarebbe una cattiva idea essere di aiuto a chi è in difficoltà e nello stesso tempo reciclare oggetti ed altro ancora semi nuovi e funzionanti.
    Aspetto notizie in merito.
    un super salutone
    Patrizia

  8. ciao patrizia,
    grazie del tuo entusiasmo da parte di tutto il kostnix. se vuoi, il 5 gennaio a vicenza all’assemblea del presidio no dal molin io e altre persone del kn faremo un intervento spiegando le prinicpali difficoltà nell’aprire un kostnix e raccontando la nostra esperienza austriaca. lo so che da roma è lontano, ma non si sa mai…altrimenti puoi scrivere alla mail del kn che trovi sul sito …
    mi preme sottolineare una cosa:… con la situazione economica di oggi il kn ha poco a che fare, o meglio… forse la crisi economica di oggi è solo la chiara ed evidente prova che il sistema capitalistico non funziona, cosa che il kn sostiene da sempre. noi non vogliamo essere d’aiuto a chi è in difficoltà, noi vogliamo cambiare qualcosa nel sistema consumistico, nelle mentalità che ci è stata inculcata. I contatti sociali e le discussioni vertono ormai soprattutto su ciò che abbiamo o che vorremmo possedere, la gente inseguendo moda e progresso si distacca sempre più dai propri bisogni reali … il kn è un’alternativa a questo!

  9. Ciao Valentina,
    grazie per avermi risposto in maniera così celere, mi spiace moltissimo, ma purtroppo non potrò esserci a vicenza, perchè sono in partenza per il kenya e torno il 6 gennaio, andiamo a realizzare una casa per una famiglia del luogo.
    In ogni caso l’esistenza di sempre più negozi come il Kn non può che giovare a un sistema capitalistico come il nostro che verte esclusivamente sul consumismo e sull’apparire…ed è fatto di tanti tanti sprechi.
    Ho provato a collegarmi al sito ma non riesco ad inviare la mail http://umsonstladen.lnxnt.org/innsbruck/italiano/index.php?
    page=contact&insert=TRUE
    Grazie ancora..:-)
    Patrizia

  10. ciao patrizia,
    allora scrivi a
    kostnix@catbull.com
    a presto,
    valentina

  11. un’iniziativa veramente lodevole ma tra la cessione fine a se stessa e quella finalizzata ad un continuo riproporsi di un beneficio avete mai dato uno sguardo al sito di persoperperso.com che unisce in un unica soluzione riciclo e risparmio senza confronti?
    Un abbraccio Tania

  12. alessandro zilio

    ciao valentina,

    vorremmo portare avanti una esperienza tipo la vostra a bassano del grappa.
    per alcuni accorgimenti tecnici e suggerimenti vorrei scriverti personalmente.
    posso usare l’indirizzo kostnix@catbull.com?

    grazie mille

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