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” IL GATTO IN TASCA “
all’Auditoruim, in prima nazionale, il genio teatrale di Feyadeau

gatto-in-tasca.jpgDebutta questa sera,A�in prima nazionale,A�giovedA� 12 aprile all’Auditorium S. ChiaraA�la nuova produzione della Contrada-Teatro Stabile di Trieste: si tratta de “Il gatto in tasca“, riadattamento a cura di Roberto Lerici dell’omonima opera di Georges Feydeau. Lo spettacolo, che effettuerA� quest’anno una breve tournA�e “di rodaggio” concludendosi al Teatro Cristallo di Trieste il prossimo 2 maggio, sarA� una delle produzioni principali che la Contrada porterA� in tournA�e in tutta Italia nella Stagione 2007/2008.
Chat en poche a�� “Il gatto in tasca” nella traduzione italiana a�� A? il secondo vaudeville di Feydeau, scritto a ventisei anni e rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1888. Nella loro casa di campagna, Monsieur Pacarel e la moglie Marta ospitano due amici di famiglia: il dottor Obitor e la consorte Amandina.A�Pacarel, incolto quanto simpatico padrone di casa, arricchitosi con la fabbricazione di zucchero per diabetici, si mette in testa di dare lustro alla famiglia facendo rappresentare al famoso Teatro dell’OpA�ra di Parigi un “Faust” che la figlia, sedicente scrittrice, ha da poco composto.
Per riuscire nel suo intento, Pacarel ordisce un fantasioso ricatto: poichA� il Teatro dell’OpA�ra sta cercando di scritturare il tenore piA? famoso del momento, egli intende anticipare questa mossa ingaggiando personalmente l’artista; sarA� in cambio di quest’ultimo che chiederA� all’OpA�ra di rappresentare il lavoro della figlia. Ma non si deve mai comprare a scatola chiusa (in francese, per l’appunto, “chat en poche”): ad arrivare infatti in casa Pacarel, per una serie di incredibili equivoci, non sarA� il celebre tenore, bensA� un giovanotto che porterA� grande scompiglio sia nella famiglia di Pacarel che in quella di Obitor.
Nel susseguirsi di dialoghi serrati, esilaranti malintesi, vertiginosi colpi di scena e deliziose situazioni comiche, costruite con la consueta precisione di un matematico, si rivela tutto il genio di Feydeu.
Il teatro di Georges Feydeu (1862-1921) si colloca nella grande tradizione della farsa francese inventata da MoliA?re e Beaumarchais. Considerato il padre del vaudeville d’oltralpe, Feydeau amalgama nelle sue opere il ritratto della societA� di fine Ottocento con i meccanismi della comicitA�, regolati alla perfezione come gli ingranaggi di un orologio. Da questa combinazione scaturisce con un ritmo indiavolato un movimento continuo di situazioni paradossali, di peripezie che rasentano l’assurdo scatenando una valanga di risate. Osannato dai contemporanei e dai successori come un “matematico del teatro”, un “ingegnere della scena”, Feydeu inventa, combina, costruisce e rimonta una macchina ad orologeria, dove tutti gli ingranaggi, per quanto complicati e paradossali, funzionano alla perfezione nel grande gioco della comicitA� scenica.

Straordinari protagonisti de “Il gatto in tasca” sono Antonio Salines e Ariella Reggio, con la partecipazione speciale di Gianluca Guidi.

INFO:
“Il gatto in tasca” debutta in prima nazionale giovedA� 12 aprile alle ore 20.30 al Teatro Auditorium di Trento, per la Stagione di Prosa del Centro Servizi Culturali Santa Chiara. Lo spettacolo replica venerdA� 13 e sabato 14 aprile alle 20.30 e domenica 15 alle 16.00.
Dopo il debutto nel capoluogo del Trentino, “Il gatto in tasca” sarA� in scena nel Friuli Venezia Giulia: lunedA� 16 e martedA� 17 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, mercoledA� 18 al Teatro Comunale di Monfalcone e da venerdA� 20 aprile a mercoledA� 2 maggio al Teatro Cristallo di Trieste, come ultimo spettacolo in abbonamento per la Stagione di Prosa della Contrada.

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