GiovedA� 7 ottobre alle ore 18.00 presso l’Enolibreria da Jurka si tine un aperitivo solidale con la presentazione della mostra artistica Maya “Coscienza collettiva” realizzata dal collettivo di pittori maya del Chiapas. SarA� presente l’artista Maya El Mayoral.
El Mayoral alias JosA? Osbaldo GarcA�a MuA�oz A? un Maya Mam, un artista i cui interessi sono principalmente diretti all’arte visiva. Nasce il 1 gennaio 1974 ad UniA?n JuA?rez, Chiapas sulla costa al confine tra Messico e Guatemala. Il suo lavoro parte dal Naturale Simbolismo della cosmologia maya, passando per l’Utopia Surrealistica, al Costruttivismo GeomA�trico, pianificando la complessa la realtA� umana dalla sua prospettiva che lo trasforma in critico della sua propria realtA�. Secondo lui, la pittura piA? di un’integrazione pragmatica tra colori ed aspetto, A? un processo originato dai fantasmi dello spirito umano che hanno bisogno di rivelarsi. Ogni elemento nei suoi lavori A? la rappresentazione di un pezzo della vita intima e personale. Dipingere per lui, vuole dire muoversi dal materiale al potere di una forza che nessuno A? capace a controllare. Di conseguenza l’atto di dipingere A? come un suicidio ed assassino della realtA�.
Durante il percorso di questo artista, nato nel cuore del vulcano TacanA?, il suo pensiero A? sempre stato che l’aspetto piA? importante di essere un artista A? il coraggio di mettersi in gioco ogni giorno:
“Nulla A? ancora detto – ci dice- Ogni conoscenza acquisita A? solamente la parte di riferimento che permette a noi di interrogarci, e che, concepito erroneamente, impedisce alla sensibilitA� umana di imparare con l’esperienza. La Scienza A? solamente un modo di misurare la distanza che accade tra l’uomo e la VeritA�, imparare a scoprire cose nuove e non a trasformarsi in un essere impassibile che accetta modo ortodosso e cieco i parametri de ‘la tradizione’ “.
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Nonostante sia autodidatta, il suo lavoro A? il risultato di molti anni di sperimentazione e ricerca di tecnologie personali (abilitA�) con l’intenzione di offrire qualche cosa diverso dal mondo dell’arte visiva. Siccome crede che
Il pittore non deve trasformarsi in un semplice riproduttore di belle cose, o di un ritrattista per riempire gli spazi vuoti dei muri degli uffici o gli alberghi. Definitivamente no – (afferma in un modo categorico -. Il pittore, l’artista in termini generali (fini) A? un testimone che accusa o che rappresenta la sua contemporaneitA�, lo specchio intrinseco della bellezza e l’orrore; lui A? colui che qualcuno definisce matto perchA� gli piace spogliarsi e guardare senza pregiudizi il suo interno; l’artista A? l’esempio del male e bene di un’epoca, un dolore quieto che soffoca ed esplode lento ed efusivamente nei sensi di uno spettatore che, vergognoso, furioso o ilare, darA� testimonianza di sA� stesso.
Osbaldo Garcia, ha studiato senza terminare legge e comunicazione; ha assistito a corsi di creazione letteraria, di formazione politica e comando, cosA� come corsi per insegnanti bilingue e di lettura e scrittura maya; ha partecipato a riunioni di scrittori e creatori visivi, oltre ad aver pubblicato racconti e poesie in antologie di scrittori maya.
Attualmente studia Antropologia Sociale ed un dottorato in Creazione Letteraria nel Centro Statale di Arte, Lingue e Letteratura Indigena (CELALI) e promuove corsi di Sensibilizzazione Artistica a bambini e giovani, avendo lavorato come promotore indipendente e culturale nella sua comunitA�. Similmente, si occupa della ricompilazione della memoria del suo comune e del suo popolo maya Mam in particolare, perche come dice lui stesso sfortunatamente si conosce molto poco.