Approda a Milano, al Festival Sguardi Altrove 2012, il documentario sulle centrali idroelettriche del Trentino prodotto dallo Spazio Off di Trento, in coproduzione con Kr Movie e Provincia Autonoma di Trento. Dopo la premiA?re al Film Festival della Montagna di Trento dello scorso maggio e diverse apparizioni in festival di cinema e documentari in tutta Italia, ‘Gli Uomini della Luce‘ A? stato selezionato nel programma di uno dei piA? important festival di cinema indipendente in Italia. a�?Sguardi Altrovea�� A? giunto infatti alla sua diciannovesima edizione ed A? rivolto specialmente alla regia femminile. Il festival si articola in tre sezioni competitive – Nuovi Sguardi (concorso internazionale lungometraggi), Sguardi (s)confinati (concorso cinema italiano), Le Donne Raccontano (concorso internazionale documentari) – e in numerose sezioni non competitive, tra cui Sguardi Incrociati, dedicata al documentario e al cortometraggio italiano e Conflitti: set di guerra, che documenta le situazioni di conflitto nel mondo.
Il documentario di Katia Bernardi verrA� proiettato martedA� 6 marzo 2012 alle ore 19,30 alla Fabbrica del Vapore di Milano.
GLI UOMINI DELLA LUCE
Negli anni ’50 le piA? grandi opere di ingegneria industriale e alcuni dei piA? famosi registi italiani si incontrano per un appuntamento con la storia in cima alle montagne e lungo i fiumi del Trentino. Sullo sfondo della costruzione dei grandi impianti idroelettrici, gli a�?uomini della lucea��, ovvero chi stava creando la monumentale impresa di quelle centrali, diventano protagonisti del lavoro di altri a�?uomini della lucea��, i registi e i cineoperatori pronti a immortalare quel momento storico in quei luoghi.
Il film documentario ‘Gli uomini della luce. Storie di centrali idroelettriche in Trentino’ attraversa oltre mezzo secolo di storia insieme ai testimoni che hanno vissuto in prima persona l’impresa umana e ingegneristica della costruzione delle centrali idroelettriche, protagonisti al tempo stesso dei documentari girati all’epoca da registi come Ermanno Olmi, Dino Risi e Angio Zane. Dopo piA? di cinquanta��anni, quei protagonisti tornano oggi tra le dighe e le centrali che hanno contribuito a costruire e sui luoghi stessi delle produzioni cinematografiche lA� ambientate e di cui divennero accidentali attori. Le voci di Pierino Mantovani, Franco Giovannini, Catullo Buratti, Antonio Bugna e Giuseppe Buratti si incontrano con il racconto per immagini fatto dai film da��epoca e d’archivio, in un viaggio nella memoria tra energia, lavoro, ambiente e cinema.