La rapida fusione dei ghiacciai avvenuta negli ultimi decenni è una delle conseguenze più rilevanti del riscaldamento climatico in corso. Il fenomeno è sotto gli occhi di tanti frequentatori della montagna. La mostra fotografica Ghiacciai in Serra, aperta da lunedì 13 a domenica 19 novembre 2006 presso la Casa della SAT, mette a confronto le immagini di alcuni fra i più grandi ghiacciai delle Alpi attuali e del passato, con lo scopo di evidenziare lo straordinario ritiro avvenuto in poche decine di anni. Dai ghiacciai francesi della Mer de Glace e del Monte Bianco a quelli italiani dell’Adamello e di Solda, dallo Schneeferner tedesco al Morteratsch in Svizzera, tutti i ghiacciai alpini hanno subito una rapida e drastica riduzione. Le straordinarie fotografie esposte documentano questo fenomeno. La mostra, per la prima volta in Italia, è stata arricchita con una sezione dedicata alle immagini dei ghiacciai trentini e con l’esposizione dell’attrezzatura utilizzata nelle ricerche glaciologiche. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Campagna Europea sui Cambiamenti Climatici ed è stata organizzata dal Centro di Informazione sull’Unione Europea dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige “Europedirect”, dalla Società degli Alpinisti Tridentini e dal Museo Tridentino di Scienze Naturali. Nell’ambito delle iniziative collegate alla mostra Ghiacciai in Serra, giovedì 16 novembre alle ore 20.30 presso l’Aula Magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali si terrà la conferenza Antartide, terra di scienza e riserva naturale. Relatore il prof. Carlo Baroni dell’Università di Pisa che illustrerà le più importanti ricerche svolte dagli italiani nel continente bianco, nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Le ricerche nel continente più remoto e freddo del nostro pianeta rivelano la storia dei cambiamenti ambientali che hanno caratterizzato il passato della Terra e forniscono le chiavi di lettura per conoscere il futuro. Il prof. Carlo Baroni, “veterano” delle ricerche italiane in Antartide, ha partecipato a numerose spedizioni nel continente bianco. Svolge ricerche sulla ricostruzione della storia glaciale e ambientale della Terra Vittoria, la regione antartica dove si trova una delle basi scientifiche italiane.