Gran finale con i fuochi artificiali di S. Vigilio martedA� 26 giugno 2012 ore 23.00. Postazione di lancio fuochi, Maso Mirabel (ex Cava Italcementi). A? possibile ammirare lo spettacolo, non solo dalle rive della��Adige, sempre prese da��assalto, ma anche dalla collina di Trento.
La tradizione dei fuochi da��artificio, di cui si trova documentazione giA� nel XVI secolo, era profondamente radicata nella popolazione trentina e continua a rappresentare un momento di forte richiamo nel contesto delle Feste Vigiliane.
Due consoli del Comune di Trento venivano incaricati della��allestimento dei fuochi. Essi provvedevano a trovare i maestri artificieri ed assistevano alle prove generali. Per la��occasione veniva costruita una a�?macchina per fuochia�? e si allestiva una ricca scenografia, che cambiava di anno in anno.
GiA� alla fine del Seicento, queste macchine offrivano uno spettacolo pirotecnico davvero imponente, supportato, come si legge in una cronaca del tempo, a�?da 40 paia di razzi, 1450 girandole, 100 razzi da sparare in alto e 12 grandi ruotea�?.
Ai fuochi si dava moltissima importanza perchA� era credenza comune che questi fossero molto graditi a S. Vigilio. Infatti, quando si pensA? di allestire uno spettacolo analogo per festeggiare la nascita del Re di Roma, nel 1811, non se ne fece nulla perchA� la pioggia impedA� la��esplosione dei fuochi. E la vox populi sentenziA?: “San Vigilio vuole i fuochi solo in onor suo“.
basta scassare le scatole coi fuochi per un’ ora caxxo , sono cose da ignoranti sottosviluppati