contina il progetto IL FRONTE DI FRONTE alla proloco Prade Cicona Zortea, per ricordare e rivivere la memoria della Grande Guerra
La Pro Loco Prade Cicona Zortea (Valle del Vanoi-Comune di Canal San Bovo), si A? posta la domanda di come presentare un percorso da��idee, originale, in vista della��attenzione che coinvolgerA� i nostri paesi con gli innumerevoli eventi che si realizzeranno con i percorsi di memoria nella��anniversario della Grande Guerra.
Il progetto nasce dalla consapevolezza del rischio che la memoria della Grande Guerra, venga dispersa, dimenticata dalle nuove generazioni, e con essa un momento significativo della storia dei nostri paesi. Le varie iniziative sono state illustrate oggi a Trento nella��ambito della piattaforma di Comunicazione a�?Cultura Informaa�? da Marco Felici ed Elena Corona, rispettivamente presidente e vicepresidente della Pro Loco, da Adone Bettega, ricercatore storico e dalla regista Lucia Zanettin.
Convinti che lo sviluppo di un territorio passi attraverso la sua capacitA� di avere una identitA� culturale che lo identifichi per la sua peculiaritA� a�� ha spiegato Marco Felici – A�abbiamo attivato nella nostra proposta, una serie di eventi con il logo Cicona Fumetto, che fanno di questa forma di comunicazione, il mondo del comics, il veicolo trainante di proposte particolari rivolte ai giovani, alle famiglie, al turista.
Questa intuizione si A? rilevata vincente per il passato, grazie a laboratori, mostre, incontri con autori, concorsi, che hanno coinvolto sia il turista alla ricerca delle particolaritA� del territorio, che le persone che vivono e lavorano nei nostri paesi.
Consapevoli che il punto di forza di una proposta culturale sia la��attivazione del territorio abbiamo strutturato un percorso dal titolo a�?Il Fronte di Frontea�?, che attraverso
diversi prodotti quali: Film/Documentario che ripercorre alcuni momenti significativi della vita dei paesi della Valle del Vanoi durante il periodo bellico, laboratori di illustrazione e fumetto che aiuteranno i ragazzi a raccontare la tragedia della guerra e come loro la vivono, una graphic novel, mostre di fumetto tematiche, realizzate da vari fumettisti nazionali, con uno sguardo particolare ai fatti svoltosi nel nostro territorio ed uno sguardo a quello che A? successo nel mondo durante la Prima Guerra, mostre fotografiche dei luoghi del conflitto visti con un obbiettivo diverso, visite guidate nei siti piA? importanti dei due Fronti posti a poche decine di metri uno dalla��altro, tutto questo ci permetterA�, crediamo, di raccontare la Grande Guerra in modo particolare.
Un percorso, un preciso modello di proposta attenta a coniugare la tradizione con la��attualitA�, che si pone piA? obiettivi: prioritariamente la promozione di questo insieme di comunitA� capaci di proporre appuntamenti e occasioni da��incontro, che non sfigurano per la loro ricercatezza e peculiaretA�.
Secondo far conoscere e portare nelle Valle di Primiero e Vanoi persone, giovani ed artisti, che non avrebbero avuto altre opportunitA� di conoscerla.
Il fumetto e le sue mille forme di espressione assieme alle altre proposte del progetto, permetterA� a questo piccolo segmento da��Italia di proporre delle riflessioni per niente banali rispetto alla tragedia della Guerra, alle sue implicazione, al ruolo delle persone.
Il progetto il Fronte di Fronte seguirA� quello che A? stato la��arco temporale di coinvolgimento del Trentino Alto Adige negli eventi della Grande Guerra. SvilupperA� percorsi particolari, con attenzione alla realtA� locale in una visione globale di un conflitto che coinvolse per la prima volta il mondo intero.
Andremo a raccontare la guerra vista da chi rimaneva nel territorio, parleremo del coraggio nella gestione della quotidianitA� e della conservazione della memoria. Racconteremo la difesa delle tradizioni e la protezione degli affetti; di chi rimaneva a casa, con il fronte non alle spalle, quindi in fuga, ma di fronte, spettatore non passivo della tragedia che si stava proponendo.
Particolare attenzione verrA� prestata alla narrazione in maniera didattica dei fatti salienti della prima guerra mondiale (mostra fumetti con particolare attenzione al mondo scolastico).
Dal punto di vista delle caratteristiche, il progetto proporrA�, per tutta la durata degli eventi legati alla memoria una graphic novel dove la Grande Guerra sarA� raccontata in modo particolare tra percorsi storici e testimonianze.
Verranno proposte inoltre, mostre, e un documentario video che esplorerA� il vissuto sia di chi venne deportato, che di coloro che per forza maggiore dovettero rimanere nelle Valli di Primiero del Vanoi della Valsugana e del Tesino. Escursioni guidate attraverso i siti piA? significativi della Grande guerra.
Il progetto in questione si propone come spunto di riflessione verso una Pace tra i popoli, dove il dialogo sia la��unico modo per dirimere ogni volontA� di sopraffazione sia essa legata a problemi economici, etnici o culturali.
Il progetto conta sul coinvolgimento di esperti e professionisti sia nel campo della ricerca sia della comunicazione quali: Adone Bettega, Lucia Zanettin, Santo De Dorigo, Davide Casadio, Fulvio Bona, Teresa Rattin, Paolo Cossi, Vincenzo Bottecchia, HAZARD EDIZIONI di Milano, Fondazione Franco Fossati Monza, WOW Spazio Fumetto MILANO – Museo del fumetto della��illustrazione e della��immagine animata e Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Gruppo Alpini di Caoria, Museo della Guerra di Caoria, Coro Vanoi e Coro Pever Montan.
Il progetto A? stato realizzato grazie al contributo di: Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/SA?dtirol, Provincia Autonoma di Trento, ComunitA� di Valle di Primiero, Comune di Canal San Bovo, A.P.T. San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, Bim Brenta e Cassa Centrale delle Cassse Rurali Trentine.
Cenni Storici
a cura di Adone Bettega
Alla��alba del 24 maggio 1915, un colpo di cannone sparato dalla fortezza italiana situata sul monte Verena, decretA? la��inizio del conflitto fra il vetusto impero danubiano ed il giovane regno da��Italia.
Per la prima volta nella storia bellica, uomini in armi si trovarono a combattere tra ghiacci e
rocce quasi inaccessibili, alla��incirca lungo quello che alla��epoca era il confine fra i due Paesi,
sino a qualche mese prima alleati. Ritenuto indifendibile dallo Stato Maggiore Asburgico, che ordinA? lo schieramento delle proprie unitA� sul Lagorai, il Vanoi si trovA? nel mezzo di una sanguinosa lotta.
Una guerra giunta improvvisamente a guastare il quieto vivere di una��appartata comunitA� di montagna, giA� duramente provata da un anno di battaglie combattute dai propri figli con la divisa imperiale sui lontani fronti orientali.
Per quasi trenta mesi, le montagne del Vanoi ed i piccoli villaggi si trasformarono in una��enorme piazza da��armi, con migliaia di soldati impegnati ad edificare baraccamenti, strade, trincee, gallerie, teleferiche e postazioni da��artiglieria. Sostanzialmente indisturbate nel primo anno di guerra, le truppe italiane ebbero buon gioco nella��occupare la vallata sino a Pralongo ma Caoria, rimasta per mesi fra le rispettive linee difensive, pagA? un tributo pesantissimo subendo la completa evacuazione.
Diversamente, alla popolazione degli altri centri fu concesso dalle autoritA� militari italiane di rimanere anche se la��approssimarsi della Strafexpedition nella primavera del 1916 ne causA? il temporaneo sfollamento. Mitterndorf, Braunau, Katzenau, Cervo, Montevarchi e Novi Ligure, sono solamente alcuni dei nomi rimasti nel ricordo di tutti coloro i quali furono evacuati in luoghi lontani, sconosciuti ed insalubri. Al loro ritorno essi non trovarono altro che rovine, case depredate, campi da dissodare, boschi devastati. In questo contesto di grande incertezza Prade e Zortea, pur evacuate per alcuni mesi, poterono godere di una relativa calma e durante la��intero periodo di occupazione italiana, come in ogni retrovia del fronte, la vita proseguA� scandita dai ritmi dettati dalle necessitA� di una pacifica convivenza.
A tal proposito particolarmente interessanti sono il diario di Don Carmine Cortese, cappellano del battaglione alpini Val Natisone, ed i ricordi della��allora bambina Elena Loss, testimone della costruzione della strada da��arroccamento della Valsorda da parte dei fanti del 49A� reggimento. Della guerra, quella combattuta, a Prade e Zortea giunse solamente la��eco, anche se nella��estate del 1916 in Vanoi quello che fino allora era stato un conflitto di posizione si trasformA? in una sanguinosa contesa e lungo la catena del Lagorai, fra italiani e truppe della duplice monarchia, fu ingaggiata una lotta feroce per il possesso dei monti Cauriol, Cardinal, Busa Alta e Cece.
Migliaia di giovani vite furono sacrificate per il possesso di uno sperone roccioso o per la conquista di uno stretto giogo, tutto ciA? senza particolari risultati. Le sorti del conflitto sarebbero state decise altrove. Nel 1918, dopo la vittoria conseguita a Caporetto nella��ottobre della��anno precedente, ed ottenuta grazie alla��apporto della��alleato tedesco, le armate asburgiche sembrarono in grado di riaffermare definitivamente il loro predominio sullo a�?storico nemicoa�?.
In Vanoi la��intervento delle regie artiglierie posizionate negli stoli del Totoga riuscA� a stento a rallentare la spinta offensiva della 9^ brigata da montagna lanciata alla conquista di Feltre e a Canal San Bovo si vissero momenti di vero terrore. La chiesa stessa fu colpita dalle cannonate italiane. La ridente vallata ritornA? austriaca il tempo sufficiente per rivivere gli arcaici splendori di una casa regnante ormai alla fine. Si trattA? di un lungo anno di fame e miseria concluso con la vittoria delle truppe della��intesa sul Piave e sul Grappa e con la��ingresso delle unitA� della 4A? armata italiana in Vanoi, nel novembre del 1918.
Una dolorosa sorpresa sarebbe stata tuttavia riservata a quanti finalmente avrebbero avuto il diritto di esultare per la fine della guerra: il trasferimento coatto degli ex combattenti asburgici ad Isernia, tutto questo quando la loro opera sarebbe stata piA? che necessaria in patria. Un altro mese di ristrettezze e fame da aggiungere ai lunghi anni del conflitto. Nel tragico contesto della Grande guerra la collettivitA� del Vanoi sopportA? un destino particolarmente amaro, con famiglie separate e disperse in mezzo mondo ed una guerra combattuta sulla porta di casa.
di Adone Bettega
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Il Film
a�?Il Fronte di Frontea�? vuole essere un omaggio alle piccole storie dimenticate.
Spesso quando si guarda alla�� immane tragedia che A? stata la prima guerra mondiale, si A? travolti dal grande numero dei morti e si perde di vista il fatto che essi erano uomini, con un volto, con i loro affetti. Spesso si A�dimentica che insieme a loro hanno sofferto il peso delle altrui decisioni anche i loro familiari.
a�?Il Fronte di Fronte a�? vuole appunto ricordare tutti quelli A�che hanno vissuto quegli eventi, prendendo spunto dalle piccole grandi storie di una valle trentina, coinvolta nel conflitto.
Episodi a volte dimenticati, vissuti da genti semplici, oscurati dai grandi avvenimenti bellici, ma rappresentativi della��universalitA� della tragedia.
Curato negli aspetti storici dai consulenti Adone Bettega e Santo De Dorigo, facenti parte della SocietA� Storica per la Guerra Bianca, il film, girato nei luoghiA�dove essa si A? svolta, ne raccoglie le tracce e diventa occasione per far rivivere questi racconti.
a�?Il Fronte di Frontea�? A?, dunque, divenuto una��opera collettiva della Valle del Vanoi, i cui abitanti hanno fattivamente collaborato alla A�realizzazione. Il Coro del VanoiA�ha fornito brani diA�grande emozione.A�Il coro femminile Pever Montan si A? impegnato nel recupero di una canzone (il cui testo era stato miracolosamente conservato dal Gruppo Ana di Caoria), che oggi diventa colonna sonora privilegiata del video.
Lontano, quindi, da ogni retorica, a�?Il Fronte di Frontea�? A? un omaggio a quella operosa gente di frontiera: la��unica sua bandiera A�A? uno straccio bianco, sventolato da una bambina in fuga.
a�?Il Fronte di Frontea�? A? una produzione della Pro Loco Prade Cicona Zortea, scritto e diretto da Lucia Zanettin.
La mostra a�?Il Fronte di Frontea�?
Realizzata da Hazard Edizioni A? un progetto pluriennale promosso e ideato dalla a�?Pro Loco Prade Cicona Zorteaa�? e a�?Cicona Fumettoa�?, vuole evidenziare la dimensione il coinvolgimento e la sofferenza che i conflitti infliggono alle popolazioni inermi attraverso le privazioni, le perdite e gli allontanamenti dai propri luoghi ed affetti.
Dal progetto a�?Il Fronte di Frontea�? prendono vita e forma la graphic novel di Paolo Cossi a�?1914, io mi rifiuto!a�?, dal titolo evidentemente pacifista, ed una parte piA? documentale e iconografica sotto forma di mostra relativa ai fatti, i personaggi, i luoghi e la Storia della Grande Guerra, senza tralasciare il Trentino e le Valli di Primiero e Vanoi che sono parte integrante di quella triste pagina di storia.
Tutto A? raccontato attraverso illustrazioni, vignette satiriche, manifesti, disegni e fumetti, pubblicati dai giornali, le riviste e i periodici della��epoca qualiA� a�?Il Corriere dei Piccolia�?, a�?Numeroa�?, a�?La��asinoa�?, famoso giornale di satira politica o a�?La Tradottaa�? (settimanale della 3A� armata), a�?La Trinceaa�?, a�?La Ghirbaa�? e tanti altri giornali di trincea cosA� chiamati perchA� destinati ai soldati al fronte; per realizzarli erano stati mobilitati gli artisti piA? importanti della��epoca, come Antonio Rubino, Attilio Mussino, Umberto Brunelleschi, Giuseppe Mazzoni ed Enrico Sacchetti.
Particolare attenzione A? stata data alla narrazione in forma didattica dei fatti salienti e dei luoghi scenario della Prima Guerra Mondiale ed una�� appendice finale in cui mostriamo come alcuni grandi maestri del fumetto come Pratt, Battaglia, Toppi, Micheluzzi, Tacconi, Shulz ed altri hanno raccontato per immagini alcuni momenti della Grande Guerra.
1914 Io mi rifiuto
di Paolo Cossi
Autore: Paolo Cossi
Titolo: 1914, io mi rifiuto!
Formato: cm 17×24
Pagine: 90 a colori
Legatura: Brossura cucito
Copertina: a colori con alette
Prezzo: 10,00 a��
ISBN: 9 78-88-7502-123
a�?il Fronte di Frontea�?
presenta a�?1914, io mi rifiuto!a�?
realizzato da Hazard Edizioni e Pro Loco Prade Cicona Zortea
La storia inizia a Berlino nel 1932. Ci troviamo al a�?Anti-Kriegsmuseuma�?, il famoso Museo contro la guerra, fondato da Ernst Friedrich.
Nicolaj, il protagonista, A? in visita al museo, tra le foto in mostra dei soldati sfigurati durante la Grande Guerra, egli riconosce un soldato: Franz Damman, disegnatore impegnato sul fronte della battaglia in Galizia allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nicolaj si ricorda di lui, perchA� lo aveva incontrato personalmente proprio in Galizia durante il conflitto.
E cosA� comincia un toccante e struggente racconti in flashback.
Il soldato, entrato in confidenza, racconta a Nicolaj la sua vita e spiega le peripezie che sta vivendo la moglie. Questa��ultima, nata a Caoria Valle del Vanoi Trentino, scrive nelle lettere al marito dei tristi episodi sulla deportazuoje nel campo profughi di Mitterdorf Austria, allo stesso tempo, racconta della deportazione di una sua cugina, per mano della��esercito italiano, nei campi profughi di Manduria Italia.
Ne escono stralci di racconti sulla guerra fissata dai civili, e soprattutto sulla difficile situazione di quello che A? stato il destino dei piccoli paesi di confine.
La guerra intanto scandisce i suoi rintocchi anno per anno, riportando il racconto alla realtA� del massacro mondiale.
Questa bellissima graphic novel risulta quindi un racconto, che dal pensiero pacifista di Friedrich (da qui il titolo a�?1914 Io mi rifiutoa�?), porta a riflettere, da nuove e diverse prospettive, sulla guerra e i suoi errori.
PER INFO
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Mail ufficiale
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Grafica
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Curatrice volume e mostra
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