Questa sera a Trento si conclude “Anfiteatro Live“, il tour di Francesco Guccini che dopo numerose date lungo tutto lo stivale si concede una pausa per lasciare spazio ad una fase creativa per poi riprendere i concerti live tra circa un anno.
Al PalaTrento, venerdì 7 dicembre, eseguirà una scaletta di 19 brani, quelli storici: Canzone per un’amica, l’isola non trovata, Noi non ci saremo, Signora Bovary, Eskimo, Auschwitz, Dio è morto, la locomotiva e alcuni best come Quello che non, Farewell, Vorrei, Cirano e altri, aquesti si aggiungerà un brano ancora inedito, ma eseguito fino ad oggi solo in concerto, tratto da una poesia sulla resistenza di un’autore bolognese Ë?Su in collinaË?.
Sul palco i suoi musicisti di sempre, Juan Carlos Ë?FlacoË? Biondini, Ellade Bandini, Vince Tempera, Roberto Manuzzi, Antonio Marangolo, Pierluigi Mingotti.
Ë?Anfiteatro LiveË? è il titolo di un disco dal vivo e di un DVD di Francesco Guccini usciti contemporaneamente il 30 settembre 2005. Entrambi sono rispettivamente l’unico vero album live ed il primo dvd ufficiale di Francesco.
Per il Maestro di Pavana i dischi dal vivo non sono una novità : se una sua Ë?Live CollectionË? era uscita nel 1998, poco meno di dieci anni prima era uscito Ë?…quasi come Dumas…Ë?, e prima ancora erano stati pubblicati il doppio Ë?Fra la via Emilia e il WestË? (1984) e Ë?Album ConcertoË? (con i Nomadi 1979) – ma anche Ë?Opera buffaË? (1973) nasceva come elaborazione in studio di registrazioni effettuate dal vivo al “Folk Studio” di Roma e all’Osteria delle Dame di Bologna.
Ë?Anfiteatro LiveË? registrato dal vivo a Cagliari il 4 settembre del 2004, è un ghiotto boccone per i fan e gli estimatori di Guccini, in esso sono contenute alcune tra le più belle canzoni del suo vasto repertorio, fino ad ora mai rese disponibili su disco in registrazioni dal vivo: Ë?Una canzoneË?, Ë?OdysseusË?, Ë?Cristoforo ColomboË?, Ë?La ziattaË?, Ë?Certo non saiË?, Ë?Shomér ma mi-llailah?Ë?, Ë?Canzone per il CheË? e Ë?Piazza AlimondaË?. Novanta minuti di musica, 17 canzoni, un ricco libretto con tutti i testi dei brani, fanno di Ë?Anfiteatro LiveË? un’ opera imperdibile anche per i collezionisti.
E’ invece un’assoluta novità , non solo per il pubblico ma anche per Francesco, la pubblicazione di un DVD. Ë?Anfiteatro LiveË? è l’esordio di Guccini in questo formato e documenta integralmente lo stesso concerto riprodotto sul doppio CD omonimo, ma offre anche – come è uso nei video dischetti digitali – qualche gustoso contenuto supplementare.
Disco e Dvd Ë?Anfiteatro LiveË? sono complementari, ed entrambi troveranno sicuramente il proprio posto nella collezione di tutti coloro che considerano Francesco Guccini un artista che, nel suo itinerario espressivo, ha fornito un contributo importante alla storia della canzone italiana.
per maggiori informazioni su orari e spettacoli visita: www.centrosantachiara.it
guccini è il migliore..io a trento ci sarò perl la chiusura del suo tour…grande guccio
guccini è il migliore ..io a trento ci sarò per la chiusura del tour anfiteatro live…grande guccio
io sono di empoli, in provincia di firenze… a bari, per sentirlo cantare, ho fatto un incidente in macchina…ora non me lo perdo per nulla al mondo..
ho visto il concerto, come al solito francesco riesce a trasmettere emozioni forti. Francesco sei grande
Anch’io ho visto il concerto di Guccini e, nonostante alcune bellissime canzoni che solo un poeta come lui sa sfornare, sono ancora nauseato dalla puzza di naftalina che ho sentito ieri sera… Hanno tirato fuori dagli armadi degli eskimo, con dentro chi li indossava, che non venivano rispolverati da minimo trent’anni. E vedere ormai la “meglio gioventù” con i capelli bianchi e il pugno chiuso in aria al suono della “locomotiva”, è stata una nota di pura ironia in un clima anacronistico che si perde come un vino che, inesorabilmente, sa sempre più di aceto.
Non ho sentito puzza di naftalina.Ho visto il calore e gli occhi belli di tanti giovani. Ho visto un po’ di nostalgia sulla faccia dei cinquantenni. Non hanno alzato il pugno ma la schiena l’avevano ancora bella dritta. Come quella di Francesco.
Questo non vuole essere un commento negativo ad un concerto al quale per altro non ho nemmeno assistito,nè vi può essere da parte mia alcuna animosità nei confronti di questo artista,però se corrispondono al vero alcune affermazioni lette sul quotidiano “Il trentino” l’8 dicembre scorso,resto a dir poco allibito del livello culturale ed intelettuale delle stesse.Definire l’opera “Tristan und Isolde” di Richard Wagner una “sofferenza atroce ed uno spettacolo allucinante oltretutto cantato in tedesco”non può passare come una qualsiasi battuta umoristica,comprensibile se riferita semmai solo al carattere mondano di una prima scaligera a prescindere però da ciò che vi si rappresenta.Diversamente una simile uscita configura a mio avviso una grave responsabilità intellettuale soprattutto nei confronti di quelle 4500 persone,magari non tutte in possesso di un grado altissimo di acculturazione.Prendersela con il Tristano(chi scrive,fra il resto ,è di discendenza ebraica!!)è un po’ come prendersela con il Giudizio Universale di Michelangelo,cioè ha poco senso.Lo sa Il Sig.Guccini che senza il Tristano di Wagner il suo concittadino Respighi non avrebbe scritto quasi una nota?Ma capisco che per sapere questo il Sig.Guccini dovrebbe essere in grado di aprire la partitura estesa dell’opera e analizzarsela e qualcosa mi dice che quest’ipotesi sia poco praticabile.E poi perchè prendersela con la lingua di Goethe,Schiller,Hofmannsthal e Th.Mann?
c’era gente? una cifra?