domenica , 22 Dicembre 2024

FINSTRAL A? PARTNER DI CASA CLIMA
nuova collaborazione sui temi del risparmio energetico e del rispetto della�� ambiente

Il consumo di energia A? in costante aumento, ed i prezzi dei carburanti crescono ogni giorno .

veranda-con-tavoloOltre il 58% del combustibile A? utilizzato per riscaldare le abitazioni. Per evitare sprechi e consumi eccessivi da diversi anni A? in atto il progetto Casa Clima.

La�� obiettivo di questo programma A? quello di controllare il consumo energetico di una costruzione. Gli edifici vengono classificati sulla base del consumo annuale.

Classe “A” per gli edifici che consumano meno di 30 kWh ( esempio: 3 metri cubi di gas metano, per metro quadro) classe “B” per un consumo fino a 50 kWh. Chi invece consuma fino a 70 kWh A? classificato nella Casa Clima “C”.

La maggior parte degli edifici esistenti oggi in Trentino hanno un consumo medio di 120-150 kWh. La dispersione termica avviene principalmente attraverso i serramenti per una quota del 20-25%.

casa-con-divani-rossiSulla base di questi dati la��agenzia Casa Clima, ha ritenuto importante stringere un rapporto di collaborazione con FINSTRAL. I prodotti realizzati dalla�� azienda di infissi, offrono valori di isolamento termico ed acustico di assoluto rilievo, permettendo di risparmiare su costi di riscaldamento e riducendo le emissioni di anidride carbonica.

Questa collaborazione rafforza la volontA� di FINSTRAL di operare verso il rispetto della�� ambiente, impiegando tecnologie a basso impatto ambientale e realizzando prodotti in linea con i requisiti ecologici. La��azienda di infissi, infatti fin dal 1999 A? stata una delle prima azienda in Italia ad essere certificata ISO 14001 per la tutela della�� ambiente e la sicurezza del lavoro.

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6 commenti

  1. Quanto è possibile ridurre in percentuale la dispersione di calore dai serramenti installando degli infissi “casaclima”; è possibile quantificare a grandi linee il risparmio in termini di riscaldamento? Grazie per l’informazione. Corrado – Trento

  2. É sempre difficile quantificare il risparmio energetico ed economico di un singolo componente edilizio come una finestra, se non si conoscono dimensioni, orientamento, caratteristiche termico-geometriche dell’elemento stesso, come pure le caratteristiche termico-geometriche dell’edificio dove è installato l’elemento e la zona climatica dove si trova l’edificio.
    In generale prendendo in considerazione un’edificio standard CasaClima A/B (si veda edificio plurifamiliare: link ) situato a Bolzano approssimativamente si puó stimare che, la spesa annua per riscaldamento dovuta alle finestre è:
    nel caso di edificio tradizionale 1 mq di finestra = 20/22 litri di gasolio
    nel caso di edificio CasaClima A/B 1 mq di finestra = 4/6 litri di gasolio.

    Arch. Luca Devigili M.Sc.
    Technical Division
    KlimaHaus Agentur GmbH / Agenzia CasaClima Srl
    I – 39100 Bozen, Handwerkerstr. 31; I – 39100 Bolzano, via degli Artigiani 31
    Tel.: +39 0471 062 140; Fax.: +39 0471 062 141

  3. Il serramento è uno dei componenti importanti di una costruzione.

    In ogni edificio la finestra ha il compito di regolare l’ immissione di aria e luce e di mantenere protetto ed isolato ( termicamente ed acusticamente) lo spazio interno.

    Ma l’infisso ha anche il compito di soddisfare una primaria esigenza dell’uomo: il contatto esterno. Permettere quindi di vedere fuori, il cielo, il panorama, l’intero paesaggio.

    I serramenti attuali vengono realizzati utilizzando materiali differenti, quali principalmente, il legno, il pvc, l’alluminio, oppure i misti. Però mentre nel passato l’infisso era un semplice componente che andava adattato alla struttura edile, oggi la finestra fa parte dell’edificio già a partire dalla progettazione. Questo perché per esigenze di rapporti aereo illuminanti, sicurezza, isolamento termo-acustico, occorre che il serramento abbia determinate caratteristiche.

    La più importante è l’isolamento termico.

    Oggi i serramenti prodotti dalla FINSTRAL raggiungono valori termici – già a partire dalla versione base- Uw= 1.1 W/m² K che possono essere sviluppati fino ad ottenere una finestra di Uw = 0,8 W/m² K.
    Per comprendere le differenze, occorre precisare che un vecchio serramento in legno da 50 mm degli anni 1970, raggiungeva al massimo un valore di Uw =4,6 W/m² K e quelli in ferro addirittura 6,2 W/m² K.

    Comunque per calcolare la dispersione dei vecchi infissi attualmente installati si veda il seguente link:http://efficienzaenergetica.acs.enea
    A pagina aperta cliccare su:
    Foglio exel per la stima dei valori di trasmittanza degli infissi esistenti.

    FINSTRAL SpA
    Alfredo Nepi
    Resp. Vendita Diretta
    Tn-Vr-Bl

    esperto junior Casa Clima

  4. Maurizio Canova

    Buongiorno , la casa clima dovrebbe tenere conto sia il risparmio energetico che quello ecologico , ma come si possono definire gli infissi in pvc ecologici, quando nel produrlo si sviluppano sostanze tossiche, il cloruro di vinile è cancerogeno, vengono miscelate sostanze come: stabilizzatori,metalli pesanti,coloranti,plastificanti e sostanze ignifughe.
    Per non parlare dello smaltimento.
    E più che giusto e normale che si cerchi di vendere il proprio prodotto e il marchio Finstral è tra i migliori per il pvc , ma non diciamo cose a mio avviso non vere e ripeto a mio avviso.
    Si snobba tanto il legno, unico materiale ripristinabile, e veramente ecologico e duraturo , mi sembra che tutti i palazzi storici abbiano portoni in legno ancora perfettamente funzionati con alle spalle anche più di cento anni.
    Vorrei provare a lasciare interrato un pezzo di finestra in pvc e uno di legno per anni e anni poi vediamo quello veramente ecologico.
    se invece avete trovato una nuova formula . mi rimangio tutto e chiedo umilmente scusa per la mia ignoranza .

  5. Limitare il consumo delle risorse disponibili in natura e ridurre le emissioni di gas serra, quale la CO2, sono tra gli obiettiviprincipali che molte nazioni si sono date sull’onda di quanto stabilito all’interno del Protocollo di Kyoto e del Piano di Johannesburg.
    Continuando un percorso iniziato con la emissione della direttiva IPP (Integrated Product Policy), il 16 luglio2008 la Commissione Europea ha proposto uno specifico “Action Plan” che avesse l’obiettivo non solo di ridurre l’impattoambientale ma, in particolare, di promuovere prodotti a minor consumo energetico. Allo stesso tempo sono state sviluppateuna serie di normative a livello europeo e nazionale, aventi lo scopo di incentivare la riduzione dei consumi energetici per riscaldamento/raffreddamento delle case. La priorità data alla riduzione dei consumi energetici e di conseguenza alla riduzionedei gas serra, farà sì che verranno sempre più promossi materiali ed applicazioni che diano un sostanziale contributo in tali
    direzioni. Ma come si inserisce il PVC in questo schema? Con questa breve risposta cerco di dare una replica, alla sua obiezioni, mettendo in evidenza, nel modo più scientifico oggi possibile, come:
    • il PVC è un materiale che consuma durante il suo ciclo di vita una quantità di energia equivalente, ed in qualche caso significativamenteminore, rispetto ai materiali alternativi. Questo è valutabile attraverso la valutazione comparativa del GER(energia consumata) e del GWP (emissioni di CO2 equivalente) negli studi di LCA;
    • i serramenti in PVC offrono i maggiori vantaggi in termini di limitazione nei consumi per il riscaldamento/ raffreddamento delle case grazie al più basso coefficiente di trasmittanza termica rispetto agli altri materiali;
    • tutta la filiera del PVC è attiva nella ottimizzazione dei consumi in fase di produzione e nella produzione di energia da fonti
    rinnovabili.
    A conferma di quanto sopra, FINSTRAL è stato tra i promotori di un progetto “casa 2 litri” avente l’obiettivo di realizzare edifici in grado di consumare meno di 2 litri di combustibile all’anno per metro quadro di superficie.
    .
    Il PVC, ad esempio, è una delle tre materie plastiche a minor fabbisogno energetico delle 12 maggiormente impiegate. Ma è anche nell’ambito delle sue applicazioni nel settore dell’edilizia e delle costruzioni che il PVC può offrire significative performance in termini di risparmio energetico. Utilizzare il PVC come FINSTRAL ha effettuato in 40 anni di attività per migliorare gli standard di isolamento termico delle pareti
    trasparenti (finestre, vetrate, oscuranti, ecc) e per un minor “consumo di energia e risorse” durante il ciclo di vita, contribuirà sempre più al risparmio energetico, a costi sostenibili. Un ruolo importante è quindi ricoperto dai serramenti. Quelli che realizziamo noi in PVC, realizzati con profili a struttura cava, e quindi con un basso valore di conducibilità termica, ad esempio, consentono eccellenti prestazioni in termini di isolamento termico.

    Rispondendo alla sua osservazione di interrare un profilo in legno ed uno in pvc, occorre precisare alcune cose. Un prodotto come il legno è naturale. Però per avere certe prestazioni e per durare nel tempo, il legno deve essere trattato.Innanzi tutto ci sono legni che provengono da foreste amazzoniche e siberiane (il disboscamento che sta uccidendo l’ ecosistema) con un inquinamento dovuto ai mezzi di trasporto, incedibili Qui nasce la prima differenza. Un conto che il prodotto sia naturale un altro che sia ecologico. In ogni caso, rimanendo in ambito scientifico, occorre dire che La valutazione dell’impatto ambientale complessivo di un dato manufatto deve essere condotta secondo uno schema definito, standardizzato e uniforme. La norma ISO 14040, emessa nel 1998, fornisce tale schema di riferimento da seguire nella valutazione dell’impatto ambientale. Questa valutazione, comunemente definita life cycle assessment (LCA), consiste nella compilazione e valutazione di un determinato prodotto in tutte le sue fasi di vita e dei flussi in entrata (es. energia e materie
    prime) e in uscita (es. rifiuti ed emissioni) e dei corrispondenti impatti ambientali.
    Per una corretta valutazione dei risultati di un LCA, è importante definire in
    modo corretto la cosiddetta “unità funzionale” che definisce la “unità di misura” sulla base della quale calcolare i vari impatti ambientali. Tale “unità funzionale” deve essere scelta sulla base della specifica applicazione e può quindi essere diversa per uno stesso materiale/articolo che può essere utilizzato in applicazioni diverse.
    I risultati dello studio di LCA su profili finestre e avvolgibili in PVC, condotto per conto
    Dallo Studio Associato Life Cycle Engineering (www.studiolce.it), specializzato da oltre 15 anni nella realizzazione di valutazioni ambientali specifiche (LCA, ecodesign,
    ecolabelling). Lo studio si riferisce in particolare a due dei principali indicatori utilizzati: il GER (Gross Energy Requirement), il consumo di energia, e il GWP (Global Warming Potential), il contributo al riscaldamento globale. Per quanto riguarda i profili finestra, lo studio si riferisce alla fase di produzione, fase d’uso e fine vita di serramenti e viene presa come “unità funzionale” una finestra avente le seguenti caratteristiche:
    • dimensione 120 x 150 cm
    (larghezza per altezza)
    • vetro con trasmittanza termica Ug
    pari a 1,1 W/(m2K)
    • anta singola
    • vita utile 30 anni
    I risultati dimostrano un ottimo comportamento del PVC sia in. termini di GER che di GWP e un valore di Kg di CO2 equivalente sensibilmente migliore per legno e PVC rispetto ad altri materiali.
    Concludendo. Ogni materiale con cui sono realizzati gli infissi ha pregi e difetti, ma se confrontati in maniera scientifica ed oggettiva, il serramento in pvc della FINSTRAL è uno di quelli più rispettosi dell’ ambiente, non solo per la qualità del prodotto, ma anche perchè tutta la filiera della nostra azienda è rivolta al rispetto dell’ ambiente.Siamo infatti certificati Iso 9001 per la qualità ed ISO 14001 per la sicurezza e l’ ambiente.
    Saluti e a disposizione

    Alfredo Nepi
    Resp. Vendita Diretta
    ed Esperto Casa Clima

  6. Premetto che rispondo a questo commento datato e nel frattempo sono cambiate tante cose,comunque concordo con il sig. Canova sul fatto che il PVC è cancerogeno sia in fase di produzione che di smaltimento, attualmente ci sono profili taglio termico in alluminio che raggiungono prestazioni di poco inferiori a quelle del PVC con la differenza fondamentale che i serramenti in alluminio sono riciclabili al 80 / 85 %.
    Inoltre non voglio accusare nessuno però in Italia a causa di carenza di leggi accanto a ditte serie come FINSTRAL esistono vari produttori di serramenti in PVC che importano da paesi dell’est utilizzando PVC riciclato stabilizzato con forti dosi di cadmio che diventa pertanto pericoloso anche per chi vive a contatto con tali serramenti.
    Dissento sulla durata del serramento in PVC, in ben pochi casi raggiunge i 30 anni di vita, invece i serramenti di alluminio ahimè durano molto di più, potete verificare in parecchi edifici pubblici ed anche case private serramenti realizzati in GR9 o NC50 che hanno passato i 50 anni e gli attuali proprietari vanno dal vetraio per farsi montare dei vetri termopan su telai obsoleti perchè in tutti questi anni non gli si sono mai rotti.

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