domenica , 22 Dicembre 2024

FAMELAB: i vincitori

A�600La spuntano Laura Marocchi e Veronica Ruberti che accederanno alla finale nazionale assieme ai colleghi che verranno selezionati a Trieste, Ancona, Perugia, Genova, Napoli e Milano.A�Premio del pubblico a Claudia Paris.

A? un podio tutto al femminile quello della finale regionale di Famelab 2014, talent show scientifico giunto alla conclusione della fase locale che ha visto la partecipazione di undici concorrenti, provenienti dal Trentino ma anche dal Veneto, dalla Lombardia e dalla��Emilia Romagna. Nel corso della giornata, in una prima fase mattutina di pre-selezione e successivamente durante la finale pomeridiana aperta al pubblico, ricercatori, studenti e scienziati si sono alternati al MUSE di Trento sfidandosi per ottenere la��accesso alla finale nazionale. Le presentazioni hanno affrontato temi differenti, come genetica e microbiologia, biologia computazionale, scienze dei materiali, olfatto e biologia molecolare, matematica e geometria differenziale, telerilevamento e onde elettromagnetiche, evoluzione e genomica.

Valutate tutte le presentazioni, secondo criteri di contenuto, chiarezza e carisma, ovvero accuratezza nella��esposizione scientifica, capacitA� di comunicare la��argomento in maniera chiara e concisa e personalitA� del concorrente, sentiti i partecipanti e considerati gli argomenti proposti, la giuria ha decretato vincitrice Laura Marocchi, classe 1985 originaria di Tione, laureata in enologia e viticultura alla��UniversitA� di Trento, specializzata in genomica funzionale e oggi in forze alla Fondazione Edmund Mach. Con la sua presentazione – a�?Olfattoa�? a�� Laura ha raccontato come funziona questo senso e perchA� – mentre il sommelier descrive mille diversi aromi del vino – noi continuiamo ad agitare il bicchiere senza sentire niente.

La giuria ha ritenuto di premiarla a�?per la��accuratezza scientifica con la quale ha esposto la��argomento e la capacitA� di trasmettere contenuti complessi avvalendosi di efficaci riferimenti quotidiani. Ha saputo mantenere incalzante il ritmo della��esposizione, favorendo la veicolazione del contenuto scientificoa�?.

Seconda classificata A? stata Veronica Ruberti, studentessa triennale della facoltA� di Scienze cognitive e membro del Junior Researcher Programme, coinvolta nel progetto di ricerca europeo nella��ambito di EFPSA (European Federation Psychology Student Association) che indaga la relazione tra creativitA� e benessere della��essere umano.
La sua presentazione ha spiegato una delle piA? affascinanti capacitA� cognitive: la memoria. Veronica A? stata premiata a�? per la particolare cura nella terminologia scientifica, accompagnata da una pregevole capacitA� espressivaa�?.

Premio speciale del pubblico a�� attribuito attraverso il voto dei presenti in sala a�� A? stata Claudia Paris, della��UniversitA� di Trento, Ingegneria, che ha spiegato perchA� il cielo A? azzurro quando lo si guarda dalla Terra, mentre A? nero visto dalla��Universo.

Soddisfatto il presidente di giuria Stefano Oss, che ha rilevato come la��edizione 2014 ha presentato interventi di livello decisamente alto. In particolare, Oss ha sottolineato la forte partecipazione femminile, testimonianza di una��attenzione sempre maggiore delle donne per la scienza e accompagnata da una sensibilitA� e fantasia tutta particolare, che ne ha determinato la vittoria.

Ora le due vincitrici di Trento saranno ammesse alla finale nazionale e alla masterclass – un appuntamento durante i quali professionisti della comunicazione scientifica aiuteranno i partecipanti a sviluppare ulteriormente le capacitA� comunicative per preparare al meglio la finale internazionale in programma a Celtenham (UK) nel mese di giugno.

Promosso dal British Council – la��ente culturale britannico – in 25 paesi in tutto il mondo e ideato dal Festival della Scienza di Cheltenham (Regno Unito), in Trentino FameLab A? coordinato da Museo delle Scienze, con la collaborazione di UniversitA� degli Studi di Trento, COSBI (The Microsoft Research a�� University of Trento Centre for Computational and System Biology), Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach.

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