venerdì , 22 Novembre 2024

DELITTI: COME NASCE
UNA PROVA?

header_img_it2E’ iniziato ieri, giovedA� 11 e proseguirA� fino a domani, sabato 13 giugno alla FacoltA� di Giurisprudenza il ciclo di convegni intitolato “Delitti: come nasce una prova?” ed iscritto nel programmaA� delle Giornate tridentine di retorica.

Un pigiamino insanguinato, le impronte di una scarpa, i tabulati telefonici, la��esame del dna sui reperti. Dettagli, indizi, tracce a cui gli investigatori si aggrappano per dipanare misteri, per fare luce su esecutori, movente e dinamica dei delitti. Mentre i media, con descrizioni e ricostruzioni particolareggiate, coinvolgono sempre piA? spesso anche il cittadino comune nella��evolversi delle indagini. Ma come si forma una prova? Su quali criteri viene verificata una��ipotesi? Qual A? la��apporto della tecnologia e quale quello della logica? Su quali basi viene individuato un sospettato?

I lavori proseguiranno nella mattinata di oggi (dalle 10 alle 13) con le relazioni dei magistrati di Cassazione. Sabato alle 10 tavola rotonda e conclusione alle 15. Titolo e filo conduttore dei lavori: formazione della prova e metodo retorico.

Le Giornate Tridentine di Retorica, giunte alla nona edizione (GTR9), sono una��iniziativa organizzata dal Cermeg (Centro di ricerche sulla metodologia giuridica) con il Dipartimento di Scienze giuridiche e la FacoltA� di Giurisprudenza della��UniversitA� di Trento, il Dipartimento di Storia e Filosofia del diritto e Diritto canonico della��UniversitA� di Padova e il Dipartimento di Studi Giuridici dell’UniversitA� degli Studi di Verona. Il coordinamento scientifico A? di Maurizio Manzin, direttore del Cermeg e docente del Dipartimento di Scienze giuridiche della��UniversitA� di Trento.

a�?Forse a�� osserva Manzin – non si riflette abbastanza sul fatto che la formazione della prova non A? la��esito di una��attivitA� descrittiva mutuata dalle scienze empiriche, che il processo tenta di a�?mimarea�� e alla quale viene dedicata la gran parte degli sforzi nella fase istruttoria e dibattimentale, quanto a�� invece a�� il punto da��arrivo di una serie complessa di operazioni logico-discorsive, le quali trovano nel contraddittorio ciA? che le caratterizza e le condizionaa�?. In altre parole: ciA? che viene provato in un processo non dipende soltanto dalle tecnologie di cui disponiamo per accertare il fatto, ma A? il risultato di un procedimento logico-retorico attuato (come afferma la Costituzione) nel contraddittorio fra le parti.
I lavori si tengono nelle aule 2 e 3 della FacoltA� di Giurisprudenza di Trento (via Rosmini, 27). Le sessioni delle GTR9 saranno registrate e trasmesse in diretta internet.
Durante il convegno sarA� presentato la��archivio on-line del Cermeg per le pubblicazioni elettroniche.
GTR 9 A? stato realizzato grazie al contributo del MIUR e della��UniversitA� degli Studi di Trento nella��ambito del programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale PRIN 2006 a�?L’ordine, la lite, il discorso. Le forme del ragionamento processuale e l’applicazione della retorica nelle cause civili e nel cd. a�?processo telematicoa��a�? (responsabile: prof. Maurizio Manzin).

Informazioni e programma del convegno:
http://portale.unitn.it/eventi/gtr9
Tel. 0461 883511 o anche 0461 883811

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