venerdì , 22 Novembre 2024

COMPRARE L’ENERGIA ELETTRICA
DOVE COSTA MENO
Cosa fare per cambiare fornitore

ctrcu2Comprare la��elettricitA� dove costa meno: ancora poca concorrenza e quindi pochi i vantaggi per la��utenza. Una famiglia trentina con consumo annuo di 2700 kwh e potenza impegnata di 3kw puA? risparmiare al massimo 74,58 a�� in un anno scegliendo il fornitore di energia piA? conveniente (94,72a��A� di risparmio per un consumo stimato annuo di 3.500Kwh e a soli 36,81a�� se il consumo scende a 1.200kwh annui, vedi i dati delle tabelle allegate).

a�?Ancora troppo poco! I consumatori si aspettano di piA?! Il mercato liberalizzato della��energia non consente ancora vantaggi competitivia�?, commenta Carlo Biasior, giurista del CRTCU.

Recentemente la��AutoritA� per la��Energia, ha pensato di aiutare i consumatori a comparare le tariffe elettriche e scegliere il fornitore piA? conveniente e per farlo ha messo a disposizione il Trovaprezzi. un sistema di confronto delle tariffe accessibile direttamente dal sito della��AutoritA� (il CRTCUA? a disposizione per coloro che non abbiano accesso a Internet).

a�?Il problema tariffario non A? la��unico a riguardare il mercato della��energia – continua Biasior – i consumatori devono fare i conti con fatture incomprensibili, che vengono spesso inviate senza rispettare le normali cadenze mensili o bimestrali, pagamenti fatti sulla base di stime e quindi denaro che la��utente anticipa alla��azienda, strumenti di misura (contatori) il cui corretto funzionamento viene verificato nella maggioranza dei casi a richiesta e spese della��utente! Chiediamo alle aziende uno sforzo particolare per aumentare la trasparenza nel calcolo dei consumi e nella regolaritA� delle fatturazioni, oltre ad un necessario incremento di professionalitA� e organizzazione richiesto alle strutture commerciali e ai call center delle aziende per poter gestire al meglio e con rigore i passaggi della��utenza da un operatore alla��altroa�?.

Il CRTCU ricorda l’iter da seguire per effettuare il cambio di fornitore di energia elettrica e del gas, precisando che grazie ad una legislazione particolarmente rigorosa, tale normativa A? oggi maggiormente garantista rispetto a quella in essere nel campo della telefonia, termine di paragone noto ai piA? come fonte di problemi.

Questi gli elementi principali riassunti dalla��AutoritA� per la��Energia:

Costa cambiare? Scegliere un nuovo contratto o un venditore non comporta spese, a condizione che lo stesso cliente non abbia giA� cambiato venditore nei dodici mesi precedenti: solo in questo caso il distributore addebiterA� un contributo fisso di 27 euro al venditore prescelto che potrA� a sua volta addebitarlo al cliente. Il contributo non A? mai dovuto se il cliente intende tornare dal mercato libero al servizio di maggior tutela. Sul nuovo contratto A? dovuta la��imposta di bollo (14,62 euro), in conformitA� alla normativa fiscale.

A? facile passare da un fornitore ad un altro? SA�. Per aderire ad una nuova offerta, basta stipulare il contratto con il fornitore prescelto: sarA� lui ad inoltrare la richiesta di recesso al vecchio fornitore e ad occuparsi delle procedure necessarie ad attivare la nuova fornitura. Non va fatto alcun intervento sugli impianti e sui contatori: cambia infatti solo la gestione commerciale e amministrativa della fornitura. Una volta completato il passaggio, sarA� il nuovo fornitore ad inviare le bollette. La continuitA� e sicurezza del servizio deve restare assicurata. La��impresa di distribuzione, che gestisce la rete elettrica locale, rimane la stessa anche se si sceglie di cambiare il proprio fornitore.

Se cambio venditore rischio di pagare due volte gli stessi consumi? No, o meglio questo non deve succedere! Quando si cambia venditore viene registrata una lettura del contatore in modo che il vecchio venditore possa emettere la bolletta di chiusura del rapporto. La��ultima lettura viene utilizzata dal nuovo venditore come punto di partenza per conteggiare i consumi ed emettere le nuove bollette. Nessun venditore puA? chiedere pagamenti per un servizio fornito da altri: in questo caso il cliente, se ha giA� pagato per errore, puA? farsi restituire la��intera somma maggiorata degli interessi legali.

A? possibile modificare le proprie scelte? E dopo quanto tempo? Chi ha scelto un nuovo venditore puA? sempre cambiare scegliendone liberamente un altro, oppure tornare alle condizioni fissate dalla��AutoritA�. La��AutoritA� ha fissato tempi favorevoli ai consumatori per esercitare il a�?diritto di recessoa�? che estingue un contratto: a un cliente domestico puA? essere chiesto al massimo un mese di preavviso per passare a nuovo venditore; per una piccola impresa il preavviso massimo A? di un mese quando sceglie per la prima volta di cambiare fornitore ed entrare nel mercato libero, mentre A? di tre mesi per tutti i cambi successivi.

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