Vi siete mai chiesti quali siano i mezzi di informazione maggiormente utilizzati dai giovani di oggi?
Noi sA�. Siamo Gabriele e Martina, studenti del liceo classico G. Prati di Trento e stiamo svolgendo il nostro percorso di alternanza scuola-lavoro presso la redazione di TrentoBlog.
Eravamo curiosi di sapere quali fossero i media maggiormente utilizzati dai nostri coetanei e per questo abbiamo condotto una piccola indagine, senza alcun valore statistico, per farci un’idea sull’evoluzioneA�del concetto diA�informazione negli ultimi anni, a seguito della rivoluzione social.
Abbiamo quindi chiesto adA�una quarantina di ragazzi tra i 16 e i 17 anni, che frequentano diverse scuole superiori a Trento, come si tengono aggiornati su ciA? che succede nel mondo intorno a loroA�e come si informano sugli eventi che riguardano le loro passioni e i loro hobby.
A dispetto delle nostre previsioni iniziali, una discreta parte degli interpellati utilizza ancora canali tradizionali, quali giornali cartacei, radio e telegiornali per seguire le notizie di attualitA�, mentre per tenersi aggiornati su hobby e passioni si nota una spiccata preferenza per i social, con Instagram e Facebook su tutti.
Questi dati, che come giA� detto non hanno alcun valore statistico, ci fanno tuttavia notare che vi sono ancora giovani che optano per mezzi di informazione piA? tradizionali, quali il giornale cartaceo o il telegiornale, facendoci ben sperare; infatti siamo consci del fatto che la loro eventuale scomparsa in favore dei social media sarebbe unaA�perdita in quanto verrebbe meno la materialitA� dell’informazione, che in un era di nativi digitali non A? da sottovalutare.
Inoltre si rischierebbe soprattutto di veder scomparire la figura del giornalista, fautore di quel data-journalismA�(il giornalismo basato su informazioni quantitative e supportato da statistica, matematica e scienze sociali)A�che ci offre notizie garantite da una fase di ricerca sul campo e da una fase d’approfondimento che spesso i tempi stretti del web non consentono di fare, facendo cosA� dilagare un’informazione meno accreditata e spesso anche manipolata per far leva sul piano emotivo, snaturando lo scopo ultimo della notizia: le cosiddette fake news,A�per esempio, di cui attualmente si sente molto parlare.
Ma A? anche innegabile il fatto che iA�social facciano ormai parte della nostra vita ed A? quindi normale il loro utilizzo anche come mezzi di informazione oltre che di svago, soprattutto fra gli adolescenti nati nel periodo dell’avvento di internet.
ComeA�si puA? vedere dal grafico ben un terzo dei ragazzi intervistati ha dichiarato di usare soprattutto giornali online per seguire le principali notizie dal mondo, in particolare cronaca, mentre il corrispettivo cartaceo raggiunge poco meno di metA� dei suoi utenti. Si nota inoltre che A? molto seguito anche il telegiornale, mentre i social vengono usati tendenzialmente di meno con questo fine.
In questo grafico, invece, si ha un trend opposto, con i social al primo posto come mezzo di informazione riguardo le proprie passioni; in questo caso perA? la cosa che si nota maggiormente A? il grande uso del passaparola, metodo che puA? sembrare antidiluviano e che contro molte previsioni resiste anche nella generazione dei nativi digitali.
I risultati di questa indagine ci hanno mostrato un dato interessante:A�abbiamo infatti riscontrato un’uniformitA� fra gli studenti intervistati nonostante provenissero da scuole superiori di diverso indirizzo, dimostrando che siamo una generazione per nulla disinteressata al mondo dell’informazione, solo che lo facciamo con strumenti diversi dai nostri genitori, che forse ci rispecchiano di piA?.
A breve seguirA� un altro post, in cui tratteremo dello stesso argomento in relazione ai giovani di tutta Italia, dove ci occuperemo principalmente della cosiddetta “Generazione Z”.
Gabriele Goio e Martina Nardo